Prorogata fino all’11 gennaio 2016 la mostra “Cinema neorealista – Lo splendore del vero nell’Italia del dopoguerra“.
A settant’anni dalla folgorante apparizione di Roma città aperta di Roberto Rossellini, il Neorealismo continua ad essere il momento più conosciuto, amato e influente della storia del cinema italiano. Attraverso fotogrammi e sequenze di film, documenti, manifesti, materiali pubblicitari, testi e sceneggiature originali, frammenti sonori di interviste, dichiarazioni e colonne musicali, la mostra propone un’originale rilettura di quell’esperienza seminale, ripercorrendone le tappe più significative: dall’influenza di alcune esperienze anticipatrici degli Anni Trenta e dei primi Anni Quaranta (il Renoir di Toni, i film di De Robertis), alle figure centrali del Neorealismo (Rossellini, De Sica, Visconti, Lattuada, De Santis, Lizzani), ai principali collaboratori (sceneggiatore come Suso Cecchi D’Amico e Cesare Zavattini, direttori della fotografia come Aldo Tonti), per giungere sino all’eredità neorealista rintracciabile in numerosi autori del cinema contemporaneo.