Thom Andersen a Torino con Filmidee e Video Essay

Filmmaker, studioso e insegnante di cinema, Thom Andersen ha da sempre intrecciato ricerca storica e creazione audiovisiva per definire una pratica del film-saggio tanto esemplare quanto personale, unendo erudizione e sottigliezza, cinefilia e coscienza politica. Assemblando spezzoni di opere marginali e mainstream, i suo lavori maggiori creano mosaici di epoche e luoghi, come il periodo delle blacklist maccartiste in Red Hollywood (1996, co-diretto con Noël Burch) o la Los Angeles di Los Angeles Plays Itself (2003), che fa emergere la città reale dagli scenari di finzione in quello che è un modello di archeologia dell’immaginario cinematografico. Decifrando la storia invisibile inscritta nelle immagini, Andersen rende il cinema una materia densa e incandescente, sospesa tra memoria e rimozione, in un gesto di appropriazione che la restituisce al presente.

L’omaggio a Thom Andersen, a cura di Tommaso Isabella e Gianmarco Torri, è realizzato in occasione dell’iniziativa Video-Essay: A New Way to See, un progetto di Filmidee con il contributo della Compagnia di San Paolo e il sostegno di Associazione Nazionale Museo del Cinema.

Il 27 febbraio dalle ore 16 il Cinema Massimo proietterà i suoi film, a cui seguirà un incontro con il pubblico, mentre il 28 febbraio alle ore 10 Andersen terrà la masterclass aperta al pubblico presso Sala Il Movie (Sede di Film Commission Torino Piemonte, via Cagliari 42).
Le iscrizioni al workshop sono aperte a tutti al costo di 10 euro, comprensivi anche della masterclass delle 15 di Adrian Martin e Cristina Alvarez Lopez.

Juke: Passages from the Films of Spencer Williams
(Usa 2015, 30’, HD, b/n e col., v.o. sott.it.)
Commissionato dal MoMA di New York, Juke è uno studio dedicato al regista, sceneggiatore e attore Spencer Williams, pioniere del cinema afro-americano negli anni Quaranta e autore di melodrammi popolati di santi e peccatori. Andersen rimonta brani dei suoi film spogliandoli della trama, liberando le azioni in una misteriosa sospensione e lasciando emergere la fisicità degli spazi, dalle semplici abitazioni ai nightclub della scena jazz, i “jukes” appunto, luoghi di piaceri e tentazioni. Questi film dimenticati si offrono così come documenti di una cultura e di una vita quotidiana censurate o rimosse dal cinema mainstream.
Lun 27, h. 16.00 – ingresso libero. Al termine della proiezione incontro con il regista Thom Andersen

The Thoughts That Once We Had
(Usa, 2015, 108′, HD, b/n e col., v.o. sott.it.)
Nel suo ultimo lungometraggio, Thom Andersen s’ispira al dittico dedicato al cinema da Gilles Deleuze (L’immagine-movimento e L’immagine-tempo) per comporre una personalissima antologia di momenti della storia del cinema, da Griffith a Godard, dalla slapstick al noir. Abbandonando il commento che caratterizzava i suoi lavori precedenti, Andersen lascia che le sole citazioni del filosofo francese accompagnino un flusso lirico e straniante di immagini e suoni, che sottendono una riflessione sul ruolo del cinema nel secolo scorso e sul suo destino in un mondo diventato immagine. Confessione di un cinefilo intrisa d’amore e malinconia, The Thoughts That Once We Had afferma il difficile, ma indispensabile compito di ricordare, nella persuasione che il cinema possa e debba sempre restaurare la nostra credenza nel reale.
Lun 27, h. 21.00 – ingresso euro 3,00. Al termine della proiezione incontro con il regista Thom Andersen

Per maggiori informazioni: http://videoessay.filmidee.it/.