Riceviamo e pubblichiamo
Apprendiamo dai giornali che il prossimo Sottodiciotto Film festival si svolgerà tra il 10 e il 16 marzo 2018, accavallandosi con le date del Piemonte Movie gLocal Film Festival: storicamente collocato nella seconda settimana di marzo.
Negli ultimi anni il fenomeno del “nomadismo” cinematografico dei festival cittadini alla ricerca della data perduta si è andato via via intensificando. Unica granitica certezza il Torino Film festival, che non si è spaventato neppure quando Roma gli ha piazzato la sua Festa del cinema a un mese di distanza.
Ma sulle motivazioni e proposte generali ci torneremo dopo, ora parliamo dell’”affaire Sottodiciotto”. Il suo direttore Steve Della Casa ci ha contattati ieri poche ore, o minuti, prima che inviasse il comunicato ai media. Neppure i giapponesi quando attaccarono gli americani a Pearl Harbor diedero così poco preavviso. Alle nostre rimostranze ha risposto che non avrebbe dichiarato date ma un generico mese di marzo e poi avremmo trovato una soluzione. Prima promessa non mantenuta. Non solo ha ufficializzato le date, ma ha rincarato la dose sostenendo che non vanno a sovrapporsi con altri festival. E dire che Della Casa fa anche parte del comitato scientifico di Piemonte Movie. Neppure l’Italia quando attaccò la Francia nel 1940 diede una pugnalata alle spalle di questo tipo ai suoi cugini.
Ora, quali siano le motivazioni per cui Sottodiciotto abbia deciso di cambiare nuovamente le date (ma non avevano dichiarato che il mese d’aprile era l’ideale per intercettare le gite scolastiche? E ora si torna d’inverno? Seconda promessa mancata). In realtà questo poco ci interessa e ci dovrebbe interessare. Possiamo presumere che i numeri non siano stati così buoni come dichiarati (pari e patta con quelli di dicembre? Ma possibile che gli eventi di Torino abbiano sempre i numeri provetti ballerini? La storia recente del Salone del libro docet!). Ci è stato detto che il problema è legato alla mancanza di studenti universitari nel mese d’aprile perché le lezioni sono sospese. Se anche i calendari degli esami non sono stati affetti da nomadismo, non è una novità che ad aprile ci sia il mese bianco per gli universitari. Non saperlo, in un ente come Aiace che lavora con le scuole, che ha creato un progetto campus e che è per buona parte del suo direttivo composto da docenti universitari, ci lascia alquanto perplessi.
Detto questo, da piccolo festival cresciuto negli anni lottando ogni giorno per la sopravvivenza, siamo abituati da sempre a resistere, a combattere e se necessario a trasformare i problemi in risorse. E soprattutto siamo avvezzi a spostare l’attenzione non sulle questioni di bottega, ma in termini generali. La nostra presenza nella segreteria del Comitato emergenza cultura da 7 anni lo sta a dimostrare. A proposito, dove erano Sottodiciotto e Aiace in questi anni quando si lottava in piazza per salvaguardare il sistema culturale regionale sotto attacco e oggi che siamo ai tavoli con la Regione Piemonte per lavorare a una nuova legge per l’intero comparto?
Quindi, proviamo a volare alto. Questa ennesima situazione mette in luce ancora una volta la necessità che l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e della Città di Torino (nel singolo caso di Sottodiciotto, soprattutto quest’ultima) si facciano arbitri e garanti del sistema cinema torinese, creando una cabina di regia di coordinamento e magari dove si ragioni anche su una razionalizzazione dei festival, valutando se e come promuovere la fusione di alcuni di essi razionalizzando così l’offerta, evitando la dispersione di risorse ed evitando gestioni feudali di beni comuni.
Alessandro Gaido
Presidente dell’Associazione Piemonte Movie
Gabriele Diverio
Direttore del Piemonte Movie gLocal Film Festival