“Safari” |
Presentato l’anno scorso fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, arriva finalmente sugli schermi italiani, distribuito da Lab80, Safari, il nuovo film di Ulrich Seidl, uno dei registi più controversi e provocatori del panorama europeo.
Autore, tra gli altri, di Canicola (2001) e della trilogia Paradise (2012-2013) – programmata anche al cinema Massimo -, Seidl continua ad esplorare i lati più osceni della società contemporanea concentrandosi, questa volta, sui safari dei ricchi occidentali.
Ulrich Seidl
Safari
(Au/Dk/G 2016, 90’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Ricchi cacciatori austriaci e tedeschi abbattono grandi mammiferi nelle riserve al confine fra Namibia e Sud Africa. Il regista li segue durante le battute di caccia e li mette a parlare del senso dell’attività venatoria, del loro rapporto con il continente africano, della vita e della morte. Safari, analogamente al precedente Im Keller, è un viaggio attraverso psicologie e modi di essere di uomini e donne qualunque ma impegnati in attività stravaganti e, per la maggior parte di noi, assolutamente inconcepibili. Safari non è un film sulla caccia. E nemmeno un documentario di denuncia. Ma, come nello stile del regista austriaco, un racconto della realtà al quale l’occhio della cinepresa restituisce venature tragicomiche e in cui l’atto di mostrare senza censura tutti i particolari del mondo che documenta, diventa una precisa scelta stilistica carica di significato.
Da Giovedì 31 agosto a Mercoledì 6 settembre, h. 16.30/18.30/20.30