Il programma di sabato 2 giugno a Cinemambiente

Cinema Massimo 3 – ore 15.30
SE LA TERRA SI AMMALA
L’impatto delle condizioni ambientali sulla salute dell’individuo. Storie di ordinaria quotidianità, destinate a rimanere inascoltate o ad essere consumate in solitudine. Un malessere crescente che, dalle malformazioni causate dal complesso petrolchimico di Augusta, dall’alta mortalità per inquinamento a Taranto alle conseguenze della deforestazione indonesiana, si allarga fino a percepire l’invasione delle invisibili onde elettromagnetiche.

Ondes Noires
di Ismaël Joffroy Chandoutis (Francia 2017, 21’)
Nella società ultra-connessa, per le persone intolleranti alle onde elettromagnetiche la sopravvivenza non è facile.

Sciamu
di Valerio Manisi (Italia 2018, 16’)
Su un brano scritto per e con il Canzoniere Jonico Pizzicati int’allù Core CJS, la storia di un operaio angosciato e un figlio intrepido a Taranto, una delle città con il più alto tasso di mortalità d’Europa per la massiccia e inquinante presenza industriale.

Sigek Cokelat – A Piece of Chocolate
di Ashram Shahrivar (Indonesia 2017, 15’)
L’altissimo prezzo che un padre deve pagare per curare la figlia malata: il costo della deforestazione per l’olio di palma.

Veneranda Augusta
di Francesco Cannavà (Italia 2017, 15’)
Ad Augusta, in Sicilia, si trova il più grande complesso petrolchimico d’Europa, mentre il tasso di mortalità per cancro supera il 30% e i bambini nascono malformati: un olocausto industriale nell’indifferenza di media e istituzioni.
al termine della proiezione, incontro con Francesco Cannavà

Cinema Massimo 1 – ore 16.30
Città Giardino
di Marco Piccarreda (Italia 2018, 54’)
Nell’assolata estate siciliana il centro per immigrati “CittàGiardino” sta per essere smantellato. Solo sei adolescenti africani sono rimasti, bloccati nell’attesa disperata di un visto, che non arriverà mai, o di una direttiva sul trasferimento. I giorni si susseguono sempre uguali nell’inquietudine di una realtà sospesa. Sotto lo sguardo di un anziano guardiano incaricato alla loro supervisione, i ragazzi mangiano, dormono, scrutano il loro cellulare in una sorta di ritualità ipnotica. Persino la visita di un giornalista non rompe la monotonia, il senso di frustrazione crescente e la resistenza a parlare di sé. Un silenzio interiore che racconta di esperienze indelebili, fatto di impazienza, speranza, incertezza, e catturato dalla macchina da presa alla ricerca di una autentica solidarietà.
al termine della proiezione, incontro con l’autore

Cinema Massimo 3 – ore 17.00
Kamchatka Bears. Life Begins
di Grishin Vladislav, Irina Zhuravleva (Russia 2018, 53’)
Sette mesi di riprese nel Sud dell’estrema penisola della Kamchatka, presso il Lago Kuril, luogo incontaminato, fuori dal tempo, area protetta dove è possibile incontrare l’orso bruno sperimentando un confine importante, delicato e sacro che l’uomo non dovrebbe infrangere. Un periodo lungo quanto quello necessario ai cuccioli appena nati per affacciarsi ai segreti nascosti della vita quotidiana. I suoni della natura e l’assenza di voce umana permettono allo spettatore di immergersi nella magnificenza di uno scenario selvaggio, fra antichi vulcani, corsi d’acqua e animali selvatici, evocando il desiderio più profondo di indagare e conservare ciò che di prezioso abbiamo ancora. Un mondo naturale che vive in equilibrio con le proprie leggi, aperto a coloro che vi entrano con rispetto, gratitudine e conoscenza.
al termine della proiezione, incontro con Irina Zhuravleva, Isabella Pratesi e Mauro Belardi

Cinema Massimo 1 – ore 18.00
Living in the Future’s Past
di Susan Kucera (USA 2017, 85’)
Uno sguardo straordinariamente originale sui modi di pensare, del conoscere, dell’essere e dell’agire umano in relazione alle sfide ambientali che si impongono nella nostra vita con sempre maggiore urgenza. Ci conduce in questo viaggio il premio Oscar Jeff Bridges, il quale, insieme a eminenti scienziati e autori, affronta quei temi spesso trascurati dal nostro dialogo culturale, dall’evoluzione, la nascita e l’energia all’entropia, per giungere alla dark ecology, dal saggio di Timothy Morton, e a ciò che alcuni chiamano la fine della natura. Opinioni dominanti e acquisite comunemente come certe, vengono completamente ribaltate fornendo intuizioni inedite sulla sfera dell’inconscio, sulle conseguenze del non intenzionale, su come la nostra natura animale sta influenzando il nostro futuro di Specie.
al termine della proiezione, incontro con Ugo Bardi

Centro Studi Sereno Regis – Sala Poli – ore 18.00
Deserto verde
di Davide Mazzocco (Italia 2018, 59’)
La monocoltura dell’eucalipto è tra le principali cause del devastante incendio di Pedrógão Grande in Portogallo, che nel giugno 2017 ha causato numerose vittime e la distruzione di 53.000 ettari di area boschiva, destinando l’intera zona alla desertificazione. A partire dalle testimonianze dei sopravvissuti e di un reporter, fino all’analisi dell’ingegnere zootecnico e ambientale João Camargo, che con estrema precisione coniuga storia, attualità, botanica, climatologia ed economia, vengono illustrati i rischi ambientali e sociali di una radicata politica forestale votata alla monocoltura. Per questo si rivela ancora più prezioso il racconto di chi ha guidato il proprio villaggio a una riconversione nel nome della biodiversità, cercando una soluzione dal basso verso il cambiamento di paradigmi rovinosi e inadeguati.
al termine della proiezione, incontro con l’autore e Guendalina Tondo

Cinema Massimo 3 – ore 18.30
Ranger and Leopard
di Fathollah Amiri e Nima Asgari (Iran 2017, 53’)
Nella provincia di Isfahan, nell’Iran centrale, Halvani, un guardiaparco appassionato, responsabile e attivo, sente parlare della presenza di un leopardo persiano nell’area a lui destinata. Per la prima volta dopo circa quarant’anni il raro felino, feroce predatore, viene avvistato dai pastori della zona, spaventati per le sorti del loro bestiame. In un’atmosfera sospesa sullo sfondo di paesaggi suggestivi e colmi di antiche leggende, la macchina da presa accompagna con discrezione la silenziosa e tenace ricerca di Halvani. Un’osservazione paziente, costante, sulle tracce del leopardo, che fa da contrappunto alla tensione dell’attesa, rivelando l’amore profondo del giovane per la natura che lo circonda.
al termine della proiezione, incontro con Fathollah Amiri e Sandro Lovari

Cinema Massimo 1 – ore 20.00
Do You Trust this Computer?
di Chris Paine (USA 2018, 78’)
Una sconcertante quantità di dati raccolti, elaborati e ricondotti a noi in un’infinità di App, di ingegnosi dispositivi e annunci pubblicitari mirati. A livello mondiale, questa trasformazione si avverte in tutti gli ambiti, dall’automazione alla diagnostica medica, dalle elezioni politiche agli armamenti. Paine esplora il modo in cui l’Intelligenza Artificiale, ben anticipata come è noto dalla fantascienza, sta iniziando a ridefinire la nostra relazione di fiducia con i computer. Quanto velocemente sta accelerando questa tecnologia e che promesse ci dà? Può davvero costituire una “minaccia esistenziale”? E soprattutto, saremo in grado di controllare ciò che abbiamo creato? Ci si chiede, infatti, se essa inaugurerà un’epoca di potenzialità senza precedenti o se si rivelerà, al contrario, la nostra invenzione finale.
al termine della proiezione, incontro con l’autore e Andrea Daniele Signorelli

Cinema Massimo 3 – ore 20.00
Everest Green
di Jean-Michel Jorda (Francia 2017, 53’)
Dietro il fascino dell’avventura legata all’ascesa dell’Everest, si nasconde una tragica realtà ambientale e umana, che inizia a 8848 metri sul livello del mare e finisce nelle discariche a cielo aperto di Kathmandu, la città più inquinata del Pianeta. La spedizione ecologica Everest Green, svoltasi nella primavera 2017, ha raccolto tra il campo base e i campi superiori oltre 5,2 tonnellate di rifiuti, per la maggioranza non biodegradabili, risultato di una presenza turistica in forte espansione, che comprende anche alpinisti di scarsa coscienza ambientale. Tutti lasciano una traccia su Sagarmatha, la Montagna Sacra, spinti dall’unica ossessione di raggiungere la vetta. Immagini inedite che documentano un’operazione senza precedenti per affermare la possibilità di un vero cambiamento.
al termine della proiezione, incontro con Enrico Camanni

Cinema Massimo 3 – ore 21.30
The Milk System
di Andreas Pichler (Italia/Germania 2017, 91’)
Dall’Europa all’Africa alla Cina, il prodotto che un tempo romanticamente si considerava naturale ed innocente, da molto si è trasformato in una merce capace di fatturare cifre da capogiro per i top player del settore. In tale contesto, fattori come la sostenibilità o il rispetto dei metodi di produzione tradizionali sono totalmente irrilevanti. Il sistema del latte, ormai interconnesso a livello mondiale, rispecchia la costante ricerca globale di una crescita infinita e le folli contraddizioni della produzione alimentare industriale. Nel mostrare i passaggi di questo processo, viene messa in discussione la sostenibilità futura del sistema vigente che, inoltre, si regge sostanzialmente su sussidi straordinari. Un’indagine dove emergono anche alternative già esistenti, grazie a cui viene immaginata una possibilità di cambiamento.
al termine della proiezione, incontro con l’autore e Massimiliano Borgia

Cinema Massimo 1 – ore 22.30
Viaje a los pueblos fumigados
di Fernando Solanas (Argentina 2017, 97’)
Nella provincia di Salta, nel nord dell’Argentina, vengono eliminate foreste secolari per far posto a enormi piantagioni di soia. Gli agricoltori indigeni vengono cacciati dai loro villaggi e non sono più autorizzati a utilizzare le strade di accesso che sono state ora privatizzate. Gli erbicidi vengono spruzzati e le malattie si stanno diffondendo. Immagini dure che testimoniano di crimini ambientali commessi dall’agricoltura industriale con il consenso dello stato e che raccontano delle conseguenze sociali della monocultura e degli effetti devastanti dell’uso incontrollato di sostanze chimiche sullo sviluppo degli embrioni. Ma come liberarsi dal circolo vizioso di sistemi corrotti da cui gli stessi consumatori sono ingannati? Le alternative ecologiche costituiscono una reale possibilità?