Proiezioni di Città, 7 film per 7 città europee

Sono almeno tre i motivi di interesse della presentazione della rassegna Proiezioni di Città, avvenuta questa mattina negli spazi dell’Urban Center Metropolitano.

Il primo è sicuramente l’evento a cui tutto ciò è legato, I-Media Cities, il progetto di ricerca Horizon 2020 promosso da 9 cineteche europee, 6 istituti di ricerca, providers tecnologici e specialisti di digital business model che ha per obiettivo la realizzazione di una piattaforma digitale multilingue per la condivisione e la valorizzazione dei materiali audiovisivi dedicati alla città. La piattaforma verrà presentata in primavera, torneremo sicuramente a parlarne (qui è possibile visionarne il trailer, decisamente promettente).

Il secondo è ovviamente il contenuto della rassegna: 7 serate di cinema – in diversi luoghi di Torino, dal centro alle periferie – in cui verranno celebrate 7 diverse città europee, partner (insieme a Bologna) del progetto I-Media Cities. Ogni film verrà anticipato dalla proiezione di un cortometraggio proposto dalle varie cineteche europee coinvolte.
Si comincia mercoledì 4 luglio in piazza Palazzo di Città con la serata dedicata a Vienna, un corto musicato dal vivo dalla tromba di Ramon Moro e infine il film “Il terzo uomo” di Carol Reed.
Giovedì 5 tocca a Bruxelles (il film sarà “Dio esiste e vive a Bruxelles“), venerdì 6 a Francoforte (“Il labirinto del silenzio“), mercoledì 11 a Copenaghen (“The danish girl“), giovedì 12 a Stoccolma (“Intrigo a Stoccolma“), martedì 17 a Barcellona (“Vicky Cristina Barcellona“) e mercoledì 18 ad Atene (“Gli scassinatori“): tutte le informazioni sulle singole serate le trovate sull’Agenda nel Giorno per Giorno.

Terzo motivo di interesse della presentazione odierna è stato l’esordio ufficiale (in una conferenza stampa) nelle vesti di Presidente del Museo Nazionale del Cinema da parte del neo-nominato Sergio Toffetti (giunto in sostituzione di Donata Pesenti, assente per malattia ma vera curatrice del progetto per il MNC).
Una bellissima iniziativa di cui non mi prendo i meriti“, ha detto. “Il cinema deve tutto al racconto delle città, il segreto del suo successo è stato proprio l’approdo nelle sale del pubblico cittadino, che ne ha determinato la diffusione. E da subito, i fratelli Lumière devono la riuscita della loro invenzione proprio all’idea di mandare i loro operatori in tutto il mondo a riprendere le città per mostrarle ai tanti che non avevano (e mai avrebbero avuto) l’occasione di viaggiare. Ho già alcune idee per il prossimo futuro legate a questa rassegna, come quella di proiettare film girati a Torino nei luoghi della città in cui effettivamente vennero fatte le riprese, magari invitando a riconoscersi e raccontare l’esperienza i torinesi che fecero le comparse in quei lavori…“.

Sergio Toffetti, Valentina Campana e Guido Montanari