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“Bar Malfé” |
Il 18° gLocal Film Festival dedica una serata speciale a MasterChef, il cui spin-off nazionale vanta ben 8 edizioni tutte dirette dal regista torinese Umberto Spinazzola che, insieme al giornalista e critico cinematografico Fabrizio Dividi, porterà il pubblico dietro le quinte di quello che è tra i reality più visti e amati del piccolo schermo. L’appuntamento Dietro le cucine di Masterchef. A tavola con Umberto Spinazzola è giovedì 7 marzo alle 20.30 al Cinema Massimo di Torino, durante il quale il regista ne racconterà segreti, struttura e linguaggio, analizzandone la stretta connessione con il cinema, dalla sceneggiatura al casting, dal climax narrativo al montaggio, fino alle più classiche tecniche per creare suspense, pathos ed empatia, passando in rassegna personaggi e momenti memorabili, le esterne più significative e quelle con particolare attinenza al Piemonte.
MasterChef Italia unisce i punti cardine del successo internazionale, alla specificità autoriale grazie alla regia di Umberto Spinazzola, autore anche di due lungometraggi e attualmente al lavoro sul suo terzo lungometraggio Di fame non si muore. Prodotto dalla casa torinese La Sarraz Pictures, con la partecipazione di Rai Cinema, il film sarà ambientato a Torino e sarà incentrato sulla piaga sempre più diffusa degli sprechi alimentari.
Nella stessa giornata, alle 22.00, la proiezione in ANTEPRIMA ASSOLUTA di Bar Malfé, un film totalmente indipendente, esperimento collettivo di cinema artigianale, fortemente voluto dagli autori Alessandro Abba Legnazzi, e i torinesi Enrico Giovannone e Matteo Tortone. Girato nello storico locale dei Murazzi “Magazzino sul Po” a Torino, Bar Malfé ruota attorno alle vicende degli avventori abituali di un locale, la cui quotidianità viene stravolta dalla morte del proprietario e dall’arrivo improvviso dell’unica erede, che vuole vendere il bar.
La sezione competitiva dedicata ai documentari, PANORAMICA DOC propone, in ANTEPRIMA REGIONALE alle 19.00, Sa femina accabadora. La dama della buona morte di Fabrizio Galatea presentato dal regista e da Silvio Viale, ginecologo, dirigente delle associazioni Luca Coscioni e Exit.
Nel documentario, che concorre al Premio Torèt Alberto Signetto (2.500€), torna attuale il mito della tradizione sarda della donna che praticava un’antica forma di eutanasia, un atto pietoso nei confronti del moribondo. I protagonisti del film, testimoni di quanto avveniva fino agli anni ‘60, raccontano di questa figura aprendo interrogativi sulla vita e sul diritto alla morte.
Il contest SPAZIO PIEMONTE, apre la giornata alle 16.30 con i primi cinque cortometraggi in concorso per questa edizione, con The Ancient Child di Fabrizio Polpettini, L’anguilla di Silvia Bassoli, Giacomo D’Ancona e Maria Virginia Moratti, Tajarin di Giacomo Piumatti, Aida di Mattia Temponi e Satyricon. Un’Odissea contemporanea di Stefano Moscone. La giuria di Spazio Piemonte, formata da Viviana Carlet, Mauro Montis e Fabio Tagliavia sceglierà tra i venti partecipanti i vincitori del Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500 €).