Domenica 10 marzo, giornata intensa e piena che chiude il 18° gLocal Film Festival, la 6 giorni del festival dedicato alla produzione cinematografica piemontese, con due omaggi a figure trasversali della vita cinematografica e culturale che hanno legami con la regione: il primo al regista e archivista cuneese Remo Schellino, e il secondo a Luigi Tenco, cantante della Scuola Genovese nato nell’alessandrino.
Momento clou di ogni festival, alle 20.00, la CERIMONIA DI PREMIAZIONE svelerà i nomi del Premio Torèt Alberto Signetto Miglior Documentario (2.500€), il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500€) e molti altri premi speciali tra cui quelli assegnati dalle giurie partner del festival.
Alle 18.00, al Cinema Massimo, l’OMAGGIO A REMO SCHELLINO sarà l’occasione per scoprire il prezioso lavoro portato avanti dal regista doglianese che il gLocal ha scelto di omaggiare quest’anno attraverso la proiezione del suo ultimo lavoro Loulou, le frondeur. Archivista della memoria con una vasta produzione documentaristica, Remo Schellino è tra i protagonisti della cinematografia regionale. In sala sarà presente in regista che dialogherà con il collega e amico Fredo Valla, mentre presentare la sua ultima opera toccherà a Daniel Daquino, giovane regista cuneese, anch’egli al lavoro su un film dedicato alla figura del partigiano Loulou. Loulou, le frondeur ripercorre la storia poco nota delle origini e della vita del maquis di Lione Louis Chabas, detto Loulou, ricollegandosi alla serie di testimonianze di chi lo aveva conosciuto.
Con l’OMAGGIO A LUIGI TENCO, uno dei più importanti cantautori italiani di tutti i tempi, si chiude la 18a edizione del gLocal. Alle 21.00 in Sala Cabiria, il film La cuccagna di Luciano Salce sarà proiettato in pellicola, grazie alla copia proveniente dalla Cineteca Nazionale, e sarà introdotto dal live “Morino canta Tenco” in cui il musicista torinese Luca Morino reinterpreta alcuni brani dell’autore.
Il ruolo di Tenco ne La cuccagna (Italia, 1962, 84’), é sicuramente quello più autobiografico e profondo, frutto anche della sensibilità del regista Luciano Salce, che nel film racconta l’irrequietezza di una generazione che ha in sé tutti i prodromi della stagione della “rivolta”. Il personaggio di Giuliano, un ragazzo arrabbiato e deluso, si confonde con il Tenco reale e con le immagini dei suoi testi, che proprio in quell’anno conoscevano la popolarità con la pubblicazione del primo album.
Nato a Cassine nel 1938 e cresciuto a Ricaldone – nel basso Monferrato alessandrino – prima di trasferirsi ancora bambino a Genova, Luigi Tenco è stato uno degli artisti che ha cambiato la musica leggera italiana e con il tributo che il gLocal gli rende, prende avvio il più ampio progetto TORINO/GENOVA – A/R. IN VIAGGIO CON TENCO, DE ANDRÉ, LAUZI che celebra l’asse Torino – Genova che ha visto nascere e muoversi questi cantautori, composto da diversi spettacoli tra cinema e musica, dedicati ai 3 cantautori della scuola genovese e al loro legame con il Piemonte, realizzati da Piemonte Movie, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema, Rai Teche – Mediateca Dino Villani e Distretto Cinema.
Ancora ultimi film in concorso, alle 15.30, con 5 cortometraggi di SPAZIO PIEMONTE: CRAS di Maurizio Squillari; Quelli di educazione sabauda di Stefano Carena, dedicato al rapper torinese Willie Peyote che per l’occasione sarà presente in sala con il suo produttore Frank Sativa; Camshot di Mattia Napoli; Il ragazzo che smise di respirare di Daniele Lince e Salvatore di Maria Allegretti. In apertura Focus Skepto International Film Festival con la proiezione di A casa mia di Mario Piredda.