Jerzy Stuhr, artista polacco già al lavoro con Nanni Moretti e Krzystof Kieslowski, è a Torino sul set del film di Umberto Spinazzola “Non morirò di fame“.
«Sono molto contento, quando ho letto la sceneggiatura mi ha fatto felice leggere una storia che era ottimistica, di solito quelle che mi arrivano sono nere, cupe, noir. Finalmente, invece, ho trovato una sceneggiatura secondo cui l’uomo può essere migliore, nonostante le circostanze che ha intorno. Allora ho pensato subito che dovevo accettare a tutti i costi, dovevo dalla lontana Polonia venire qui e fare questo film, per dare un segno anche io».
«Per il mio personaggio mi sono fatto crescere la barba per 3 mesi… Si chiama Granata, vive senza niente però è felice, anzi, non solo, riesce anche ad aiutare gli altri, dà una mano a tutti e questo è molto bello. E’ rarissimo trovare un tema così positivo, devo dire grazie a Umberto e tutti gli altri per questa occasione. E poi la mia avventura con l’Italia è ormai abbastanza lunga, sono felice di essere sempre presente, tra un mese inizio anche il nuovo film di Nanni Moretti: ormai questa è la mia seconda patria artistica».