Il programma del 29 settembre dei Job Film Days

È attesa domani Francesca Comencini, ospite della terza edizione dei Job Film Days. La regista sarà al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema alle ore 17, in Sala 3, per presentare il film In fabbrica (Italia, 2007, 74’ doc), una delle sue tre opere in programma quest’anno al festival, per la sezione speciale a lei dedicata. La pellicola è una galleria di volti e voci, un paesaggio umano e sociale che restituisce l’immagine della classe operaia all’interno delle fabbriche di tutta Italia.

Francesca Comencini sarà poi alle ore 19 nella stessa sala per una masterclass moderata da Giuseppe Gariazzo (ingresso gratuito su prenotazione: programmazione@museocinema.it).

L’autrice parlerà dei temi del lavoro di oggi, con una particolare attenzione al mondo delle donne e anche allo stesso lavoro cinematografico, con un discorso che verterà anche sui suoi prossimi progetti.

Alle ore 21, poi, proseguirà il concorso lungometraggi con Non sono mai tornata indietro di Silvana Costa (Italia, 2022, 82’). L’opera racconta la storia di Iolanda che da bambina, in Calabria, è affidata alla famiglia dei nonni di Silvana per prestare servizio nella loro casa in cambio di vitto e alloggio. Divenuta ragazza, però, parte per il Canada. Anni dopo Silvana, ormai cresciuta, la ritrova.

Seguirà un Q&A con la regista e con Iolanda Pascale, protagonista del film.

Tutte le proiezioni del festival saranno precedute da brevi pillole realizzate da Aamod – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, con una selezione tratta dal suo ricco patrimonio.

Maria Esmont e la lotta per la libertà in Russia

Nell’ambito del focus dedicato all’Est Europa, al Cinema Greenwich Village (Sala 2), alle ore 18.30, sarà proiettato Delo / The Case di Nina Guseva (Russia, 2021, 76’, doc). Il film racconta la storia di Maria Esmont, avvocata militante russa che difende le persone incarcerate dal regime perché hanno osato protestare, la telecamera segue il suo lavoro in particolare dal 2019 al 2021, con il caso di un giovane attivista politico.

All’evento, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Torino, seguirà un dibattito con Emiliana Olivieri (Ordine degli Avvocati di Torino) e Emilio Gatti (Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino). Modera Federica Cravero (giornalista).

Per la sezione Il lavoro delle donne, alle ore 21, seguiranno due film. Le magnétophone di Noémy Aubry (Francia/Italia, 2021, 68’, doc), dove un nastro ritrovato in un registratore racconta la storia di tre donne e i fantasmi della famiglia della regista, emigrata per lavoro in Francia dall’Italia negli anni Cinquanta. Seguirà un Q&A con Noémy Aubry.

Toccherà poi a Boramey – Ghosts in the Factory di Tommaso Facchin e Ivan Franceschini (Italia, 2021, 60’), in cui tre donne cambogiane, Sreyra, Ponler e Sreyven, lavorano nell’abbigliamento e producono abiti per i più noti marchi del mondo. Degli svenimenti continui, però, cambieranno le loro vite e i loro lavori.

Gli altri eventi speciali

Al mattino, alle ore 10, il Politecnico di Torino (Aula Magna) ospiterà la proiezione di Between Two Dawns di Selman Nacar (Turchia/Francia/Romania/Spagna, 2021, 91’), già vincitore del 39° Torino Film Festival. Il film si snoda fra «due albe», con un operaio che muore in un incidente sul lavoro, dipendente di un’azienda tessile a conduzione famigliare, e i proprietari che cercano di dargli la colpa facendolo passare per alcolizzato.

L’evento, organizzato in collaborazione con CgilCisl e Uil Torino, sarà seguito da un dibattito con Vincenzo Pacileo (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino) e Ivana Veronese (segreteria Uil nazionale). Modera Alberto Gaino (giornalista).

Alle ore 15 si tornerà al Cinema Massimo, in Sala 3, per un evento in collaborazione con CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa Ivrea e Associazione Scuole Tecniche San Carlo, dal titolo L’abito dalla sartoria alla produzione industriale. L’iniziativa, presentata da Elena Testa (CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa Ivrea), prevede la proiezione di alcuni cortometraggi, delle vere perle d’archivio.

Interverranno, poi, Roberta Seno (Associazione Scuole Tecniche San Carlo) e Fabrizio Loreto (Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Studi Storici).

Le opere in programma: La grammatica della massaia – Il guardaroba di Giuliano Tomei (Italia, 1961, 10’), La carriera di un sarto – Primo episodio di Giorgio Cavedon (Italia, 1955, versione ridotta di 20’), La tecnica della confezione industriale dell’impermeabile di Filippo Paolone (Italia, 1960, 3’), Storia vera di un vestito di Carlo Alberto Chiesa (Italia, 1954, 10’), Spot – Marzotto – Che cos’è il drop (Italia, 1958, 2’), Spot – Marzotto – Italianstyle – Sorelle Fontana (Italia, 1963, 1’), Selezione di Caroselli (Italia, 1967-1977, 10’).