Martedì 10 gennaio alle 20,30 Asia Argento sarà al cinema Massimo per presentare il suo ultimo film da regista, “Incompresa” , girato una decina d’anni fa tra Torino e Tortona: la retrospettiva dei suoi tre lavori dietro la macchina da presa è l’atto conclusivo organizzato dal Museo del cinema per la grande mostra dedicata a Dario Argento, “The Exhibit” (l’ultima data utile sarà il 16 gennaio). Insieme a lei ci saranno Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo, curatori della mostra.
«Finalmente anche io vedrò la mostra anche se tutte le persone intorno a me l’hanno già vista ed è come se la conoscessi già: mio figlio l’ha visitata e l’ha adorata, ho anche amici che sono venuti a Torino apposta dal Giappone per vederla!».
Sono solo tre i film diretti dall’artista romana, ma sono tre lavori molto personali e profondamente unici nel panorama autoriale italiano. «E’ un grande onore, la considero una sorta di “retribuzione cosmica”. Considero i miei film come delle entità viventi, sono come tre figli per me: ci abbiamo messo tanto amore, tanto lavoro, tanta fatica per realizzarli. Sono delle opere fuori dal coro, decisamente non commerciali e per questo ancora più difficili da realizzare: sono felice di aver mantenuto la purezza dei miei intenti, e sono felice di tornare a Torino per mostrarli un’altra volta al pubblico».
L’estate scorsa la Cinemathèque di Parigi ha dedicato un’analoga retrospettiva ai suoi lavori dietro la macchina da presa: «Di solito non vedo mai i miei film ma in quel caso l’ho fatto: vederli su grande schermo è stato incredibile».
Mercoledì 11 gennaio alle 20,30 è in programma “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa“, uscito nel 2004. Nel cast di quel film anche un giovane – e non ancora star hollywoodiana – Jeremy Renner, eroe dei film Marvel in questi giorni sulle cronache per un incidente sulla neve che gli è quasi costato la vita. «Sono scioccata dalla notizia, spero in una sua pronta guarigione. L’avevo visto in un film sul serial killer Jeffrey Dahmer e l’ho preso senza neanche provinarlo: ne ho un ricordo meraviglioso, una persona di enorme generosità e pacatezza, un talento indiscutibile».
Il viaggio all’indietro nel tempo nei suoi tre film da autrice si concluderà sabato 14 alle 18,30 con “Scarlet Diva”, il film d’esordio alla regia. «Viaggio al ritmo di un film ogni dieci anni, all’incirca, anche per questo sono tutti lavori molto diversi tra loro, sono cresciuta nel frattempo. Ho sempre bisogno di una lunga gestazione, sono due anni che scrivo una nuova storia, poi mi fermo e poi la riprendo. E’ la fase più difficile per me, sento una profonda solitudine nella scrittura e ho un po’ paura di scavarmi dentro, lo devo ammettere. So già però che il periodo sul set sarà invece splendido, come è sempre stato, e cerco di farmi forza per arrivarci».