“NUOVIMONDI torna a proporre la sua selezione di opere che allargano le prospettive del cinema contemporaneo, spingendolo verso il confine tra l’osservazione e la fantasia, la registrazione della realtà e l’elaborazione dell’immaginario. Un cinema che resiste come stato d’animo dell’attesa, come fluire di narrazioni costruite sul campo lungo della memoria e sul dettaglio dell’esserci, qui e ora, nella verità del tempo che si vive. Quelle che proponiamo quest’anno sono storie che attraversano le città, dal centro alla periferia, per tracciare una mappatura esistenziale di figure che cullano la loro estraneità e vivono come appartenessero altrove.
Storie di moderni hobos metropolitani (Failed State) e di ragazze innamorate senza tetto né legge (Sofia Foi), di operai rumeni che trovano l’amore nella notte di Bruxelles (Here) e di guide turistiche portoghesi che trascinano il loro perduto amore nei luoghi della storia di Lisbona. Storie di svaporamenti nella calura estiva, controra esistenziale che libera i sentimenti di un gruppo di studenti giapponesi intenti a girare un film (Retake) e accende i posticci progetti criminali di una coppia di sbandati nella periferia finlandese (Natura).
Storie di vite vissute nel passato, che riverberano nel presente vaghi spettri sospesi tra le attese tradite della giovinezza (Inside the Yellow Cocoon Shell), i ritorni obbligati alla virtualità della realtà (Renaissance) e la ricostruzione fantasmatica della Storia (An Asian Ghost Story). Nell’insieme, si tratta di vedere dove il cinema contemporaneo sta spingendo i confini di una narrazione che si incarna nelle forme espressive per vivere la flagranza dei sentimenti, l’empatia di un filmare che rivela la verità dei luoghi, dei corpi, dello spirito. Tracce aperte per un presente del filmare alla perenne ricerca del nuovo. Autori giovani che non cercano compromessi per il loro cinema e trovano i risultati nella precisione del loro approccio”. (Dalla cartella stampa ufficiale del TFF41)
AN ASIAN GHOST STORY di Bo Wang (Olanda / Cina, 2023, DCP, 37′)
RENAISSANCE di Nader Ayache (Francia, 2023, DCP, 55′)
Dall’Asia dei capelli e delle parrucche alla Tunisia dell’oud, due piccoli film di spiriti che tornano e di memorie resistenti.
FAILED STATE di Christopher Bell, Mitch Blummer (USA, 2023, DCP, 85′)
Sembra un homeless ma non lo è. È solo un’anima persa nei sobborghi della città, un corriere che cerca gentilezza e incarna la deriva della metropoli.
HERE di Bas Devos (Belgio, 2023, DCP, 82′)
Ultima notte di quiete per Stefan, operaio rumeno a Bruxelles, prima di tornare a casa per le ferie. Il tempo scorre su di lui e sulla città, tra incontri, casualità, muschio e, forse, un amore.
INDIA di Telmo Churro (Portogallo, 2023, DCP, 123′)
Lisbona non ha segreti per Tiago, guida alle prese con una turista brasiliana, un padre marinaio in pensione, un figlio che sogna le stelle e un amore finito.
INSIDE THE YELLOW COCOON SHELL di Thien An Pham (Vietnam / Francia / Singapore / Spagna, 2023, DCP, 182′)
Con le ceneri della cognata, Thian torna nel cuore di un Vietnam sospeso tra ricordi, religione e amori dispersi. Un esordio impressionante, Caméra d’or a Cannes 2023.
NATURA di Matti Harju (Finlandia, 2023, DCP, 68′)
L’estate morde le giornate inutili di due amici, che si aggirano tra i campi di periferia puntando alla villa di un criptomilionario. Un noir bruciato dal sole.
RETAKE di Nakano Kôta (Giappone, 2023, DCP, 110′)
La scuola è chiusa e una ragazza coinvolge un compagno e due amici nelle riprese di un film, ma i sentimenti entrano in campo e… Racconto d’estate con macchina da presa.
SOFIA FOI di Pedro Geraldo (Brasile, 2023, DCP, 67′)
Sofia fa tatuaggi e gravita nel perimetro dello studentato, attendendo l’amore distratto di una compagna. Ritratto pacificato di una ragazza brasiliana senza tetto né legge.