“Il 2023 resterà come una delle migliori annate nella storia del cinema argentino. Non solo per l’eccezionale quantità di opere passate per i grandi festival internazionali, ma soprattutto per la ricchezza di scritture, registri, sguardi, capaci di spaziare dalla commedia all’heist movie, dal documentario teorico al saggio ibrido. Un risultato ancora più straordinario se si tiene conto delle dimensioni della sua industria cinematografica. Ben cinque lungometraggi figurano nelle varie sezioni del 41° TFF.
A questi cinque, se ne aggiungono altri cinque all’interno di un focus speciale dedicato alle opere prime e seconde realizzate negli ultimi tre anni. Un modo per evidenziare ulteriormente la grande vitalità del cinema argentino – non solo nei suoi autori più riconosciuti e affermati – e per scommettere sul suo futuro. Senza l’ambizione di essere esaustivi. Al di là delle inevitabili differenze, i cinque film che compongono il focus condividono un certo approccio ludico alla finzione, come strumento di reinvenzione e trasfigurazione del reale. Il gioco, ora più leggero (Clementina, Cambio Cambio, Qué serà del verano), ora più doloroso (Clara se pierde en el bosque, Mamà, Mamà, Mamà) consiste nell’approcciare il mondo come fonte inesauribile di possibilità narrative ed estetiche, da comporre e scomporre a piacimento secondo logiche personali e libere da ogni sovrastruttura. L’imprevedibilità è un altro segno distintivo: che si tratti di rielaborazioni traumatiche, thriller, autofiction o found footage, nessun film segue tracciati tradizionali. Ogni opera si muove per vie inattese, in un fertile confronto con il reale che contamina o sovverte le drammaturgie”. (Dalla cartella stampa ufficiale del TFF41)
CAMBIO CAMBIO di Lautaro García Candela (Argentina, 2022, DCP, 89′)
A metà tra thriller e storia d’amore, un film che affronta il cuore di tutte le preoccupazioni argentine: il valore del denaro.
CLARA SE PIERDE EN EL BOSQUE/CLARA GETS LOST IN THE WOODS di Camila Fabbri (Argentina, 2023, DCP, 83′)
Viaggio introspettivo di una donna segnata, come tutta la sua generazione, da un evento traumatico e doloroso.
CLEMENTINA di Agustín Mendilaharzu, Constanza Feldman (Argentina, 2022, DCP, 109′)
Una coppia in lockdown alle prese con piccole/grandi situazioni catastrofiche. Tra autofiction, slapstick e mitologia del quotidiano.
MAMÁ, MAMÁ, MAMÁ di Sol Berruezo Pichon-Riviére (Argentina, 2020, DCP, 65′)
L’elaborazione del lutto ad altezza di sguardo infantile. Un’esperienza sensoriale e onirica.
QUÉ SERÁ DEL VERANO / WHAT WILL SUMMER BRING di Ignacio Ceroi (Argentina, 2021, DCP, 85′)
Un sorprendente esperimento narrativo che inventa un’epopea avventurosa a partire dalle immagini amatoriali di uno sconosciuto.