Torna, dal 22 luglio al 18 agosto, Aiace Summer Edition, l’estate di grande cinema destinata a chi resta, si
trova o si ritrova in città nel periodo più caldo: un appuntamento “fisso” sempre più atteso e gradito, verso
cui il pubblico torinese mostra una crescente affezione e che l’anno scorso ha fatto registrare un record di
oltre 6mila presenze, con un incremento del 20% rispetto alla precedente edizione.
Organizzata da Aiace Torino e Arthouse, con il sostegno della Città di Torino e della Regione Piemonte,
la rassegna propone anche quest’anno quattro diversi palinsesti settimanali, ospitati in successione
nei cinema Due Giardini, Centrale e Fratelli Marx, con un cartellone di 61 titoli complessivi: 56 film di
fiction, proposti a coppie in duplici proiezioni quotidiane – due pomeridiane e due serali – cui si aggiunge
un programma speciale di 5 documentari in collaborazione con la Film Commission Torino Piemonte.
L’ampia panoramica è selezionata non solo tra la migliore produzione d’autore dell’ultima stagione, tra i
film acclamati nei grandi festival internazionali o tra i piccoli capolavori ingiustamente penalizzati da una
distribuzione frettolosa, ma anche tra i titoli nuovissimi, da poco approdati sugli schermi e di fatto proposti
in prosieguo di prima visione, in modo da valorizzare pellicole interessanti che rischierebbero, altrimenti, di
essere sfavorite dall’uscita estiva.
La prima settimana di programmazione – dal 22 al 28 luglio al Due Giardini – sarà dedicata in prevalenza
al cinema dei sentimenti, ai film che esplorano l’inesauribile gamma e le infinite sfumature dei rapporti
umani e interpersonali. Attraverso quattordici titoli, il variegato palinsesto si avventura nei meandri
dell’amicizia in diverse stagioni della vita (con film come Troppo amici – Praticamente fratelli, l’ottima prova
generale del duo Olivier Nakache ed Eric Toledano, uscita solo di recente sull’onda del grande successo
del loro Quasi amici, ma di fatto precedente di tre anni il film interpretato da François Cluzet e proposto in
parallelo in cartellone, il divertente La parte degli angeli di Ken Loach, l’intenso teen-movie Il sole dentro
di Paolo Bianchini), segue i traffici del cuore in giro per il mondo (Passioni e desideri di Fernando Meirelles)
o nei microcosmi affettivi e sociali (Una famiglia perfetta di Paolo Genovese, La sposa promessa di Rama
Burshtein); passa dal rosa al noir addentrandosi anche nelle zone grigie della psiche (dalla tenera commedia
romantica di Régis Roinsard Tutti pazzi per Rose, agli inquietanti Effetti collaterali di Steven Soderbergh e
Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola, fino al thriller metafisico di Giuseppe Tornatore, La migliore
offerta), senza trascurare il filone di tendenza “agé”, in cui il cinema della terza età (Quartet di Dustin
Hoffman, Paulette di Jérôme Enrico, E se vivessimo tutti insieme? di Stéphane Robelin) ha dimostrato la sua
grande vitalità grazie anche a interpreti capaci di straordinarie caratterizzazioni psicologiche.
La seconda settimana di programmazione – dal 29 luglio al 4 agosto al Centrale –, all’insegna del cinema
di ricerca, è caratterizzata dall’abbinamento tra lungometraggi di fiction e documentari, cui verrà riservato
uno spazio speciale, all’ora dell’aperitivo, tra la fine delle proiezioni pomeridiane e l’inizio di quelle serali.
I giochi cinefili, la finzione nella finzione, l’introspezione psicologica sono elementi ricorrenti tra i film del
palinsesto dedicato al cinema narrativo, in cui spiccano titoli d’autore europei e della nuova produzione
indipendente americana. Alla prevalente cinematografia francese (Holy Motors di Léos Carax, L’amore
inatteso di Anne Giafferi, Il ministro – L’esercizio dello Stato di Pierre Schöller, Nella casa di François Ozon),
alla rappresentanza statunitense (Blue Valentine di Derek Cianfrance, The Sessions di Ben Lewin, Noi siamo
infinito di Stephen Chbosky) e italiana (Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, Venuto al mondo di Sergio
Castellitto), si affiancano, quindi, diversi altri titoli internazionali: Killer in viaggio dell’inglese Ben Wheatley,
Il caso Kerenes del rumeno Calin Peter Netzer, La quinta stagione dei belgi Woodworth e Brosens, Il
sospetto del danese Thomas Vinterberg, Buon anno Sarajevo della bosniaca Aida Begic.
Già sperimentata nella scorsa edizione di Aiace Summer, la programmazione dedicata ai documentari,
realizzata in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, rappresenta ormai una mini-rassegna
autonoma. ‘Vetrina’ della produzione di settore realizzata nell’ultima stagione con il sostegno del Piemonte
Doc Film Fund – che, in costante crescita qualitativa, ha dimostrato di recente grande vivacità e notevole
capacità di circuitazione sia nei festival nazionali e internazionali, sia sui canali televisivi – la selezione 2013
presenta cinque i titoli: Il limite di Rossella Schillaci, che racconta la vita quotidiana su un peschereccio
d’altura siciliano, Il mondo di Mad di Anna Di Francisca, dedicato all’illustratrice Maddalena Sisto che ha
raccontato con i suoi celebri disegni trent’anni di moda, design e costume italiani, Tralala di Masbedo (i
videoartisti Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni), girato in Islanda subito prima del crack del paese con il
più alto tenore di vita al mondo, diventato metafora della grande illusione occidentale, Nozze d’agosto di
Andrea Parena, viaggio antropologico nella piccola Hollywood pugliese, Molfetta, in cui ferve un’incredibile
produzione di filmini dei matrimoni, Come l’abete, sapiente delle cose dell’alto di Monika Crha, sulla
Comunità Monastica Camaldolese, che vive da secoli secondo i principi di un’esemplare sostenibilità
ambientale.
La terza settimana di programmazione – dal 5 all’11 agosto, sempre al Centrale – è caratterizzata dalla
proposta del cinema in lingua originale in una o più delle proiezioni giornaliere. Il cartellone presenta
film in inglese (gli statunitensi Re della terra selvaggia di Benh Zeitlin, Come un tuono di Derek Cianfrance,
Moonrise Kingdom di Wes Anderson, il restaurato Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch, i britannici Anna
Karenina di Joe Wright e A Royal Weekend di Roger Michell), in francese (La cuoca del presidente di
Christian Vincent) e in spagnolo (Violeta Parra del cileno Andrés Wood). Gli altri film del palinsesto
settimanale, in versione doppiata, spaziano senza limiti geografici tra i titoli del più recente cinema d’autore
internazionale: La bicicletta verde diretto dalla prima regista donna saudita Haifaa Al Mansour, Come pietra
paziente del regista e scrittore afghano Atiq Rahimi, vincitore del Goncourt, Treno di notte per Lisbona
del danese Bille August tratto dal bestseller omonimo dello svizzero Pascal Mercier, alle due ironiche
ed incisive commedie francesi Quando meno te lo aspetti della francese Agnès Jaoui e Il mio migliore
incubo! di Anne Fontaine, fino al James Bond fuori dagli stereotipi rivisitato dallo Skyfall del britannico Sam
Mendes.
La quarta settimana di programmazione – dal 12 al 18 agosto ai Fratelli Marx – propone infine una
selezione di titoli che rientrano in prevalenza nel filone, particolarmente frequentato dalla produzione
dell’ultima stagione, del cinema del reale e che, pur mantenendo l’impronta dei film d’autore, si incentrano
su fenomeni, ambienti, storie contemporanee spesso con elementi di forte spettacolarità e cast stellari.
Molti i titoli statunitensi del palinsesto: Argo, con cui Ben Affleck ha ricostruito la vicenda dell’assalto
all’ambasciata USA a Teheran nel 1979, La frode di Nicholas Jarecki, il thriller con Richard Gere e Susan
Sarandon dedicato ai crimini della finanza, Uomini di parola, nuova action comedy di Fisher Stevens
interpretata da Al Pacino e Christopher Walken nella parte di due anziani gangster non rassegnati alla
pensione, The Master, con cui Paul Thomas Anderson indaga il fenomeno del leaderismo carismatico
pseudoreligioso, Sheer, l’opera prima del torinese Ruben Mazzoleni girato in una New York marginale,
fino a Hitchcock di Sacha Gervasi, che svela i retroscena hollywoodiani della lavorazione di Psycho e della
vita privata del re del brivido. Tra i titoli europei, in cartellone tre film italiani: l’originale Salvo, western di
mafia e d’amore degli esordienti Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Un giorno devi andare, il viaggio alla
ricerca di un altro senso della vita realizzato da Giorgio Diritti, e La grande bellezza, il ritratto della RomaBabilonia firmato da Paolo Sorrentino. Tra i film francofoni, Monsieur Lazhar, la favola moderna sul tema
dell’immigrazione del canadese Philippe Falardeau, Love Is All You Need, commedia agro-dolce sui legami
familiari del premio Oscar Susanne Bier, e Il figlio dell’altra di Lorraine Lévy che cala la storia di due bebè
scambiati alla nascita nel dramma del conflitto israelo-palestinese. Completa il cartellone il poliziesco
Blood, thriller sulla moralità e il senso di colpa diretto dal britannico Nick Murphy.
Biglietti
Intero € 5,50; soci AIACE, under 18 e over 65 € 4,00