“L’Equilibrista”, omaggio a Jacques Tati al Massimo dal 15 dicembre

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A ideale completamento dell’omaggio a Sylvain Chomet organizzato da
Sottodiciotto Filmfestival, il cinema Massimo propone a dicembre una retrospettiva dedicata a
Jacques Tati
.

Jacques Tati continua ad influenzare il  regista di Appuntamento a Belleville
nel suo modo di trasfigurare la realtà e reinventare i personaggi.
Osservatore attento e instancabile, disse di sé: “Prima di girare film
ero un mimo: dovevo riprodurre per la gioia degli spettatori quello che
osservavo nella vita. Nel cinema ho portato la stessa tecnica di
osservazione del prossimo, copiando la vita, mostrando le piccole
assurdità e i tratti tipici dei singoli individui”.

Giorno di festa (Jour de fête)
(Francia 1949, 75’, Hd, col., v.o. sott. it.)
Il tranquillo villaggio di Saint Sévère è travolto dall’organizzazione
della giornata di festa. Vengono montate giostre e tiro a segno e un
tendone per proiettare un film. Tutti gli abitanti preparano gli abiti
“buoni” e il postino François si lancia con la sua bicicletta in
inseguimenti spericolati. Il film fu girato con due macchine da presa,
una per il bianco e nero e una per il colore. Fu diffusa solo la prima
versione ma, nel ‘94, grazie al restauro, il pubblico ebbe la
possibilità di vedere il film nell’edizione a colori tanto desiderata da
Tati.
Dom 15, h. 16.30/Mar 17, h. 20.30/Mer 18, h. 18.15

Le vacanze di Monsieur Hulot (Les vacances de M. Hulot)
(Francia 1953, 96’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)
Disdegnando la folla che si pigia nei treni, il sig. Hulot parte per le
vacanze a bordo della sua vecchia auto scoppiettante. Insensibile ai
commenti ironici che provoca il suo passaggio, egli giunge così al
modesto alberghetto sul mare, meta del suo viaggio. Si tratta della
classica pensione familiare, i cui clienti s’incontrano ogni giorno alle
stesse ore. Un susseguirsi di scene buffe, in cui agiscono personaggi
disegnati con garbata malizia sui quali svetta Hulot, interpretato dallo
stesso Tati.
Dom 15, h. 18.00/Mer 18, h. 16.30


M
io zio (Mon oncle)


(Francia 1958, 110’, Hd, col., v.o. sott. it.)
Al centro di un quartiere moderno sorge la villa imponente dei signori
Arpel. Il loro figlio Gèrard, però, soffre la disattenzione dei genitori
e si lega allo zio Hulot, anticonformista e bizzarro, capace davvero di
far divertire il bambino. Premio Speciale della Giuria al Festival di
Cannes e Oscar come miglior film straniero.
Dom 15, h. 20.30/Mar 17, h. 16.30

  

Monsieur Hulot nel caos del traffico (Trafic)
(Francia 1971, 96’, video, col., v.o. sott. it.)
Monsieur Hulot ha disegnato per la casa automobilistica francese “Altra”
una vettura dotata di ogni comfort, il cui prototipo sta per essere
esposto al salone dell’auto di Amsterdam. Partono, così, alla volta
dell’Olanda tre automezzi: un camion adibito al trasporto dell’auto, una
berlina con a bordo i dirigenti della casa costruttrice e una spider
guidata da una giovane donna addetta alle pubbliche relazioni. Sarà un
viaggio avventuroso.
Dom 15, h. 22.30/Mar 17, h. 18.30


Play Time
(Francia 1967, 125’, Hd, col., v.o. sott. it.)
Monsieur Hulot, ad una piccola mostra campionaria, incontra un
ex-commilitone, che lo conduce in un night appena inaugurato, dove è
arrivata una comitiva di turiste americane. Il film più ambizioso di
Tati, quello in cui spinge alle estreme conseguenze la sua comicità di
osservazione e la capacità di chiudere in una sola inquadratura una
grande molteplicità di informazioni. Fu girato in 70mm.
Lun 16, h. 16.15/Mar 17, h. 22.00/Mer 18, h. 20.15

 

Il circo di Tati (Parade)
(Francia 1974, 84’, video, col., v.o. sott. it.)
Il vecchio comico e mimo ripreso in diretta nel circo dove anche il
pubblico diventa attore. Il film, prodotto per la TV svedese, è un
programma girato in video e poi riversato su pellicola che, nonostante
tutto, conquista con la gaiezza, la tenerezza, la giovinezza di un uomo
di spettacolo che sa guardare i bambini con l’occhio di un poeta. Fu
purtroppo il suo ultimo film.
Lun 16, h. 18.30/Mer 18, h. 22.30