Dopo la pausa estiva riprendono le proiezioni del lunedì pomeriggio
alla Bibliomediateca “Mario Gromo” del Museo Nazionale del Cinema. Si
incomincia con la rassegna Amedeo Buffa… In arte Amedeo Nazzari, che sarà inaugurato lunedì 1° settembre alle ore 15.30 con la proiezione del film La donna della montagna di Renato Castellani.
Il ciclo include tre appuntamenti e individua negli anni Quaranta lo
snodo della carriera di Nazzari, tra cinema d’autore e popolare,
adeguato a una modalità recitativa dominata dall’intensità
dell’espressione.
Amedeo Nazzari (Cagliari, 1907 – Roma, 1979) è stato
uno dei massimi divi del cinema italiano tra gli anni Trenta e
Cinquanta. Di provenienza teatrale, ottenne nel 1936 il riconoscimento
cinematografico con Cavalleria di Goffredo Alessandrini il
quale, nel 1938, gli regalò uno dei ruoli che lo resero attore simbolo
del cinema italiano del periodo fascista: il pilota Luciano Serra.
Negli anni Quaranta, Nazzari fu uno dei divi più amati dal pubblico, capace di passare dai drammi in costume (La cena delle beffe di Alessandro Blasetti, 1941) alle tensioni del cinema neorealista (Il bandito
di Alberto Lattuada, 1946). Nell’immaginario comune, Nazzari è legato
ai melodrammi con Yvonne Sanson, diretti da Raffaello Matarazzo: Catene, Tormento, I figli di nessuno e Torna sono alcuni titoli di un cinema di grande successo e richiamo, un’epoca indimenticabile.
Renato Castellani
La donna della montagna
(Italia 1944, 91’, b/n)
Un ingegnere, rimasto vedovo, trova consolazione nell’amore di una
giovane donna, Zosi, che diventa sua moglie. Quando Rodolfo ritorna in
montagna, dove tutto gli ricorda la prima moglie, il matrimonio entra in
crisi e Zosi deve utilizzare tutta la sua dolcezza per riuscire a far
definitivamente breccia nel cuore del marito.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino esaurimento
posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione
di un documento d’identità.