Tre momenti di cinema nel programma del Torino Jazz Festival 2016

“One million steps”

C’è spazio anche per (poco) cinema nel programma 2016 del Torino Jazz Festival, in programma dal 22 aprile all’1 maggio. Il primo, al cinema Massimo, nel programma principale, gli altri due previsti al Blah Blah per TJF Fringe.

Si comincia sabato 23 aprile alle ore 16:00 al Blah Blah

con la proiezione del film documentario di Yukio Unia e Valeria Ferrari “Big Fun“.
BIG FUN nasce dall’esperienza di Fringe In The Box, la sezione sperimentale di Fringe che per due anni ha promosso in modo originale l’incontro tra gli artisti del Fringe e la musica elettronica. Il materiale audiovisivo raccolto durante questo progetto è stato uno spunto per riflettere sul rapporto tra la musica jazz contemporanea e l’elettronica, in una città che ha fatto la storia della musica italiana e che ha ancora molto da raccontare. BIG FUN è una produzione indipendente e grazie al successo della campagna di crowdfunding terminata l’estate scorsa, il film ha finalmente preso vita. Un progetto dedicato ad Alessandro Tannoia, regista sperimentale e caro amico prematuramente scomparso, che ha lavorato alle due edizioni di Fringe In The Box.

Domenica 24 (stesso posto, stessa ora) è di turno “One million steps” di Eva Stotz.
Marije Nie, straordinaria interprete di tap dance e artista eclettica, presenta un documentario girato durante le proteste di Istanbul nel 2013. Partendo dalla scoperta dei suoni di Istanbul e finendo per danzare sulle barricate durante gli scontri, Marije Nie, racconta attraverso ritmi e canzoni la storia degli incidenti di Gezi Park, sfumando i confini tra arte, politica, vita e libertà. L’artista presenterà personalmente il film.

Terzo e ultimo appuntamento, al cinema Massimo sabato 30 aprile, ore 18: la prima europea della proiezione del film con colonna musicale dal vivo di Antonio Sanchez di “Birdman” di Alejandro Gonzalez Inarritu (Usa 2014, 119’, col, v.o. sott.it., posto unico numerato euro 15,00).
“Birdman” è stato uno dei successi cinematografici più rilevanti della scorsa stagione. Tutti coloro che lo hanno visto ricorderanno la ossessiva, magnifica colonna sonora scritta e suonata da Antonio Sánchez. Il TJF propone in prima europea la proiezione del film accompagnata dal vivo dallo stesso Sánchez sul palco. Per coloro che hanno visto il film si tratta di un’emozione impagabile, per gli amanti della musica senza steccati un tuffo nel cuore profondo del ritmo e della percussione.

Da anni batterista di Pat Metheny, Sanchez è unanimemente considerato uno dei più importanti percussionisti viventi. La rivista Downbeat lo segnala ininterrottamente tra i migliori dal 2004. I suoi progetti solisti, come le sue collaborazioni (John Patitucci, Danilo Perez, Avishai Cohen), rappresentano al meglio il jazz contemporaneo.