Cinema e moda, variazioni sul tema al Massimo

Visconti

Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, Fashion Film Festival Milano, Museo Nazionale del Cinema e Cineteca Nazionale presentano Cinema e moda, variazioni sul tema venerdì 8 settembre, alle ore 20.30, al Cinema Massimo. Presentano Sergio Toffetti, Constanza Cavalli Etro ed Elena Testa.

Che l’abito faccia il monaco, almeno al cinema, lo si è sempre saputo.
Quello tra moda e cinema è un rapporto che ha radici lontane: le vamp prima e le dive poi furono quei modelli che cancellarono l’importanza delle regole dettate dai couturier. Grandi stilisti furono costretti ad adattarsi a modelli femminili imposti dal grande schermo e a cambiare il disegno, modellandolo sull’immagine delle star del momento.
Lo sa bene Piero Tosi che nel 1967 firma i costumi del capolavoro di Visconti, Lo straniero con Marcello Mastroianni, Anna Karina.
Tosi, che con il suo lavoro non si limita a creare i costumi, ma contribuisce alla definizione dei personaggi, traendone fuori tutte le potenzialità espressive: “Io non ho cominciato perché amavo il costume, dice Tosi, ma fin dall’inizio ho amato il cinema attraverso le facce. La figure che si affacciano all’obiettivo – perché questo è il cinema: dei volti che si affacciano a un oblò –  non sono mai soltanto degli attaccapanni per quanto preziosi, ma sono in primo luogo un volto e un corpo. Io incomincio a pensare un personaggio disegnando la facci, o partendo da una fotografia, studiando le modifiche per ottenere tutto quel che si può da quel viso senza violentare l’attore. Perché se molli sulla faccia e sulla pettinatura sei fregato, diventa inutile averci messo sotto un costume perfetto”. Anche per Tosi, come dice Tirelli: “Il costume è cultura, è storicità dell’abito e della moda, è conoscenza ruminata e digerita dell’arte e di tutto ciò che può aver influenzato il vestito o esserne stato influenzato”. E attraverso il costume Tosi cerca infatti di ritrovare non soltanto la postura, ma addirittura la conformazione dei corpi, risalendo se necessario a ritroso nel tempo in cui le donne avevano le spalle a “V” e la vita di vespa.
A partire dal 1951 Tosi realizza i costumi di quasi tutti i film di Visconti oltre all’enorme lavoro in teatro e all’opera.
Introduce il lungometraggio una panoramica di Caroselli, réclame e Cinegiornali realizzati tra il 1962 e il 1978 da Nino Cerruti, Marzotto, Facis, Cori e Standa conservati dall’archivio Nazionale Cinema d’Impresa e una selezione di Fashion film presentati da Constanza Cavalli Etro.



MODA D’ARCHIVIO (15’)
Spot Marzotto, E allora faccia lei (1’31’’, 1962)
Carosello- Chatillon, Festa al Castello con il Quartetto Cetra (2’19, 1962)            
Cinegiornale, Nuova sede Nino Cerruti Parigi (4’30’’, 1968)
Carosello Parigi e sempre Parigi di Luciano Emmer, con Capucine (2’19’’,1969)
Carosello Cori – La casa dei vip di Luciano Emmer, Luciano con Sylva Koscina (2’19’’,1973)
Carosello Facis, Giornalisti, di Luciano Emmer, con Mario Soldati, Gianni Brera, Pietro Bianchi e Rolly Marchi (2’19’’, 1974)
Confezioni Marzotto – Arbore e Boncompagni (1’43’’, 1975)
Spot La Standa, Calma c’è Standa  (30’’, 1978)
             
FFFMILANO CAPSULE (24’71’’)
Jumper di  Justin Anderson (United Kingdom, 4’37’’,2014)
Mykita  di Mark Borthwick(USA, 4’48’’,2014)
She Made Me- Vacation Reel di  Luke Tysoe (Australia, 1’41’’,2014)
In and Out of Control di Emir Eralp (United Kingdom, 4’, 2015)
High Tide di Albert Moya (USA, 4’,2015)
Hector  di Eori Wakakuwa (Netherlands, 4’15’’,2013)
X- Coco de Mer  di Rankin, Vicky Lauton, David Allain, Bronwen Parker-Rhodes, Trisha Ward, Jo Hunt (United Kingdom, 2’30’’,2015)

Lo straniero di Luchino Visconti (1967, 100’, 35mm)

Costumi di Piero Tosi. Con Marcello Mastrianni, Anna Karina