![]() |
Claude Lanzmann |
L’Alliance française di Torino, dal dialogo con il Torino Film Festival e come primo passo in vista di una collaborazione per l’edizione 2018, suggerisce al pubblico appassionato di Francia e di lingue e culture francofone una selezione di proiezioni e incontri da non perdere nel vasto programma del TFF17.
La Francia e i paesi francofoni segnano la propria presenza nelle diverse sezioni del Torino Film Festival, competitive e non, con nomi giovani e celebrità del mondo del cinema, con proiezioni in lingua originale sottotitolate. L’Alliance française di Torino, in dialogo con il TFF, consiglia una selezione di film e incontri di autori utile per iniziare ad immergersi nella varietà delle culture francofone, dalla Francia al Senegal, dal Québec al Belgio, dal Lussemburgo alla Tunisia.
Si parte proprio dal tema del viaggio, centrale quest’anno nella sezione dedicata al cinema documentario. Nell’ambito di TFFdoc, due film francesi rappresentano perfettamente questo tema: Napalm di Claude Lanzmann (Shoah, L’ultimo degli ingiusti) e 9 Doigts di F.J. Ossang (Pardo d’argento per la miglior regia a Locarno Festival 2017), entrambi presentati in anteprima italiana. I registi saranno entrambi ospiti a Torino per presentare i loro film e incontrare il pubblico. Lunedì 27, dopo la proiezione delle 14 al Massimo 2, è attesissimo l’incontro con il “monumentale” Claude Lanzmann, regista e intellettuale francese classe 1925, tornato in Corea del Nord, ma senza il permesso di filmare, per questo documentario che ha sullo sfondo il racconto dell’incontro tra due amanti che condividono il significato di una sola parola: napalm. Da non perdere, in TFFdoc/internazionale, Va, Toto! di Pierre Creton, poetico racconto del rapporto fra uomo e animale, e Sans Adieu di Christophe Agou, che ha seguito per 15 anni con la macchina da presa anziani contadini e allevatori resistenti alla mondializzazione.
Nell’ambito della più importante sezione competitiva del festival, Torino 35, incentrata sui talenti innovativi nel panorama internazionale, la Francia e i Paesi di lingua francofona sono rappresentati da ben 5 titoli sul totale dei 15 film in concorso. Da segnalare Barrage di Laura Schroeder, un film nervoso, tutto al femminile, che racconta tre generazioni di donne, con al centro una intensa Isabelle Huppert.
La copia restaurata di Grandeur et décadence d’un petit commerce du cinéma, caustico thriller girato nel 1986 da Jean-Luc Godard è presentato nel quadro di Festa Mobile. Presentato nell’ambito della stessa sezione, è invece del 2017 il sottile e ironico Un beau soleil intérieur di Claire Denis, storia di una donna parigina (Juliette Binoche) che si divide tra molti uomini alla ricerca di se stessa, con un immenso Depardieu.
Per gli appassionati di horror, nell’ambito della sezione “dark”, del festival, After Hours, dal Québec Robin Aubert, con Les Affamés, alla sua opera quinta, firma uno degli zombie-movie più riusciti degli ultimi anni.
In Onde 2017 si va dalla fiaba sul rapporto fra paura e libertà nel mondo contemporaneo di Eugène Green, En attendant le babares, al video-diario di Diane-Sara Bouzgarrou, francese di origini tunisine, costruito a partire dalla primavera araba del 2011, Je me souviens de rien.