Giovedì 8 febbraio alle ore 21,00 è in programma un omaggio ad Armando Ceste presso il Teatro Garabato (Via Monterosa 42/a, Torino), nell’ambito della rassegna Falchi, baracchini e altre faccende… Rassegna di cinema urbano, l’ingresso è libero con la tessera Arci. Verranno proiettati due film di Armando Ceste: l’ultimo, più che mai attuale, Movimento (2008, 5′) sul tema delle morti dei migranti nel Mar Mediterraneo e FiatAmlet (2003, 70′), un’inchiesta nella città post-industriale dopo la morte dell’Avvocato Agnelli.
Movimento di Armando Ceste (2008, 5′)
Il canale di Sicilia è diventato il più grande cimitero sottomarino del Mediterraneo. Le stime più prudenti parlano di dodicimila morti annegati negli ultimi dieci anni sulle rotte tra l’Africa e le nostre coste meridionali. Armando Ceste. Ceste ha sempre avuto la capacità di leggere e capire con anticipo molteplici contraddizioni del presente denunciandole attraverso il cinema; in questo senso Movimento è un esempio molto importante rispetto al dramma più che mai attuale dell’immigrazione.
Fiatamlet di Armando Ceste (2003, 70′)
All’alba del 25 gennaio 2003 moriva l’avvocato Giovanni Agnelli. Quasi tutti, giornali, televisioni, sociologi ma anche gente comune, dissero che era morto un re. Un’ora dopo la morte una riunione di famiglia sanciva l’investitura al “trono” del fratello Umberto. Un perfetto incrocio tra Shakespeare e Dinasty. La morte dell’”Avvocato” ci libera dal rapporto odio-amore con il padrone per antonomasia, con la personificazione del capitale, con Agnelli finisce davvero il fordismo, il torinesismo gramsciano della classe operaia. Armando Ceste
A presentare il film, insieme ai responsabili della rassegna, anche Beppe Rosso, attore, regista e direttore di Acti Teatri indipendenti, protagonista in FiatAmlet, che ha collaborato con Ceste in quasi dieci film tra i primi anni ’80 e i primi 2000.
I prossimi appuntamenti della rassegna Falchi, baracchini e altre faccende… sono in programma il 15 marzo, con un omaggio ad Adonella Marena, e il 12 aprile, con un omaggio a Luca Pastore.