Lovers’ Directors, due giornate e tre registi

Lovers’ Directors è un nuovo appuntamento realizzato dal festival Lovers in collaborazione con Aiace e Dams.

Oggi il grande cinema d’autore, quello presentato nella più importante vetrina internazionale che è il festival di Cannes, è segnato dagli sguardi inquieti e innovatori di registi che hanno trasformato la loro identità in un’interpretazione della contemporaneità.
Questo nuovo panorama, che si è delineato grazie ad autori come Todd Haynes, Pedro Almodóvar, Gus Van Sant, André Téchiné e Alain Guiraudie ed è portato avanti dai più giovani François Ozon, Luca Guadagnino, Céline Sciamma o Xavier Dolan (per fare solo alcuni esempi), ha visto crescere gli spettatori desiderosi di storie diverse, confermando l’idea di una società che mette al centro della propria riflessione temi come la fluidità di genere e la costante lotta contro il conformismo.

Due giornate di incontri per stimolare la riflessione attorno ad autori centrali in una storia del cinema “in divenire”, che nel ripercorrere le trasformazioni portate dalle giovani carriere di questi autori immagini anche un nuovo ruolo dei festival LGBT e del cinema che si sceglie di proteggere, mostrare e promuovere. Si inizia con Haynes, Sciamma e Dolan in un approfondimento dei loro temi e del loro stile – attraverso la visione collettiva di vari estratti dai loro film – per identificare un nuovo modo di pensare e realizzare il grande cinema.

SABATO 7
11.00 Introduzione: per un nuovo cinema LGBT (1h 30’) di Giovanni Minerba e Irene Dionisio
Dagli anni ’70 a oggi, il ruolo del cinema pensato e realizzato da autori dichiaratamente omosessuali è decisamente cambiato. Anche se continua una produzione underground e fuori dal sistema, anche dentro all’industria cinematografica e al grande cinema d’autore europeo si sono fatti spazio registi che hanno gettato una nuova luce sulle tematiche di genere. In questo nuovo panorama, anche i festival e le rassegne LGBT  si devono prefissare nuovi obiettivi, spingendo in avanti una riflessione che è ormai al centro della nostra società.

14.00- Lezione Todd Haynes (1h 30) di Alessandro Uccelli
Il cinema di Todd Haynes, da sempre, mette al centro il passato relativamente prossimo per farne uno specchio del presente. È un démontage dei costrutti sociali, soprattutto quelli di identità e sessualità, che vede un luogo congeniale nel corpo dell’artista (Velvet Goldmine, 1998; I’m Not There,2007), ma  che si fa anche vero e proprio risarcimento, attraverso i codici e gli stilemi del genere (soprattutto del melodramma), e con grande virtuosismo, di ciò che prima non era rappresentato o lo era solo indirettamente: relazioni omosessuali (Poison, 1991; Carol, 2015), o interrazziali (Far From Heaven, 2002), la malattia, più o meno invisibile (Safe, 1995) o la disabilità (Thunderstruck, 2017).

DOMENICA 8
11.00 Lezione Xavier Dolan (1h 30) di Elsi Perino
Enfant prodige della cinematografia internazionale esordisce nel 2009 all’età di diciannove anni con J’ai tué ma mère davanti e dietro la camera. Prolifico indagatore delle dinamiche umane, decostruisce già dalle prime pellicole lo spazio filmico e narrativo secondo uno sguardo innovatore e del tutto personale. Delinea un immaginario in cui affonda, rivendica e umanizza il diritto a ragionare sulle tematiche di genere.

14.00 – Lezione Céline Sciamma (1h 30) di Daniela Persico
Quando nel 2007 esce il suo primo film Naissance des pieuvres, Céline Sciamma riceve immediatamente le attenzioni del mondo cinematografico grazie a una rappresentazione inedita delle pulsioni adolescenziali, tra ribellione, seduzione e ricerca della propria identità. Il successo internazionale arriva con il noto Tomboy (2011), mentre con il Diamante nero (2014) ha il coraggio di affermare una sorellanza che supera ogni particolarismo in favore di una nuova consapevolezza politica.

Date: 7/8 Aprile 2018
Costo: donazione 5 euro (1 giornata)
Luogo: Casa Arcobaleno – Via Lanino 3 A Torino