“Itaca nel Sole. Cercando Gian Piero Motti” a Torino il 22 maggio

Martedì 22 maggio alle ore 21,00, presso il Cinema Massimo, l’attesa anteprima nazionale di Itaca nel Sole. Cercando Gian Piero Motti, film documentario incentrato sulla figura del noto alpinista e scrittore piemontese, pioniere dell’arrampicata libera e precursore di un approccio innovativo e moderno alla montagna.

L’opera rappresenta il frutto di quasi tre anni di ricerche da parte dei due autori, Tiziano Gaia e Fabio Mancari (quest’ultimo anche produttore della pellicola, con la casa Stuffilm), che hanno scandagliato principalmente l’ambiente dell’alpinismo degli anni Settanta per portare alla luce, raccontandola per immagini, una delle personalità più complesse e dibattute della sua generazione.

Classe 1946, Gian Piero Motti è cresciuto nel clima austero delle scuole di arrampicata sabaude, permeate dell’alone imponente del “Fortissimo”, Giusto Gervasutti, per poi allontanarsene e intraprendere un percorso di ricerca personale, che lo ha portato a scoprire i modelli americani di arrampicata, simbolicamente trasferiti sulle pareti di granito della Valle dell’Orco, la “piccola California” italiana. Parallelamente all’attività su roccia, Motti ha scritto, tradotto, meditato, trainato. Il clima post-sessantottino ha avuto su di lui l’effetto di acuire il senso di distacco dalla generazione precedente di arrampicatori, ma soprattutto lo ha condotto su una strada di ricerca introspettiva, nella quale la montagna diventava simbolo di un viaggio più grande dell’uomo all’interno di se stesso e della società. Pur circondato da un gruppo di fedeli compagni e discepoli, Motti ha sofferto le contraddizioni e i tormenti del proprio tempo e del proprio animo sensibile, riversandoli in pagine e articoli intrisi di malinconia, tanto da essere considerato da alcuni “il Cesare Pavese della montagna”. La sua opera più importante, e tuttora insuperata, è la “Storia dell’Alpinismo”, del 1978. È scomparso tragicamente all’età di soli 37 anni, il 21 giugno 1983.

Il film esplora le sfaccettature del “personaggio e uomo Motti”, attraverso numerose testimonianze dei suoi compagni di arrampicata (alcuni tra i più forti e noti nomi della montagna italiana del periodo ’70-’80), immagini di archivio e ricostruzioni. Una parte consistente del lavoro è consistita nel recupero delle poche fotografie rimaste, dal momento che Motti bruciò 4.000 diapositive delle proprie imprese, come segno di “rottura” rispetto al vecchio mondo della montagna. Ai più stretti sodali di Motti, inoltre, è stato richiesto di ripetere, a distanza di 40 anni dalla sua apertura, la celebre “Itaca nel Sole”, via-testamento di Gian Piero Motti, superba visione letteraria e simbolica, prima ancora che fisica e alpinistica, sulle pareti del Caporal, gruppo roccioso all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Dopo il recente passaggio al Trento Film Festival, dove è stato intensamente accolto, il documentario approda a Torino il 22 maggio, nel corso di una serata-evento che vedrà la partecipazione di tutti i soggetti e personaggi coinvolti. L’iniziativa è organizzata dal Cai Torino in collaborazione con il Cai Uget.

“Itaca nel Sole” ha goduto del sostegno di due importanti partner di natura pubblica (Film Commission Torino Piemonte) e privata (Montura), oltre che del supporto di Grivel, InMovimento e di un gruppo di donatori individuali, coinvolti attraverso un’opera di crowdfunding.