Il programma di lunedì 4 a Cinemambiente

Accademia delle Scienze – ore 16.00
Premio letterario Le Ghiande
Tiziano Fratus dialoga con Paola Loreto e Chicca Gagliardo, vincitrici del Premio letterario Le Ghiande 2018.

a seguire

The Ancient Woods
di Mindaugas Survila (Lituania 2017, 85’)
Nell’ultima porzione rimasta di una antica foresta lituana, si schiude un mondo in cui i confini del tempo si fondono e tutto ciò che esiste non appassisce o invecchia, ma “cresce” nell’eternità. In una atmosfera quasi fiabesca, accompagnata esclusivamente dai ricchi suoni della natura, i giorni e le ore sembrano essere sospesi, mentre la linea che separa la vita dell’uomo e quella della natura viene delicatamente cancellata in un unico flusso narrativo. Otto anni di preparazione per catturare con estrema precisione qualcosa di più di un semplice habitat naturale. Un viaggio che tra la vegetazione ci conduce dalle caverne dei lupi, fino al nido delle cicogne nere e poi in profondità per raggiungere la foresta sottomarina, formatasi migliaia di anni fa, per ritornare agli esseri umani che abitano ai margini del bosco.
al termine della proiezione, incontro con Stefano Mancuso

Cinema Massimo 1 – ore 16.30
STORIE D’ITALIA
Uno sguardo ravvicinato e profondo su esperienze di lavoro e di vita intense, significative e, soprattutto, lontane dai riflettori. Attraversando l’Italia da Nord a Sud, incontriamo persone che ci raccontano delle proprie scelte ispirate a nuovi modelli di vita, attinti ad antiche tradizioni così come a innovativi esempi di integrazione sostenibile. Progetti concreti accomunati dalla fiducia nel senso comune di ogni singolo individuo, resi ancora più incisivi dal dramma di Paola Clemente, vittima del caporalato.

La giornata
di Pippo Mezzapesa (Italia 2017, 11’)
La storia di Paola Clemente, bracciante pugliese di 49 anni, morta di fatica il 13 luglio 2015 nel campo in cui lavorava.

Fratello aglio
di Andrea Parena (Italia 2017, 24’)
Severino, continuando un’antica tradizione agricola, coltiva l’aglio su una collina chiamata “Monfrina”, nel piccolo villaggio di Mombello in Piemonte.

Ultimo chilometro
di Roberto Vietti, Emma Ramacciotti (Italia 2017, 3’)
Un ex detenuto, ora cuoco professionista, ha invitato i suoi compagni di cella a cena a Liberamensa, il ristorante all’interno del carcere di Torino.

Il signor Sindaco e la Città Futura
di Gianfranco Ferraro (Italia 2016, 10’)
La storia di Domenico Lucano, sindaco di Riace, che ha creato un modello di integrazione sostenibile nel piccolo paese della Calabria.

Il gusto della libertà
di Raffaele Palazzo (Italia 2017, 14’)
Adriano si muove per la città sempre in bicicletta. Il suo viaggio quotidiano è guidato dalla voce di Auro Bulbarelli e Davide Cassani, famosi telegiornalisti sportivi.
al termine della proiezione, Jacopo Chessa dialoga con gli autori

Cinema Massimo 3 – ore 16.30
ECOVISIONI
Paesaggi post-industriali, attività estrattive nei mari e sulla terraferma, treni abbandonati in una remota periferia. L’osservazione di ciò che ci circonda crea scenari apocalittici per un mondo alla deriva, il cui de profundis viene celebrato da ombre in volo sulla discarica prossima a un cimitero. Ma uno spiraglio di luce è possibile: l’ascolto di un impulso che ci riporta alla sacralità della foresta, mentre un viaggio surreale sulle tracce degli Inuit evoca visioni di speranza e di profonda bellezza.

Pociąg do apokalipsy – A Trip to the Apocalypse
di Ian Giedrojć (Polonia 2017, 3’)
Un cimitero di treni. Un viaggio virtuale verso l’ultima stazione: l’apocalisse.

Sabotage
di Night Owl (Gran Bretagna 2017, 5’)
Un’istantanea dell’industria estrattiva: l’avidità di pochi che distrugge la Terra di tutti.

Seismos
di Zaïde Bil (Belgio 2017, 10’)
Gli effetti delle perforazioni per l’estrazione del gas naturale in una zona del Nord dei Paesi Bassi.

Stratum
di Nick Jordan, Jacob Cartwright (Gran Bretagna 2018, 12’)
I paesaggi post-industriali della European Route of Industrial Heritage, a cui fa da contrappunto la narrazione di Borinage diretta da Joris Ivens e Henri Storck nel 1934.

Sub Terrae
di Nayra Sanz Fuentes (Spagna 2017, 7’)
Le ombre non sono sempre sottoterra: stormi di uccelli si aggirano su di un cimitero e una discarica.

Three Thousand
di Asinnajaq (Isabella-Rose Weetaluktuk) (Canada 2017, 14’)
Il passato, il presente e il futuro degli Inuit.

Two°C
di Maxime Contour (Francia 2017, 4’)
New York inondata dal mare: uno scenario possibile entro 60 anni.

Werifesteria
di Jennifer Hardacker (USA 2018, 7’)
Werifesteria è l’impulso di vagare nella foresta, evoca fiabe, miti e la pratica giapponese Shinrin-Yoku, il “bagno nella foresta”.

Cinema Massimo 1 – ore 18.00
Guardians of the Earth
di Filip Antoni Malinowski (Germania 2017, 85’)
L’accordo sul clima di Parigi (COP21)costituisce un passo fondamentale nel destino dei prossimi decenni, poiché per la prima volta 195 nazioni si sono impegnate a siglare un piano d’azione globale per far fronte al surriscaldamento della Terra e ai conseguenti cambiamenti climatici. Filmati inediti ci conducono dietro le porte chiuse della conferenza e nel mostrare il complesso sviluppo del negoziato verso il successo finale, rivelano il conflitto di un mondo globalizzato dilaniato dal dilemma tra solidarietà e interessi nazionali, dal divario fra crescita economica e perdita di diritti e di vite umane. Attraverso le riflessioni di alcuni delegati, di esperti e attivisti, una domanda cruciale viene posta allo spettatore: questo accordo potrà davvero sfidare la più grande minaccia dei nostri tempi?
al termine della proiezione, incontro con Fred Onduri Machulu, Moustapha Kamal Gueye e Alice Vozza

Cinema Massimo 3 – ore 18.15
Smoke & Fumes – The Climate Change Cover-Up
di Johan von Mirbach (Germania 2018, 52’)
Uno sconcertante resoconto sul “più grande scandalo della storia umana”, come lo definisce Carroll Muffett, presidente del Centro di diritto ambientale internazionale di Washington. Dopo decenni di silenzio alcuni pubblici ministeri statunitensi hanno finalmente avviato un’inchiesta contro le più note società petrolifere responsabili di avere insabbiato, sin dalla fine degli anni Cinquanta, fondamentali ricerche scientifiche sul devastante impatto climatico causato dalla loro stessa attività e di condurre, su tali basi, ingannevoli campagne mediatiche. Un rapporto sconvolgente che mostra come Exxon e Shell continuino ad operare indisturbate, manipolando a proprio favore decisioni politiche fondamentali in materia ambientale e influenzando in modo determinante il destino del nostro pianeta.
al termine della proiezione, incontro con Silvana Dalmazzone

Cinema Massimo 3 – ore 19.30
Binari
di Diego Cenetiempo (Italia 2017, 56’)
Katia percorre ogni giorno in treno 46 Km per andare al lavoro. Dal 2011 cura un blog in cui racconta la sua esperienza di pendolare. Emilio è un cicloviaggiatore che per la prima volta segue la Parenzana, un’antica tratta ferroviaria che da Trieste si spinge in Istria fino a Porec, oggi riconvertita in una delle piste ciclabili più famose e affascinanti d’Europa. Per Michele i treni sono il suo lavoro, ma anche una passione che lo porta a coronare il sogno di trasformare la casa di famiglia, situata in un piccolo comune presso Pordenone, in un Parco Ferroviario. Tre storie che corrono lungo i binari e si intrecciano in un unico racconto. Un mondo fatto di paesaggi, suoni, rumori, persone, autentico microcosmo che svela scorci di vita odierna narrando al tempo stesso suggestioni antiche.
al termine della proiezione, incontro con l’autore, Paolo Fedrigo e Roberto Rovelli

Cinema Massimo 1 – ore 20.00
Genesis 2.0
di Christian Frei, Maxim Arbugaev (Svizzera 2018, 103’)
Sulle remote isole della Nuova Siberia nell’Oceano Artico, in un’atmosfera quasi primordiale, i cacciatori, spinti dal vantaggioso prezzo dell’oro bianco, cercano le zanne dei mammut estinti. Ma lo scongelamento del permafrost può consegnare loro ben più del prezioso avorio, restituendo una carcassa di mammut sorprendentemente conservata. Tali reperti richiamano l’attenzione di quei ricercatori che, come a seguire una trama fantascientifica, da tempo in varie parti del mondo studiano la possibilità di riportare in vita questo animale, clonandone il DNA. Tuttavia ciò sarebbe solo la prima manifestazione di una prossima grande rivoluzione tecnologica il cui obiettivo è produrre sistemi biologici artificiali completi. Un esercizio. Un gioco da svariati milioni di dollari, dove l’uomo si fa Creatore.
al termine della proiezione, incontro con Christian Frei e Maurizio Casiraghi

Blah Blah – ore 20.00
ECOANIMAZIONE
Tra tempeste di neve e rumorosi locali londinesi attraversiamo un mondo animato in cui prendono vita animali, ortaggi, oggetti, sogni e incubi di esseri umani. Tanti brevi viaggi e punti di vista per nutrire con la fantasia una nuova sensibilità nei confronti dell’ambiente e dare un messaggio di speranza. Così, dal racconto di un’ape giungiamo infine all’intensità di avventure surreali, dove, d’un tratto, il gioco di luci su una pietra antica ci cattura in una dimensione di pura poesia.

Beebox
di Cable Hardin (USA 2018, 3’)
Una storia di ecocultura raccontata da un’ape e dal suo alveare.

City Harvest London – Together We Can
di Emi Tse, Giorgia Grassini, Ayesha L. Rubio (Gran Bretagna 2017, 1’)
La campagna di sensibilizzazione della maggiore organizzazione londinese per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari di ristoranti e supermercati.

Elegy
di Paul Bush (Gran Bretagna 2017, 6’)
Una poesia naturale di pietra e luce – solo pietra e luce.

Felsine
di Francisco Daniel Cabrera Guzmán (Messico 2017, 6’)
La vita di una patata, dal campo alla tavola.

IN Corp.
di Marcell Andristyak (Ungheria 2017, 8’)
Spot promozionale di prodotti che mirano a (ri)stabilire l’armonia fisiologica dell’essere umano: organi fittizi e accessori per reinterpretare le nostre capacità perdute.

Pet Man
di Marzieh Abrarpaydar (Iran 2017, 5’)
Un commerciante di animali sogna di trovarsi intrappolato in una gabbia.

Plastic
di Sébastien Baillou (Francia 2017, 7’)
Un uccello sorvola un mondo di plastica colorata.

Tak daleko, tak blízko – So far, so close
di Mikkel Odehnalu (Repubblica Ceca 2017, 11’)
La prima tempesta di neve si avvicina, un lupo bianco allo stremo trova qualcosa per cui vale la pena di lottare.

Polvere sottile
di Alessandra Boatto, Gloria Cianci, Sofia Zanonato (Italia 2018, 8’)
Nella Terra arresa all’inquinamento, sommersa da un mare di polvere scura e sottile, una giovane donna si salva con una zattera improvvisata.
proiezione nell’ambito di Aperitoon, a cura di Emiliano Fasano

Cinema Massimo 3 – ore 21.00
Il Signor Rotpeter
di Antonietta De Lillo (Italia 2017, 37’)
Primo ritratto della regista di un personaggio immaginario, ispirato al racconto di Franz Kafka Una relazione per un’Accademia in cui il Signor Rotpeter, una scimmia diventata uomo, espone all’università le fasi della sua metamorfosi. Attraverso una lunga intervista, la storia di questo strano personaggio, magistralmente interpretato da Marina Confalone, si dipana intrecciando frammenti della lezione all’Ateneo, messinscena del suo passato, con un presente calato nella Napoli contemporanea. È qui che Rotpeter riflette sui nostri tempi ed esprime la ricerca disperata di una “via d’uscita”, portando in sé istanze universali quali libertà, sopravvivenza, umanità. E mentre egli assume man mano consistenza reale, lo spettatore si riconosce sempre più nel suo sentire, come posto di fronte a uno specchio.
al termine della proiezione, incontro con l’autrice

Cinema Massimo 3 – ore 22.15
Cca’ semu
di Luca Vullo (Italia 2018, 32’)
“Ccàsemu” – siamo qui, è il modo in cui gli abitanti di Lampedusa indicano, con orgoglio e rassegnazione al tempo stesso, il loro posto nel mondo. A centinaia di chilometri dalla terraferma, più vicina alle coste tunisine che non a quelle siciliane, Lampedusa è ormai il simbolo dell’attuale crisi migratoria mediterranea. Nell’affrontare le sfide etiche di questa “crisi” globale, i lampedusani devono anche trovare risposte a questioni locali legate alla loro natura di comunità isolata, situata alla periferia dell’Europa. Uno sguardo su come è mutata la vita di Lampedusa, da quando gli sbarchi sono diventati un aspetto dello scorrere quotidiano, attraverso i racconti dei suoi abitanti per cogliere l’autenticità di una popolazione abituata con dignità a contare su se stessa.

Sorgenti del burro
di Manuele Cecconello (Italia 2017, 40’)
Madre e figlia vivono in un alpeggio del Piemonte Orientale a 1400 metri di altezza, circondate dai loro animali, dai pascoli e dalla forza delle rocce alpine. Il giorno comincia con la raccolta della panna, la pulizia della stalla e la produzione del burro artigianale sostenuta da Slow-food. Durante il lungo pomeriggio di giugno la figlia pascola gli animali sull’erba alta, la madre lavora il latte e trae il sostentamento per la famiglia. La nuova mungitura assicurerà così il viatico per il giorno dopo.
Un’immersione nel flusso bianco del latte attraverso il lavoro senza sosta di mani sicure. Il tempo dello sgorgare dell’acqua sulla roccia, sulle pietre e nei rivoli che solcano i pascoli, in una risonanza crescente tra l’obiettivo e l’habitat naturale di cui le protagoniste fanno parte.
al termine della proiezione, incontro con gli autori

Cinema Massimo 1 – ore 22.30
Feu
di R-Eact (Italia 2018, 10’)
In pochi giorni la Val di Susa si trasforma: da distesa di vita pronta al lungo sonno invernale ad inferno di fiamme, cenere e devastazione. Immagini e suoni dicotomici che si dipanano su una linea temporale scandita dalle fiamme per dare voce e corpo ad una Natura bruciata dal fuoco.
al termine della proiezione, incontro con gli autori

Activist
di Petteri Saario (Finlandia 2017, 58’)
In una piccola città della Lapponia la quindicenne Riikka Karppinen è consigliera comunale, la più giovane di tutta la Finlandia. Rappresentante della Lega Verde, la vediamo impegnata nella battaglia per la difesa del vicino parco nazionale, appartenente alla Rete Natura 2000, creata dall’Unione europea per la protezione di habitat naturali, e al contempo minacciato da una delle più grandi compagnie minerarie internazionali interessata all’estrazione dei metalli in quell’area. L’idea che l’offerta costituisca un’opportunità di sviluppo, senza considerare le conseguenze a livello ambientale, si diffonde fra consiglieri e normali cittadini tanto che la ragazza entrerà in conflitto anche con suo padre. Ma la posta in gioco per le future generazioni è troppo alta e Riikka è determinata ad andare fino in fondo.
al termine della proiezione, Giorgia Marino intervista l’autore e la protagonista