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“Sex tape” |
Si è conclusa ieri sera con la CERIMONIA DI PREMIAZIONE della quarta edizione di FISH&CHIPS Film Festival, durante la quale sono stati annunciati i film vincitori del Premio al Miglior Lungometraggio, il Premio alla distribuzione CIELO – THE BODY OF SEX assegnato al miglior documentario lungo, e ancora i premi al Miglior Cortometraggio e al Miglior Cortometraggio XXX.
Il festival è stato inaugurato giovedì 17 gennaio alla Sala 1 del Cinema Massimo con il docu-film Touch Me Not di Adina Pintilie e il programma di 4 giorni ha proposto 70 film tra sezioni competitive e proiezioni speciali, oltre a mostre, laboratori e incontri.
Il bilancio di questa quarta edizione vede una partecipazione alle proiezioni in sala costante con 3 sold out tra Cinema Massimo e Blah Blah, un interesse verso incontri e workshop sempre crescente tanto da registrare il tutto esaurito in ogni occasione e un numero di presenze al WET PARTY – la festa ufficiale di FISH&CHIPS con la novità della dark room – che ha superato le 1.300 persone al Bunker, sabato notte.
FISH&CHIPS si conferma un appuntamento atteso in tutte le sue sfaccettature; impegnate o ludiche che siano, le proposte di F&C sono sempre un’occasione che il pubblico – estremamente eterogeneo – non perde, da Torino, ma anche da altre città e dall’estero.
I VINCITORI
* concorso lungometraggi *
La giuria del Concorso Lungometraggi composta da Titta Cosetta Raccagni (videoartista), Davide Ferrario (regista) e Sandro Avanzo (critico cinematografico), assegna
* Premio miglior lungometraggio (premio in denaro: 1.000 €)
SEX TAPE di Antoine Desrosières (2018, Francia, 98′)
MOTIVAZIONE Un film che riesce a combinare un tema forte ed esplicito con uno stile di grande leggerezza, sostenuto da un gruppo di attrici e attori sorprendenti. Senza abusare di grafismi, affronta il tema del sesso tra i teenager immigrati di seconda generazione facendoci scoprire un mondo con ironica critica sociale e di genere.
SINOSSI Cosa ci faceva Yasmina, adolescente un po’ sfigata, in macchina con Salim e Majid? Si direbbe che approfittasse dell’assenza della sorella Rim per… insomma… lasciarsi andare. Peccato che tutto sia finito in un filmato che i due usano per minacciarla. Ma Yasmina si scopre coraggiosa e sfrontata e, quello che sembrava un possibile dramma, diviene per lei l’inizio di una nuova vita. Commedia anticonvenzionale sullo slut shaming presentata a Cannes 2018.
* menzione speciale *
FUCK THEM ALL di Maria Beatty (2017, Francia, 75′). Il racconto di una sessualità che supera ogni identità e categoria, che confonde e sposta un’idea del sesso normativa in una direzione di apertura e inclusione.
CUMPER di Rosario Gallardo (2018, Italia, 59′). Un film che annulla le differenze tra vita privata ed esperienza artistica. Lontano ma vicino alle produzioni indipendenti straniere si fa apprezzare per l’onestà delle spinte creative in cui l’aspetto estetico passa in secondo piano rispetto alle esigenze di sperimentare e sperimentarsi.
In partnership con Sky/Cielo verrà assegnato a un documentario lungo
* Premio alla distribuzione CIELO – THE BODY OF SEX (contratto triennale con il canale free-to-air Cielo per lo slot di programmazione The Body of Sex)
THE ARTIST & THE PERVERT di Beatrice Behn e René Gebhardt (2018, Germania/Stati Uniti/Austria, 96′)
MOTIVAZIONE Per il realismo e l’ironia con cui il documentario ci rivela che l’amore è libertà e un percorso di individuazione di sé, anche in contrasto con le proprie più profonde convinzioni sociali e politiche. I protagonisti Georg e Mollena hanno rotto con maturità le catene dei propri valori politicamente corretti su razza, genere e sfruttamento e hanno dato coscientemente forma al proprio amore. Lo slave collar che Mollena indossa rappresenta la vera libertà che entrambi hanno scelto di vivere. Chi è l’artista e chi è il perverso non conta.
SINOSSI George Friedrich Haas è un noto compositore austriaco, figlio di genitori nazisti. La sua compagna Mollena una kinky educator afroamericana. Nella vita di coppia lui è il dominatore e lei la schiava e musa, in un legame s&m che genera dubbi e incomprensioni nelle persone che li circondano… Amore, arte, perversione si legano a temi ancora tabù quali il concetto di razza e di dominazione nel documentario di chiusura dell’ultimo Pornfilmfestival Berlin.
* concorso corti *
La giuria del Concorso Cortometraggi composta da Séverine Petit (selezionatrice e produttrice), Slavina (artista e pornoattivista) e Lorenzo Rossi (critico), assegnano
* Premio miglior cortometraggio (premio in denaro: 300 €)
AFTER THE CONVERSATION di Renan Brandão (2017, Brasile, 20′)
MOTIVAZIONE Perché racconta e mette in scena la potenza trasformatrice del desiderio attraverso temi universali e primari come il sesso e la morte.
SINOSSI Elisa è un’insegnante universitaria il cui compagno è gravemente malato. L’arrivo di Michel, il nuovo vicino di casa, giovane e prestante, riaccende in lei il desiderio. E la voglia di vivere. Un melò struggente e intimo, in cui amare vuol dire rinascere.
* menzione speciale *
BOTANICA di Noël Loozen (2017, Paesi Bassi, 13′). Perché anche in un giardino dell’Eden contemporaneo, tempio del consumismo, l’amore vice su tutti i pregiudizi.
SIMBIOSIS CARNAL di Rocío Álvarez (2017, Belgio, 10′). Perché ci racconta attraverso una sinfonia di forme e colori la storia dell’eterosessualità proponendo una possibile liberazione da oppressioni, condizionamenti e moralismi.
* Premio miglior cortometraggio XXX (premio in denaro: 300 €)
FROSTBITE di Laura Rämö, Luna Kuu, Martin Jäger (2018, Finlandia, 18′)
MOTIVAZIONE Perché attraverso una rappresentazione ricca di simboli trasmette la freschezza e il calore di un sogno ecosessuale che diventa materia viva.
SINOSSI Conoscersi da lungo tempo eppure scoprire improvvisamente l’attrazione l’una per l’altra avvolte dal calore di una sauna. Che trasfigura tra i vapori e lascia spazio al bondage in questo episodio della serie XConfessions, il primo mai realizzato in Finlandia.
* menzione speciale *
LAMENTO DELLA NINFA di Matock (2018, Francia, 7′). Perché riesce a far diventare il Lamento della Ninfa di Monteverdi un canto gioioso e liberatorio, muovendosi sull’equilibrio fragile fra dolore e piacere.