Il Museo Nazionale del Cinema in occasione della Notte Europea dei Musei e della Giornata Internazionale dei Musei – ICOM presenta sabato 18 maggio alle ore 20.30 in Aula del Tempio l’anteprima del film “Autoritratto attraverso mio padre” (2019, 27’), conversazioni tra
Michelangelo Pistoletto, Alberto Fiz e Anna Zegna per la regia di Chiara Battistini e prodotto da Art
+ Vibes.
Il film, realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna, in occasione della mostra “Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero-Michelangelo Pistoletto”, in calendario fino al 13 ottobre 2019 a Biella e Trivero, è un documento essenziale per comprendere la formazione di uno dei più noti maestri internazionali che attraverso i Quadri specchianti ha creato una nuova relazione tra l’artista e la società, tra l’io e gli altri.
“Sono cresciuto con i quadri a olio di mio padre. L’arte è entrata attraverso i pori del mio naso, attraverso i miei occhi e anche attraverso la mia bocca in quanto mio padre dipingeva nature morte e poi mia madre cucinava gli alimenti che dipingeva. In fondo, dunque, mi cibavo anche delle sue nature morte”. Michelangelo Pistoletto
Saranno presenti:
Sergio Toffetti – Presidente Museo Nazionale del Cinema
Franco Ferraris – Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Michelangelo Pistoletto – Artista
Anna Zegna – Presidente Fondazione Zegna
Alberto Fiz – Critico d’arte e curatore della mostra “Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero-
Michelangelo Pistoletto”
Tra Cittadellarte e Casa Zegna, Michelangelo Pistoletto racconta, in conversazione con Alberto Fiz e Anna Zegna, il suo rapporto con il padre, Ettore Pistoletto Olivero rivelando aspetti inediti della sua formazione attraverso una narrazione avvincente, non priva di aneddoti e curiosità. Quello tra padre e figlio è un legame profondo che si rafforza nel tempo.
Michelangelo, figlio unico, è nato e cresciuto nello studio del padre pittore, tanto da assorbire non solo i colori e le forme, ma persino i sapori in un habitat dove sembra quasi che la dimensione del desco familiare e della rappresentazione siano associate. Ma dopo essere stato allievo del padre, all’inizio degli anni settanta, Michelangelo diventa il maestro di Ettore che grazie a lui modifica la sua pittura e la rende più attuale attraverso l’inserimento di elementi specchianti. Michelangelo, insomma, lascia la sua eredità al padre stravolgendo il meccanismo tradizionale di successione. Tra i due si crea una complicità in un rapporto duplice di costante presenza in base ad un’imprescindibile necessità di partecipazione e di comunicazione.
Il film evidenzia anche il ruolo fondamentale di Ermenegildo Zegna, mecenate di Ettore, a cui ha commissionato il ciclo di dieci dipinti sull’Arte della Lana commentati da Michelangelo che ne evidenzia l’attualità e la stretta relazione con l’attuale ciclo di produzione. Quando poi Ettore, all’inizio degli anni cinquanta, dipinge a Trivero le opere per la Panoramica Zegna, il progetto visionario voluto da Ermenegildo sulle Alpi biellesi, a fargli da autista era Michelangelo che realizza i suoi primi schizzi.
Il film prodotto in occasione della mostra Padre e Figlio proposta sino al 13 ottobre nelle tre sedi di Palazzo Gromo Losa, Casa Zegna e Cittadellarte, è un documento essenziale per comprendere la formazione di uno dei più noti maestri internazionali che attraverso i Quadri specchianti ha creato una nuova relazione tra l’artista e la società, tra l’io e gli altri.