Il Festival CinemAmbiente giunge alla 22a edizione, che si svolgerà a Torino dal 31 maggio al 5 giugno 2019.
Prima e più importante manifestazione di cinema ambientale in Italia, tra le maggiori a livello internazionale, il Festival rispecchia anche quest’anno, attraverso un cartellone estremamente ampio e articolato, la crescita e la costante espansione, quantitativa e qualitativa, della produzione mondiale di settore, che ormai di frequente travalica i confini specialistici per affrontare temi cruciali della contemporaneità e incontrare pubblici trasversali sempre più ampi.
Non solo semplice vetrina della più recente e selezionata filmografia green in arrivo da svariati Paesi e Continenti, il Festival rappresenta da sempre un osservatorio privilegiato per analizzare e approfondire – spesso anche anticipare – le urgenze e le tendenze che emergono via via nel dibattito ambientalista.
L’edizione 2019 non può quindi non dedicare spazio al fenomeno dirompente del nuovo attivismo giovanile che, negli ultimi mesi, ha richiamato con forza l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sull’ineludibilità dell’emergenza ambientale planetaria e sull’improcrastinabilità di misure in grado di contrastare concretamente i cambiamenti climatici.
L’“onda verde”, nata sulla scia delle battaglie della sedicenne Greta Thunberg e oggi convogliata nel movimento dei #FridaysForFuture, ha nel frattempo raggiunto anche il cinema. Il neomovimentismo ambientale, di cui il Festival aveva colto i fermenti fin dalla scorsa edizione (con il premio al film Aktivisti, incentrato sulla battaglia ambientalista di una militante appena quindicenne), ha attirato l’attenzione anche di registi e documentaristi, rendendo i Millennials e la generazione Z protagonisti di diversi titoli in cartellone.
Il Festival rende omaggio all’impegno dei giovanissimi che si battono, a livello locale e globale, per politiche di sviluppo in grado di preservare l’equilibrio del Pianeta, dedicando alla Green Generation la sua 22a edizione.
I 140 titoli in cartellone saranno suddivisi nelle quattro tradizionali sezioni competitive del Festival – Concorso documentari internazionali, Concorso documentari One Hour, Concorso documentari italiani, Concorso cortometraggi internazionali – cui si aggiungono le sezioni Panorama ed Eventi speciali, riservate ai film fuori concorso. Completano il cartellone le sezioni Ecoeventi, che comprende gli appuntamenti non cinematografici, ed Ecotalk, dedicata all’approfondimento di temi ambientali d’attualità. A queste si aggiunge la sezione autonoma di CinemAmbiente Junior, istituita dallo scorso anno e riservata alle Scuole (Primarie e Secondarie di I e II grado), all’interno della quale sono stati proposti un concorso per cortometraggi a tema ambientale e un ciclo di proiezioni e attività didattico-laboratoriali in corso dal 22 marzo.
L’edizione 2019 del Festival CinemAmbiente si apre con un titolo emblematico, The Human Element (ore 20.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria). Diretto dal regista Matthew Testa, il film inaugurale documenta la nuova impresa di James Balog, il pluripremiato fotografo statunitense che da oltre quarant’anni esplora con il suo lavoro il rapporto tra l’uomo e la natura. Dopo “Extreme Ice Survey”, l’eccezionale progetto fotografico (poi pubblicato dal National Geographic e raccontato nel film Chasing Ice) con cui, nella prima decade del 2000, attraverso più di un milione di scatti, ha mostrato il progressivo scioglimento dei ghiacciai in diverse parti del mondo, Balog ha intrapreso, nel 2016, un’ulteriore esplorazione degli effetti dell’antropizzazione. Presentato in anteprima nazionale, The Human Element, prodotto dallo stesso Balog – che sarà ospite del Festival e a cui va il Premio alla carriera “Movies Save the Planet” di quest’edizione – è la cronaca di un viaggio nelle zone degli Stati Uniti più colpite dalle emergenze climatiche e ambientali.
Tra i tanti ospiti, si segnalano Richard O’Barry, premio Oscar per il film The Cove, già addestratore pentito del delfino Flipper, oggi votato alla liberazione dei cetacei, il poeta svizzero Fabio Pusterla, cui quest’anno va il premio letterario “Le Ghiande di CinemAmbiente”, e il fotografo James Balog, di cui potremo ammirare una selezione di fotografie sui cambiamenti climatici esposta lungo la cancellata della Mole Antonelliana. È stata nostra intenzione proporre un Festival ricco di idee, innovativo, ma anche divertente, rivolto a famiglie, giovani, nonni preoccupati per il futuro delle prossime generazioni, cioè a tutti, perché l’ambiente e i suoi problemi sono di tutti e ritrovarsi a CinemAmbiente è già un passo verso il cambiamento.