DOVE VEDERLO A TORINO: Da giovedì 4 luglio al cinema Romano in lingua originale sottotitolata in italiano alle ore 16.30, 19.10 e 21.10.
Presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, esce il 4 luglio nelle sale L’ULTIMA ORA di Sébastien Marnier, tratto dal romanzo omonimo di Christophe Dufossé. Nel cast oltre ai veterani Laurent Lafitte (Elle) e Emmanuelle Bercot (Mon Roi – Il mio re), spicca la giovane Luàna Bajrami, applaudita a Cannes nel nuovo film di Céline Sciamma, Portrait de la jeune fille en feu.
Il film, un thriller psicologico di grande impatto, esplora il lato più oscuro dello spirito dei Fridays for Future in un crescendo di suspense e con un colpo di scena finale che lascia a bocca aperta.
La vicenda è ambientata in una scuola superiore, dove un professore si getta dalla finestra sotto gli occhi atterriti degli studenti. Il supplente chiamato a sostituirlo, Pierre, nota da subito qualcosa di strano nella sua classe: un gruppo di sei alunni, molto uniti e dotati di un’incredibile intelligenza precoce, ha un atteggiamento ostile verso chiunque e sembra stia preparando un piano misterioso. Pierre inizia a essere ossessionato da questi sei adolescenti, fino a venire risucchiato nel loro gioco sinistro…
“Ho letto il romanzo di Dufossé quindici anni fa – ha detto il regista – ed ero rimasto sopraffatto dal fascino delle situazioni che sapeva raccontare: un insegnante che si suicida davanti alla sua classe, l’atmosfera di sospetto che circonda gli studenti, un piano indecifrabile che un gruppo di adolescenti sta mettendo in atto… Avrei voluto che fosse il mio primo film, ma sono felice di averlo girato solo molti anni più tardi, quando la situazione politica e ambientale in tutto il mondo, e in Francia in particolare, si è fatta ancora più preoccupante. La realtà diventa sempre più difficile e lo stesso vale per la visione che i ragazzi protagonisti hanno del loro futuro. Credo che le nuove generazioni siano diventate più consapevoli del mondo in cui vivono e, come abbiamo capito mentre facevamo il casting del film a oltre 150 ragazzi, anche più pessimistiche“.
“Il tema centrale de L’ULTIMA ORA resta il fatto che gli adulti non sono quasi mai capaci di comprendere il mistero dell’adolescenza, malgrado siano stati tutti adolescenti a loro volta. So che i ragazzi sanno rendere inaccessibile il loro mondo, lo so anche perché io stesso ho vissuto esperienze molto dolorose a quell’età. Per rendere al meglio nel film questa incomunicabilità generazionale non ho fatto incontrare Laurent Lafitte con gli interpreti più giovani fino al primo giorno di riprese. Sapevo che questo avrebbe creato da entrambi i lati una mancanza di complicità e di fiducia, una tensione e un’elettricità naturali. Per contenere queste interazioni fuori dal set, Laurent si è addirittura rifiutato di pranzare con loro per due settimane!“