Eleonora Giovanardi: “Scopriamo insieme chi era Peggy Guggenheim”

AGGIORNAMENTO! Annullata per pioggia, la serata si svolgerà domenica 1 settembre

Venerdì 26 luglio alle 22 sul palco di Cinema a Palazzo una serata speciale dedicata a Peggy Guggenheim.

Oltre alla proiezione de “L’age d’or” e alla sonorizzazione live di film delle Avanguardie, è in programma “Una vita per l’arte”, performance live con i testi di Peggy Guggenheim interpretati dall’attrice Eleonora Giovanardi, che abbiamo intervistato.

Sarà l’occasione per approfondire un po’ di più un personaggio che sicuramente tutti conosciamo di nome, ma non per la sua vita. Non sappiamo nulla delle sue vicissitudini, specie quelle familiari, e lo spirito imprenditoriale con cui lei ha utilizzato una fortuna economica che già aveva riuscendo a sfruttarla al meglio, arrivando a incontrare tutti i principali artisti del suo tempo.
Da quello che si legge nella sua biografia mi sembra uno spirito molto libero!
Si tratta di un lavoro commissionato da Distretto Cinema, che organizza la rassegna, e i testi sono stati selezionati dal curatore Fulvio Paganin: per ora è prevista solo una replica, ma non si sa mai…“.

Il 2 ottobre l’attrice torna a Torino come ‘voce recitante’ durante la proiezione del capolavoro di Dreyer, “La Passione di Giovanna d’Arco“. Uno spettacolo “nato sempre da una suggestione di Fulvio Paganin e ora pronto a tornare in scena: il 2 ottobre sarò di nuovo a Torino, al cinema Massimo, per ripetere l’esperienza. È un lavoro molto diverso, su un’altra grande donna (in questo caso letta con gli occhi di Dreyer): in quell’occasione abbiamo lavorato molto bene insieme, io e Fulvio, e quindi ho colto al volo l’opportunità di replicare“.

Eleonora Giovanardi ha girato in città (in parte, prima che le polemiche per la lavorazione da parte di alcuni gruppi anarchici costrinsero la produzione a spostare il set da Torino) anche il film “Soledad“. “È stata una lavorazione con varie vicissitudini. Quella situazione ci ha coinvolto pienamente e in un certo senso ha fatto anche parte del girato e credo anche del prodotto finale: si è creata un’atmosfera molto particolare intorno al film, mi sono sentita coinvolta a 360°. Vivevamo un po’ dentro e un po’ fuori dalla finzione, vicini al contesto in cui i fatti avvennero, con tutte le polemiche… Ci siamo buttati a capofitto in quella realtà e resto convinta che fosse necessario fare quel film, troppo poche sono le persone che ancora oggi conoscono le vicende di Sole e Baleno“.

L’INTERVISTA COMPLETA