Crocevia di Sguardi 2019: il programma

Siamo giunti all’edizione numero 15 per la meritoria rassegna Crocevia di Sguardi, da sempre curata da Pietro Cingolani e Francesco Giai Via.

Nel 2018 si è confermata la forte diminuzione della mobilità verso l’Europa, già osservata nel 2017; sulle sponde europee sono infatti giunti attraverso il mare 50.000 migranti in meno. Nonostante questi dati, l’arrivo di nuovi migranti continua ad essere considerato, da molti stati nazionali, come la principale minaccia alla stabilità e alla sicurezza dei propri cittadini. L’Italia, nel panorama internazionale, si sta distinguendo per politiche particolarmente restrittive e per ricorrenti episodi di xenofobia, che segnalano una pericolosa involuzione sul piano culturale. Il nostro Paese, d’altra parte, porta con sé una ricca memoria collettiva di emigrazione. La memoria non è solo quella dei territori che accolgono i nuovi arrivati, ma è anche quella di cui i migranti sono portatori. Nonostante la resistenza delle istituzioni di fronte ai cambiamenti, le comunità locali sono in grado di produrre molteplici forme di resilienza. Sono cioè in grado di far fronte in maniera positiva agli eventi, restando sensibili alle opportunità positive che l’incontro con l’alterità offre, senza alienare la propria identità. Nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, queste comunità sono in grado di dare nuovo slancio e raggiungere mete importanti.

Memorie e resilienze” è il titolo di Crocevia di Sguardi numero 15, che avrà un focus particolare dedicato ai movimenti di solidarietà verso i migranti e all’operato delle ONG nel Mediterraneo.

Ad arricchire il programma il workshop del 22 ottobre con la regista Eleonora Mastropietro e l’incontro con il regista turco Can Candan, il 13 novembre.

Nei pomeriggi del 3, 17 e 31 ottobre, e del 7 novembre i temi dei documentari saranno ulteriormente approfonditi in seminari presso il Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino.

IL PROGRAMMA

Giovedì 3/10/2019 – 21:00 – Cineteatro Baretti

MIDNIGHT TRAVELER di Hassan Fazili, USA / Qatar / Canada / UK 2019, 89’
Nel 2015 una minaccia di morte da parte dei talebani ha costretto il regista afghano Hassan Fazili e sua moglie Fatima Hussaini, anch’essa regista, a fuggire. Insieme alle loro due figlie, Nargis di undici anni, e Zahra di sei anni, partono verso la lontana Europa, in cerca di sicurezza. La coppia, e le loro due figlie, usano i loro telefoni cellulari per filmare il loro viaggio, che dura diversi anni. Sulla rotta dei Balcani, durante lunghi e incerti soggiorni in vari campi profughi, traggono forza dal documentare la loro difficile situazione. Nonostante le avversità e le battute d’arresto, i genitori non perdono mai la loro umanità. Sopportano ogni sorta di difficoltà e sperano in un futuro migliore per le loro figlie che diventano sempre più indipendenti con il progredire del lungo viaggio.

Giovedì 10/10/2019 – 21:00 – Cineteatro Baretti

IUVENTA di Michele Cinque, Germania e Italia 2018, 86’
Gioventù che salva”. Questo è il significato di “Jugend Rettet”, ONG fondata a Berlino nel 2016 da un gruppo di ragazzi con un unico obiettivo: inoltrarsi in mare aperto a bordo della nave Iuventa per salvare chi fugge dall’Africa verso l’Europa. Il loro sogno non è così semplice da realizzare: nonostante la nobiltà del loro progetto, le utopie giovanili infatti devono fare i conti con una dura realtà e con politiche incapaci di attuare piani di aiuto concreto nel Mediterraneo.

Alla presenza del regista.

Giovedì 17/10/2019 – 21:00 – Cineteatro Baretti

THE BORDER FENCE di Nikolaus Geyrhalte, Austria 2018, 112’
Nel 2016 il confine tra l’Austria e l’Italia è diventato improvvisamente il luogo dove cambiare la politica europea sui rifugiati. Nella primavera del 2016 il governo austriaco ha adottato “misure di costruzione”, un eufemismo per indicare la costruzione di un nuovo muro lungo il confine. Il regista Geyrhalter ha condotto interviste dettagliate con agenti di polizia locale, escursionisti, agricoltori, esattori dei pedaggi e proprietari di bar. Qui, in questa piccola area di confine, viene documentata una vasta gamma di punti di vista, che vanno dalla xenofobia nascosta alla critica verso il governo populista. Nel suo ritratto dei locali e delle loro tradizioni, Geyrhalter allude anche all’assurdità del confine, raccontando una storia più ampia e urgente sullo stato dell’Europa.

Martedì 22/10/2019 – 16:00 – Il Piccolo Cinema

Workshop con Eleonora Mastropietro
Raccontare le migrazioni interne e il cambiamento dei paesaggi antropologici. Workshop con Eleonora Mastropietro

Martedì 22/10/2019 – 21:00 – Il Piccolo Cinema

STORIA DAL QUI di Eleonora Mastropietro, Italia 2018, 74’
Ascoli Satriano, Puglia. Un piccolo paese dell’entroterra. Un luogo del “qui non c’è niente”, come dicono tutti a Eleonora, arrivata dopo anni in paese da Milano, il luogo del “lì c’è tutto”, dove si sono trasferiti i suoi genitori negli anni ’60. Emigrata di seconda generazione. Separata da un “qui” che non ha mai conosciuto, ma che da sempre è stato nella sua testa in forma di racconti, di accenni e testimonianze. Scesa per dare un’immagine a parole non sue: a quelle della sua famiglia e a quelle di Adele, la bambina del paese conosciuta nell’unico viaggio a sud, fatto nell’infanzia con i genitori. Adele che per anni ha scritto lettere a cui Eleonora non ha mai risposto.

Giovedì 31/10/2019 – 21:00 – Cineteatro Baretti

TIME FOR ILHAN di Nora Shapiro, Usa 2018, 89’
Il documentario segue la nascente stella della politica Ilhan Omar, una orgogliosa madre somalo-americana e attivista di comunità, rifugiata, che indossa un hijab e che ha spodestato il candidato che è sulla scena politica da 43 anni. Oltre a lei, nella competizione, c’è anche un attivista somalo di sesso maschile che ha già sfidato nel 2014. Tutti e tre i candidati sono democratici e progressisti. Ilhan Omar è diventata la prima donna musulmana somala-americana a ricoprire un incarico pubblico negli Stati Uniti, a dispetto della retorica anti-musulmana che è stata preparata in vista della corsa presidenziale del 2016. La storia di Omar presenta una contro-narrativa al ritratto pervasivo e negativo degli immigrati e delle donne musulmane in America.

Giovedì 7/11/2019 – 21:00 – Il Piccolo Cinema

WHEN THE WAR COMES di Jan Gebert, Repubblica Ceca e Croazia 2018, 76’
Peter Švrček proviene da una famiglia borghese, ha appena terminato gli studi e ha una ragazza carina. Ma Peter è preoccupato. È preoccupato per il futuro della Slovacchia e l’arrivo degli immigrati. Se ci sarà una guerra, Peter vuole essere preparato per questo, così nel suo tempo libero conduce un gruppo paramilitare di dozzine di uomini. Nelle sessioni di allenamento del fine settimana indossano uniformi fasulle e usano armi finte, ma prendono molto seriamente la loro missione. Il gruppo fa discorsi nelle scuole superiori e collabora all’organizzazione di eventi folcloristici. Senza giudicare, il regista Jan Gebert osserva l’aumento di popolarità del gruppo. Il gruppo vuole persino entrare in politica per proteggere ciò che appartiene loro e mantenere la Slovacchia per gli slovacchi. E finché Peter ei suoi aiutanti non infrangeranno alcuna legge, il governo non interverrà.

Mercoledì 13/11/2019 – 21:00 – Cecchi Point

WALLS, MAUERN, DUVARLAR di Can Candan, Germania 2000, 83’
Can Candan, regista turco emigrato negli Stati Uniti, racconta un momento centrale nella storia della comunità turca in Germania. All’indomani della caduta del muro di Berlino, il 1991 vide l’esplosione di una diffusa violenza xenofoba. Il 1991 era anche il trentesimo anniversario dall’inizio della migrazione turca in Germania. In questo film i migranti parlano del loro passato, presente e di un possibile futuro, riflettendo su ciò che l’unificazione abbia significato per loro e su come la discriminazione stia condizionando il loro senso di appartenenza alla nuova Germania. Duvarlar-Mauern-Walls offre riflessioni molto attuali anche oggi, a trent’anni dalla caduta del Muro.

Alla presenza del regista.