“Grandi bugie tra amici” di Guillaume Canet

Nel 2010 Guillaume Canet, tra i più noti attori e registi di Francia, riunisce un gruppo di suoi amici e colleghi (tra cui la moglie, Marion Cotillard) per girare un film che fosse un bilancio di una generazione, una sorta de “Il Grande Freddo” versione transalpina, basata sul ritrovo annuale di un gruppo eterogeneo di uomini e donne che avveniva sempre nella casa di Max (François Cluzet) negli splendidi paesaggi di Cap Ferret. Nonostante uno di loro, Ludo (Jean Dujardin), sia vittima proprio alla vigilia della partenza di un gravissimo incidente stradale, decisero lo stesso di ritrovarsi al mare: lì le tensioni e i non detti, tra le coppie e il gruppo intero diverranno insopprimibili tensioni.

Nove anni dopo, a pochi giorni dai suoi 60 anni Max sta vivendo un periodo difficile della sua vita e si rifugia in quella stessa casa. Qui viene raggiunto a sorpresa dai suoi amici, con cui però – anche a seguito dei fatti raccontati nel primo film – ha interrotto completamente i rapporti da tre anni, oltre ad aver lasciato la moglie Vero (Valérie Bonneton). Da qui partono i giorni raccontati in “Grandi bugie tra amici” (il titolo originale del primo film – Les petits mouchoirs, fazzolettini, evocativo della grande orda di sentimenti messi in campo – è ora diventato l’ottimista Nous finirons ensemble).

Sono quasi tutti molto cambiati, non solo Max e Vero. Gli anni passati si vedono sui loro volti, non per forza in negativo (le donne sono migliorate, soprattutto Cotillard e Pascale Arbillot, che interpreta la ex-moglie di Vincent/Benoît Magimel, Isabelle). Le loro vite sono state stravolte (in negativo per alcuni, in positivo – con la nascita di una figlia ancora neonata – per l’attore oggi di successo Éric/Gilles Lellouche), i loro sogni si sono incattiviti (la Marie di Marion Cotillard è quasi irriconoscibile), i loro sentimenti rivelati (Vincent si porta dietro un nuovo compagno dopo i primi impulsi omosessuali palesati nel primo film). Solo Laurent Lafitte, che interpreta Antoine, è chiamato ad essere sempre uguale, il più immaturo e irrisolto, sempre capace di far danni o gaffe. A fine film qualcosa si sarà sistemato, qualche bugie sarà sciolta, molte cose rimarranno tali e quali.

Sempre tanta la musica che arricchisce la colonna sonora (Canet costruisce le sue sceneggiature immaginando già il canovaccio di celebri brani pop-rock poi utilizzati, e fa spesso girare le sue scene agli attori con quei brani negli auricolari, in modo che si muovano ‘a tempo’): anche in “Grandi bugie tra amici” mette insieme una compilation di successi che smuovono inevitabilmente le emozioni, anche in questo caso facili da generare e difficili da reprimere. Da “It’s All Over Now, Baby Blue” a “Daddy Cool”, da “Slave to Love” a “Girls Just Want to Have Fun”. E ancora, e ancora…

Il primo film fu un enorme successo in sala in Francia (oltre 5 milioni di spettatori, oltre la metà di quel numero dopo poche settimane per il secondo capitolo), meno in Italia (142.000 biglietti per un totale di circa 835.000 euro incassati). Ma chi ha amato quel racconto saprà farsi piacere questo suo proseguimento, che porta a quasi 5 ore il totale della narrazione e aggiorna le vite di un gruppo di amici che – anche nel suo essere a tratti fastidioso da sopportare – è forse più vero di tante patinate e studiate rappresentazioni.

Un’opera che è un nuovo bilancio (generazionale), forse non richiesto ma sicuramente necessario per Canet, che da anni ormai insiste sul tema. Anche il suo penultimo film da regista (“Rock’n’roll“) era un bilancio (personale e di famiglia): la storia (verosimile?) di Guillaume Canet e Marion Cotillard, coppia di attori sposati e con figli, in cui l’avanzare dell’età portava – a lui, in primis – problemi ad accettare se stessi e l’avanzare dell’età… La domanda è sempre quella, le risposte forse tardano ad arrivare (o non piacciono).

LA SCHEDA

Grandi bugie tra amici
Diretto da Guillaume Canet
Nazionalità: Francia
Anno: 2019
Durata: 135′
Genere: Drammatico
Cast: François Cluzet, Marion Cotillard, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte, Benoît Magimel

Sinossi. Preoccupato, Max si è rifugiato nella sua casa al mare per ritrovare la tranquillità. I suoi migliori amici, che non vede da tre anni, bussano a sorpresa alla sua porta il giorno del suo compleanno. La sorpresa è ben riuscita, meno l’accoglienza che Max riserva al gruppo… Ben presto Max precipiterà in un gioco di finzione e di falsa felicità che metterà la banda di fronte a delle situazioni a dir poco inattese. I bambini si sono fatti grandi, altri sono venuti al mondo e i genitori non hanno più le stesse priorità… le delusioni, gli incidenti della vita… quando tutti decidono di gettare la maschera, cosa resta allora dell’amicizia?