L’età d’oro del cinema hollywoodiano (ma anche di quello ‘di genere’ italiano), la follia della stagione hippy e la sua deriva violenta incarnata da Charles Manson, la forza dell’amicizia (tra uomini, con gli animali…) e la bellezza dei corpi, la musica leggendaria dei ’60 e l’invadenza crescente della televisione. Sono solo alcuni dei tantissimi ingredienti con cui Quentin Tarantino ha costruito il suo nono film (come ama definirlo), “C’era una volta… a Hollywood“.
Sono le vicende di Rick Dalton, un attore che si sente all’inizio del declino dopo una buona carriera in tv (Leonardo DiCaprio, splendidamente calato nel suo insicuro e decadente personaggio) e della sua controfigura storica, ormai amico (Brad Pitt, mai così convincente): si alternano tra set e feste, discorsi vari e progetti futuri. Passando il tempo, più che altro.
Sulle loro strade la “storia” procede: accanto alla villa di Cielo Drive di Dalton da poche settimane si è trasferito Roman Polanski con la moglie Sharon Tate, e in giro per Los Angeles sempre più spesso si possono incrociare le ragazze (belle e tentatrici) che vivono nella comunità ideata e gestita (per poi essere definitivamente deviata) da Charles Manson. A modo loro saranno testimoni (non passivi, sia chiaro) dei fatti che chiusero gli anni ’60 a L.A..
In circa tre ore di racconto Tarantino si diverte moltissimo a sfruttare l’occasione per omaggiare le sue passioni (cinefile e non solo): dalla scena – un po’ troppo insistita – di Sharon Tate che gira sognante per Hollywood, “scolaretta” ingenua affascinata dalla visione in sala di un film (vero) da lei interpretato ai B-movie italiani (inventati) che segnano una parentesi felice nella carriera discendente di Rick.
E ancora: tanta, tantissima musica d’epoca – sempre ben scelta, ma forse stavolta davvero troppa – e poi molti piedi femminili (un feticcio immancabile per “QT”), citazioni di film e una ricostruzione storica tanto curata quanto personale. I “tarantiniani” rischieranno l’overdose di riferimenti e omaggi, il pubblico “normale” troverà in un finale spiazzante e liberatorio il riscatto dopo una seconda ora di film un po’ ripetitiva.
“C’era una volta… a Hollywood” è grande cinema, girato con estrema competenza e impreziosito da un cast pressoché infinito di star e grandi nomi (solo alcuni: Al Pacino, Margot Robbie, Kurt Russell, Lena Dunham, Dakota Fanning, Bruce Dern, Emile Hirsch, Margaret Qualley, Michael Madsen…), ma i capolavori sono altrove.
LA SCHEDA
C’era una volta… a Hollywood
Diretto da Quentin Tarantino
Nazionalità: USA
Anno: 2019
Durata: 161′
Genere: Drammatico
Cast: Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Emile Hirsch, Al Pacino, Margaret Qualley
Sinossi. Ambientato nella Los Angeles del 1969 in cui tutto sta cambiando, l’attore televisivo Rick Dalton e la sua storica controfigura Cliff Booth cercano di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più.