Al Museo del Cinema la mostra “I 1000 volti di Lombroso”

Dal 25 settembre 2019 al 6 gennaio 2020 il Museo Nazionale del Cinema, nell’ambito della mostra #FacceEmozioni, ospita al piano dedicato all’Archeologia del cinema “I 1000 volti di Lombroso”, un’esposizione che presenta per la prima volta al pubblico una selezione di fotografie appartenenti al fondo fotografico dell’Archivio del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino, in parte restaurate per l’occasione.

Presente all’inaugurazione l’ormai ex-presidente del Museo del Cinema Sergio Toffetti: “Avrei dovuto presentare l’evento in qualità di presidente, e invece come sapete ormai sono un past-president. Tutti i cinéphiles sono un po’ lombrosofili… Mi viene in mente, ad esempio, quel bel lavoro fatto da Yervant Gianikian del 1976 basato sui materiali dell’archivio di Lombroso, sarebbe interessante rivederlo oggi“.

Il percorso della mostra presenta circa 300 immagini che dialogano con oggetti e documenti seguendo la cronologia delle ricerche di Lombroso: iniziando con gli studi sui malati psichiatrici e sul genio, passando poi per la sua teoria sull’atavismo (secondo la quale alcuni individui presentano i caratteri regressivi tipici dell’uomo primitivo), per le ricerche sul brigantaggio e sul delitto politico, si arriverà al tema della criminologia in rapporto al razzismo con un focus specifico sulla donna delinquente. Il percorso espositivo terminerà con un’ampia panoramica di immagini legate all’identificazione del criminale ovvero alla fotografia segnaletica e alla nascita della Polizia scientifica.

La figura di Cesare Lombroso è anche al centro di un lungometraggio di cui abbiamo scritto sull’Agenda, in corso di realizzazione con capitali statunitensi (ma girato a Torino e in Piemonte) diretto da Stefano Milla.

La mostra è a cura di Cristina Cilli, conservatrice e responsabile dell’Archivio del Museo, Nicoletta Leonardi, storica dell’arte e docente presso l’Accademia Albertina di Torino, Silvano Montaldo, direttore scientifico del Museo e docente presso l’Università degli studi di Torino, Nadia Pugliese, borsista di ricerca presso l’Archivio del Museo.