“Alguma coisa assim” di Esmir Filho e Mariana Bastos

San Paolo del Brasile, 2006. Due amici, Mari e Caio (Caroline Abras e André Antunes, ai tempi esordienti), vanno in discoteca con una missione: lei aiuterà lui a trovare un ragazzo con cui finalmente avere un primo approccio sessuale, un bacio con un altro maschio per rendere “effettiva” la sua omosessualità. La serata funziona, ma tornando a casa i due si confrontano, Caio non è del tutto felice di quanto vissuto, Mari si rende conto definitivamente che per lei quell’amico è qualcosa di più… Si addormentano nello stesso letto, affidando ai sogni (su quelli di lei ci sono pochi dubbi) il futuro delle loro vite (questa è la trama di “Alguma coisa assim“, cortometraggio premiato alla 45^ Settimana della critica del Festival di Cannes del 2006).

Sette anni dopo i due amici sono ancora insieme: questa volta per il matrimonio di Caio, che corona la sua importante storia d’amore con le nozze (gay). Mari è contenta per il suo amico, ma inevitabilmente infelice per quella storia d’amore possibile ma che alla fine è stata solo sognata (questa è la trama di “Sete anos depois“, corto del 2013, sempre interpretato dagli stessi attori e sempre diretto da Esmir Filho e Mariana Bastos).

A Berlino nel 2016 la storia riparte, dal nuovo incontro di Caio e Mari. “Alguma coisa assim” versione lungometraggio affida sempre a Caroline Abras e André Antunes i due iconici ruoli (lei è diventata attrice negli anni, lui si “concede” alla macchina da presa solo per questa parte). Proprio nella città tedesca ricomincia il tutto: lei vive da tempo a Berlino, lui la raggiunge per approfondire i suoi studi sulla fertilità con alcuni esperti locali. Quel ragazzo insicuro e timido, diventato poi sposo è oggi un barbuto studioso pronto a rivedere la sua amica, che affronta sempre la vita con apparente spensieratezza ma sul cui volto la malinconia si palesa più di quanto lei desideri.

Dieci anni di vita sono passati, molte cose sono successe: una delle trovate più interessanti e riuscite di Filho e Bastos è sicuramente l’utilizzo dei materiali precedenti, che vengono inseriti integralmente nel lungo ma montati creando alternanza tra i tre piani temporali, mostrando le diverse fasi del rapporto tra i due ragazzi, il loro legame così forte ma anche così fragile, i corsi e ricorsi della vita che li hanno portati fino al loro oggi.

Un progetto che ricorda in parte la trilogia “dell’alba” di Richard Linklater (anche nell’essere stato pensato “in corso d’opera” e non a tavolino) e che di quell’idea di cinema riprende la voglia di mostrare il flusso della vita, le tante parole e i tanti silenzi che caratterizzano la vita, il non detto che avvicina e quello che, inesorabilmente, allontana. Insomma, come dice il titolo del progetto, alguma coisa assim (che tradotto vorrebbe dire: “Qualcosa del genere”).

LA SCHEDA

Alguma coisa assim
Diretto da Esmir Filho e Mariana Bastos
Nazionalità: Brasile
Anno: 2017
Durata: 80’
Genere: Drammatico
Cast: Caroline Abras, André Antunes, Clemens Schick, Juliane Elting

Sinossi. Il film racconta la storia di Caio e Mari, due giovani adulti la cui relazione va oltre qualsiasi definizione. La trama attraversa un periodo di 10 anni, in diversi momenti in cui i loro desideri divergono e la loro relazione è messa a dura prova. Una riflessione sulla sessualità, sulle etichette e su come il tempo segni e trasformi gli incontri.