Il restauro de “Il ladro di bambini” al Torino Film Festival 37

La versione restaurata de “Il ladro di bambini” di Gianni Amelio verrà presentata in anteprima durante il prossimo Torino Film Festival. Gianni Amelio sarà a Torino nei giorni del festival (22-30 novembre 2019) per presentare il restauro del film.

Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival, dichiara: ”Il ladro di bambini, oltre a essere uno dei film più popolari e amati di Gianni Amelio, si colloca a un crocicchio ideale, tra gli anni tormentati di Colpire al cuore e Porte aperte e i grandi affreschi che riflettono sulla nostra Storia e la nostra cultura (anche contemporanee), Lamerica e Così ridevano. Il ladro di bambini è un raro “road movie” italiano, da nord a sud tra disastri e speranze, attraverso gli occhi di tre “ragazzi” di età diverse, a volte occhi ancora “vergini”, a volte occhi penosamente consapevoli. È del 1992, anno di tangentopoli: è un film libero, in cui si respira aria. E l’aria che ogni tanto allevia il dolore nei film dell’autore è un prezioso regalo ai suoi personaggi e al suo pubblico, Il pubblico del Torino Film Festival sarà felice di accogliere uno dei suoi precedenti direttori”.

IL LADRO DI BAMBINI di GIANNI AMELIO (Italia, 1992, 114’- a colori) con Enrico Lo Verso, Valentina Scalici, Giuseppe Ieracitano, Renato Carpentieri. Film vincitore del Grand Prix speciale della Giuria e del Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Cannes; di 5 David di Donatello; di 3 Nastri d’Argento.
Restauro in 4K realizzato da Minerva Pictures e Rai Cinema, in collaborazione con Red Post e con il sostegno del MIBAC.

Sinossi: Un giovane carabiniere ha l’incarico di condurre la piccola Rosetta e il su fratellino, Luciano, in un orfanotrofio. Durante il viaggio da Milano alla Sicilia si sviluppa un intenso rapporto tra il carabiniere e i due bambini. L’uomo, colpito dalla loro storia e sempre più affezionato ai ragazzi, si lascia coinvolgere a tal punto da rischiare di doversi difendere dall’accusa di sequestro di persona. Giunti infine a Gela, vicino all’istituto, i tre dormono in macchina. All’alba, si guardano in silenzio.