Il “Paradiso” a Torino: Cate Blanchett per Kieslowski

Nel maggio 2000 il regista tedesco Tom Tykwer (quello di “Lola corre” e poco altro) gira un film su sceneggiatura di Krzysztof Kieslowski, “Heaven“. Lo interpretano Cate Blanchett e Giovanni Ribisi, tra i set anche molta Torino, ufficialmente dichiarata come luogo di svolgimento della prima parte della storia.

Il film aprirà nel 2002 il festival di Berlino, e anche se la sua qualità assoluta non è delle migliori, è un piacere ricordare la presenza in città dell’attrice australiana.

Queste le location cittadine dichiarate: A Torino, tra i portici di Via Roma, una donna scende da un bus per poi dirigersi verso un edificio moderno (si tratta del Centro Direzionale di Napoli, all’interno del quale farà esplodere un ordigno). Arrestata, Philippa viene detenuta e interrogata a Palazzo Carignano (siamo nuovamente a Torino) e in Piazza Carignano si trova anche la farmacia dove Filippo acquista un diuretico. I due scapperanno assieme nascondendosi dentro un furgone di consegne, dal quale usciranno – si intuisce – in Piazza Carlo Felice

Spiega La Stampa di quei giorni (su TorinoSette del 14 luglio 2000): “La troupe è venerdì 14 a Porta Nuova e lunedì 17 in via Roma. Le riprese torinesi proseguono sino al 31 luglio”. Una settimana dopo, lo stesso giornale riportava (vedi a lato) la notizia di una festa per il film organizzata al Borgo Medievale.

Sulle pagine del sito della Film Commission Torino Piemonte (ai tempi appena costituita), così parlava il regista: “Per me era chiaro che Heaven dovesse essere girato in Italia. I riferimenti teologici e trascendentali presenti nel film non avrebbero potuto trovare location migliore dell’Italia, specialmente una città geometrica come Torino. E per di più Torino è sempre stato un riferimento per il mondo dell’occulto e delle sette. Cercavo un luogo che contrastasse con il potere lirico della campagna toscana, e che avesse una componente estremamente melanconica: a Torino, dove inizia il film, dominano l’oscurità e la negatività. […] Ma Torino è anche una città molto bella, incredibilmente interessante e architettonicamente importante, che credo sia sottorappresentata nel cinema. […] È una città industriale, ma ha una storia secolare: nonostante la modernizzazione, l’atmosfera dei secoli passati è dappertutto. La cosa più interessante, per me, rispetto a Torino, è stata la scoperta della sua severità geometrica, che ho scoperto quando abbiamo sorvolato la città in elicottero. Sarebbe stato quasi possibile mettere una griglia di ferro sopra la città, per imprigionare i protagonisti del film, che oltre a scappare dalla prigione devono anche scappare dalla città, che a causa della sua struttura non sembra volerli lasciar andar via“.


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Ricordi e memorie dalla storia del cinema a Torino, in attesa di tornare a vivere in prima persona gli eventi cittadini… Suggerimenti e consigli sono ben accetti: agendacinematorino@gmail.com