“L’anno che verrà” di Mehdi Idir e Grand Corps Malade

La vita scolastica è una realtà difficile da analizzare e raccontare, dipende da troppi fattori (annate, tipi di scuola, luoghi in cui si trovano…) e da quale punto di vista si vuole prendere in considerazione (studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, famiglie).

L’anno che verrà” di Mehdi Idir e Grand Corps Malade (il cui titolo originale è proprio “La vie scolaire”) identifica il “dove” in una scuola di una zona difficile della Francia (Saint-Denis, periferia di Parigi), ma prova anche a non perdere lo sguardo di nessuna “categoria” di protagonisti. Un racconto corale ampio che ha però due visioni privilegiate: quella della neo-arrivata, la “dirigente scolastica” (figura poco sviluppata, se esistente, nella scuola italiana) Samia Zibra (Zita Hanrot), giovane bella e piena di buona volontà, e il classico studente “promettente” ma problematico, Yanis (Liam Pierron).

Un anno scolastico come tanti, con i professori più e meno convinti del proprio ruolo, classi divise per possibilità future (la scelta di inserire i casi meno brillanti in un’unica aula non è molto apprezzata dagli stessi ragazzi), dirigenti che provano a mediare tra le parti, giovani che cercano di trovare la propria strada (ma il mondo là fuori non aiuta), genitori per lo più ignari di quanto avviene tra le mura scolastiche (e comunque sempre impotenti).

Le sorprese e gli sviluppi inattesi non ci sono, ne “L’anno che verrà“: segno incontrovertibile che quanto viene raccontato è aderente a una realtà scolastica che tutti gli spettatori conoscono – più, o meno – per averla vissuta direttamente. Una narrazione sempre credibile e decisamente ritmata, in cui le risate (tante) si alternano con naturalezza ai momenti più introspettivi.

Un film girato con grande perizia e consapevolezza, come nella scena dal montaggio alternato tra le due feste (dei docenti e degli alunni). Non funziona a dovere la volontà di inserire momenti “fuori” dei lavoratori della scuola (meglio quando al centro ci sono gli studenti), e anche il finale non è all’altezza di un film capace di coinvolgere e di mostrare le difficoltà ma anche la bellezza della “vita scolastica”.

Dopo mesi di lockdown in cui troppo semplicemente spesso la si è pensata sostituibile in toto con la sua versione “virtuale”, si tratta di un messaggio per nulla banale o trascurabile.

LA SCHEDA

Diretto da Mehdi Idir e Grand Corps Malade
Nazionalità: Francia
Anno: 2019
Durata: 111′
Genere: Commedia
Cast: Zita Hanrot, Liam Pierron, Soufiane Guerrab, Moussa Mansaly, Alban Ivanov

Sinossi.È la storia di Samia (Zita Hanrot), una giovane che si trasferisce da un paesino naturalistico di Ardèche nel difficilissimo college di Saint-Denis. La ragazza deve fare i conti con diversi problemi che le si presentano davanti, come la ferrea disciplina. Nonostante ciò, Samia, colpita dalla vitalità degli studenti, si adatta facilmente nell’habitat scolastico, legando in particolare con Yanis (Liam Pierron), giovane vivace e intelligente. Anche il ragazzo, come lei, condivide una delicata situazione personale, ma si nasconde dietro un carattere insolente. Samia, percependo sin da subito il potenziale del suo amico, cercherà con tutte le sue forze di fargli capire quanto vale.