“Rifkin’s festival” di Woody Allen

Testamento, dicono molti critici. Ultimo film, aggiungono altri. Bastano queste due asserzioni per spingere uno spettatore a vedere e apprezzare “Rifkin’s festival“, ennesimo lavoro firmato Woody Allen?

Chi lo ama (e lo segue), aggiungerà la visione senza porsi il quesito, chi invece apprezza l’Allen migliore ma salta senza problemi i “capitoli minori” potrà agevolmente evitare di recarsi in sala in questa occasione.

Ma sarebbe un peccato, per molti motivi: perché Allen in questo film trova modo di omaggiare tutti i suoi artisti del cuore, i registi e i titoli che lo hanno ispirato e ai quali paragona sempre i suoi (arrivando inevitabilmente a dichiarare in ogni intervista che non ha mai girato un capolavoro, al loro confronto…): da Fellini a Truffaut, Bergman e Bunuel, ce n’è abbastanza per appagare il palato di ogni cinefilo.

Non solo: l’ambientazione al festival di San Sebastian è stuzzicante, e se il plot narrativo è poco rilevante alcune frecciate al mondo del cinema e della critica sono da ricordare.

E poi il cast, con Gina Gershon ed Elena Anaya a farsi notare, un Louis Garrel autoironico e un caratterista come Wallace Shawn finalmente eletto a protagonista principale. Classe 1943, un “fisico del ruolo” poco canonico, è attore di cinema e teatro, oltre che doppiatore, e la lista di film in cui ha recitato è decisamente lunga: se i grandi nomi di Hollywood oggi evitano Allen per non rischiare di essere coinvolti nelle polemiche morali che lo inseguono sempre (non staremo qui a riaprire il capitolo), ben vengano gli interpreti di talento che il cinema ha sempre un po’ snobbato e che hanno accettato di affiancare il regista di New York in questo (ultimo?) film di una carriera eccezionale, un progetto che Woody ha voluto regalare al suo pubblico e – ancor prima, questa volta – a se stesso. Buone visioni.

LA SCHEDA

Diretto da Woody Allen
Nazionalità: USA
Anno: 2020
Durata: 92′
Genere: Commedia
Cast: Wallace Shawn, Elena Anaya, Louis Garrel, Gina Gershon, Sergi López e Christoph Waltz

Sinossi.Mort Rifkin (Wallace Shawn) è un ex professore e un fanatico di cinema sposato con Sue (Gina Gershon), addetta stampa di cinema. Il loro viaggio al Festival del cinema di San Sebastian, in Spagna, è turbato dal sospetto che il rapporto di Sue con il giovane regista suo cliente, Philippe (Louis Garrel), oltrepassi la sfera professionale. Il viaggio è però per Mort anche un’occasione per superare il blocco che gli impedisce di scrivere il suo primo romanzo e per riflettere profondamente. Osservando la propria vita attraverso il prisma dei grandi capolavori cinematografici a cui è legato, Mort scopre una rinnovata speranza per il futuro. Con il suo consueto surreale umorismo, Woody Allen mescola situazioni al limite dell’assurdo con storie dall’intreccio romantico a tratti amare.