Settimana con quattro film al cineteatro Baretti

Settimana ricca al cineteatro Baretti.

PORTOFRANCO – Sabato 2 aprile, ore 18 – LA SCELTA DI ANNE, un film di Audrey Diwan

Francia, 1963. Anne ama la letteratura e ha deciso di farne un mestiere, fuggendo un destino proletario. Sui banchi è brillante, sulla pista da ballo altrettanto. Tra una birra e un twist, dribbla gli uomini che la desiderano come in un romanzo rosa. Ma Anne preferisce la letteratura alta e affonda gli occhi blu tra le pagine di Sartre e di Camus. In un ambiente e in un Paese che condanna il suo desiderio e guarda con diffidenza alla sua differenza, Anne scopre un giorno di essere incinta e privata della libertà di decidere del proprio corpo e del proprio futuro. Intanto conta le settimane e cerca disperatamente di trovare una soluzione. Biglietti: intero 5€, ridotto 4€

CINEMA – Sabato 2 aprile, ore 21/Domenica 2 aprile, ore 18 + ore 21 v.o.s. – UN EROE, un film di Asghar Farhadi

Il nuovo film del regista Asghar Farhadi, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2021. Rahim è in prigione a causa di un debito che non è riuscito a ripagare. Approfittando di un permesso di due giorni, cerca di convincere il suo creditore a ritirare la denuncia per una parte della somma dovuta. Ma le cose non vanno secondo i piani… Biglietti: intero 5€, ridotto 4€

DIETRO LO SCHERMO – Lunedì 4 aprile, ore 21.15 – CORPO E ANIMA, un film di Ildikò Enyedi

Secondo appuntamento della rassegna che realizziamo in collaborazione con l’IPP, Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica di Torino. Tutti i film verranno presentati dal dott. Claudio Grasso, dai docenti e dalle specializzande-i della Scuola dell’IPP perché l’obiettivo di questa rassegna è proprio quello di far emergere i collegamenti tra cinema e psicoanalisi. Non si intende quindi curare nessuno ma far provare emozioni, piangere o ridere, liberandoci dalle preoccupazioni e aiutandoci a vivere meglio. Endre, direttore amministrativo di un mattatoio industriale, è sospettoso nei confronti di Mária, nuova responsabile del controllo qualità inviata dalle autorità. Endre pensa che Mária sia eccessivamente formale e troppo concentrata su sé stessa. E trova anche che sia troppo severa nel valutare la qualità delle carni. Semplicemente, Mária applica sul lavoro lo stesso ordine che utilizza nella gestione della sua vita. Nel corso di colloqui di routine, una psicologa scopre che Mária ed Endre condividono lo stesso ricorrente sogno. Introversi, non sanno che cosa significhi e si sentono a disagio. Il giorno successivo verificano un’altra volta: hanno fatto ancora lo stesso identico sogno. Diventa così chiaro che Mária ed Endre si incontrano ogni notte in un territorio comune: una foresta innevata, calma, dove sono due leggiadri cervi che si amano. Esitando, Mária ed Endre accettano quella strana coincidenza. Non possono ignorare l’intimità che li lega così facilmente nei loro sogni. Per due persone in apparenza del tutto estranee all’amore non è semplice ricreare nell’ampia luce del giorno la relazione armoniosa delle loro notti solitarie… Biglietti: intero 5€, ridotto 4€ 

PORTOFRANCO – Martedì 5 aprile, ore 21/Sabato 2 aprile, ore 18 – Opening Act, pillole di teatro al cinema – FUGA DA SARAJEVO + QUO VADIS, AIDA? un film di Jasmila Žbanić

In occasione del trentennale dell’inizio della guerra in Bosnia-Erzegovina, presentazione con un estratto dello spettacolo “Fuga da Sarajevo”, di Monica Luccisano, a cura di Tékhné, Progetto Zoran, Liberi Pensatori Paul Valery, Doppeltraum Teatro, Onda Larsen, BrutmaBun. Secondo appuntamento di Opening Act, la minirassegna che vede le due anime del Baretti, teatro e cinema, fondersi in un’unica serata. Il cast di “Fuga da Sarajevo” presenta con un breve estratto lo spettacolo che vedrà poi la luce in forma completa in autunno. Sette artiste di sei associazioni culturali diverse hanno deciso di produrre lo spettacolo, nel trentennale dell’inizio di quella guerra, e in un corto circuito di quelli a cui dolorosamente la realtà ci sottopone, questo avviene nel tempo di guerra che stiamo oggi vivendo. Scritto e diretto da Monica Luccisano, “Fuga da Sarajevo” nasce da una storia vera. In una lunga intervista, l’attrice bosniaca Irina Dobnik raccontava la sua resilienza nel primo anno di assedio, quando poco più che ventenne, era una giovane attrice del Kamerni. E in quel teatro avvenne qualcosa di straordinario. Mentre la città vive il suo primo anno d’assedio (1992-93), il Kamerni Teatar intraprende la propria “resistenza culturale alla barbarie”. Spettacoli, concerti, prove aperte, a testimonianza della voglia di vita e di teatro dei suoi artisti e dei cittadini che percorrevano le strade sotto il tiro dei cecchini e sotto le granate. Tra gli artisti c’è Irina Dobnik insieme alla sua compagnia teatrale formata da sei attrici, alle prese con “Aspettando Godot”.

La serata prosegue con la proiezione del film QUO VADIS, AIDA? di Jasmila Žbanić (2021). Luglio 1995. Aida, bosniaca, insegna inglese e lavora come interprete in una base ONU nei giorni caldi che precedono l’occupazione di Srebrenica da parte dell’esercito serbo. Ma il sistema di protezione internazionale, gestito dalle gerarchie militari olandesi, si rivela sempre più fragile e inadeguato di fronte all’avanzata delle truppe di Mladic. La situazione dei rifugiati si fa sempre più drammatica e Aida si trova stretta tra due fuochi, in un disperato tentativo di salvare la propria famiglia e i propri concittadini da un grave pericolo. Biglietti:  Intero 7€ / Ridotto 5€