La giornata al Festival Cinemambiente si apre in mattinata con la masterclass di Werner Boote (ore 10.30, Circolo dei lettori), rivolta ad appassionati e professionisti. Amico di lunga data di CinemAmbiente, dove quest’anno è presente anche in veste di giurato, autore poliedrico, il regista viennese nella sua formazione ed esperienza professionale ha attraversato diversi ambiti, dal teatro alla sociologia, dalla musica al cinema di finzione, fino al documentario, con cui ha raggiunto la notorietà internazionale grazie ai suoi film legati alle tematiche ambientali più urgenti e dibattute nella nostra contemporaneità. Al suo genere di eccellenza sarà dedicata la masterclass, in cui verranno affrontati molteplici temi: dalla crescita professionale del regista, allo sviluppo di uno stile personale, dalle tattiche strategiche da adottare durante la realizzazione di documentari fino alle tecniche per renderli più emozionanti.
Nel pomeriggio un appuntamento speciale, fuoriprogramma, per tutti gli appassionati di corsa amici dell’ambiente, curiosi di sperimentare in compagnia il plogging, la nuova attività sportiva nata in Svezia qualche anno fa che consiste nel raccogliere i rifiuti trovati lungo il percorso mentre si fa jogging. Il ritrovo è alle ore 17 davanti al Cinema Massimo. Ai partecipanti, che devono presentarsi in tenuta da corsa, verranno forniti guanti e
sacchi della spazzatura. A capitanare l’ecospedizione, con destinazione i Giardini Reali e ritorno davanti al Cinema dopo circa un’ora – in tempo per la prima proiezione pomeridiana del Festival – sarà Roberto Cavallo, massimo promotore italiano del plogging e protagonista del film The Peacerunner (ore 18.00, Cinema Massimo – Sala
Soldati). Diretto da Diego Zicchetti, il documentario racconta la storia di Roberto Cavallo e quella del suo progetto Keep Clean and Run+, l’ecotrail percorso ogni anno da ecoatleti che si impegnano a ripulire i territori attraversati: un’iniziativa grazie alla quale dal 2015 nel nostro Paese sono state coinvolte attivamente 15.000 persone e raccolte quasi 250 tonnellate di rifiuti. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista, il protagonista del film Roberto Cavallo e Roccandrea Iascone, responsabile Area comunicazione del Consorzio Ricrea.
Sempre nel pomeriggio, per la sezione non competitiva Panorama viene proposto il documentario canadese Coral Ghosts (ore 18, Cinema Massimo – Sala Cabiria). Diretto da Andrew Nisker, il film è il ritratto del biologo marino Tom Goreau, dominato nella sua vita da due grandi passioni: la prima, ereditata dal padre, per la fotografia naturalistica, la seconda per lo studio e la difesa delle barriere coralline: un ecosistema tra i più antichi del Pianeta, che negli ultimi cinquant’anni ha subito un collasso epocale per gli effetti dell’antropizzazione. La proiezione sarà seguita da un incontro online con il regista e il protagonista del film Tom Goreau.
In serata, Vandana Shiva, special guest di quest’edizione del Festival, sarà protagonista del dibattito “La terra contro la guerra” (ore 20, Cinema Massimo – Sala Cabiria) a cui l’ambientalista e attivista indiana interverrà con Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele, di Libera e di Casacomune, e Lucio Cavazzoni, già fondatore di Alce Nero e ora presidente di Good Land. A partire dalle parole pronunciate nello scorso aprile dalla stessa Vandana Shiva in occasione della Giornata mondiale della Terra, l’incontro approfondirà l’incompatibilità tra la necessità urgente di “prendersi cura della terra” – quale fonte del diritto umano e delle altre specie alla vita e al sostentamento – e la
devastazione e distruzione del suolo e della natura provocata dai conflitti. Al termine dell’incontro, Vandana Shiva riceverà il premio “Dalla Terra alla Terra”, promosso da Biorepack e attribuito alla teorica più nota dell’ecologia sociale a riconoscimento del suo costante impegno personale e professionale nell’affrontare i problemi legati al suolo e nel proporre soluzioni utili per la salute, la sicurezza alimentare e la biodiversità.
Ancora in serata, il cartellone propone un film della sezione Made in Italy, Il seme del futuro (ore 20.00, Cinema Massimo – Sala Soldati), con cui la regista Francesca Frigo segue l’attività di Giorgio Vacchiano, esperto di gestione forestale. Presa una pausa dall’insegnamento all’Università, il protagonista torna nei boschi della sua infanzia, in
Valle d’Aosta, tra quelle foreste alpine in cui sono particolarmente manifesti gli effetti dei cambiamenti climatici e in cui si avverte più forte la necessità di elaborare strategie in grado di preservare un habitat essenziale per la nostra sopravvivenza sul Pianeta. La proiezione sarà seguita da un incontro con la regista e con il protagonista del film
Giorgio Vacchiano.
Le proiezioni proseguono in serata con un titolo del Concorso documentari, Geographies of Solitude (ore 21.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria). Girato dalla canadese Jacquelyn Mills in 16mm, con innovative tecniche eco-friendly di ripresa e registrazione del suono, il film è un’immersione nel ricco ecosistema di Sable Island. A guidare il viaggio tra animali e paesaggi del piccolo paradiso sperduto è l’unica residente stabile, la naturalista Zoe Lucas, che da quarant’anni vive nel remoto lembo di terra al largo della Nuova Scozia tentando di preservarne il delicato equilibrio. La proiezione sarà seguita da un incontro online con la regista.
Chiude la giornata di proiezioni un film della sezione non competitiva Made in Italy, Chemical Bros. (ore 22.00, Cinema Massimo – Sala Soldati), di Massimiliano Mazzotta, indagine sull’industria del fluoro che parte dalle miniere di Silius e si spinge lontano. Dalla Sardegna, passando per il Veneto e arrivando fino al Peak District National Park del Derbyshire, in Gran Bretagna, il film mostra le terribili conseguenze e i danni irreversibili
che l’estrazione di fluorite, la produzione e l’utilizzo del fluoro a livello industriale nel passato hanno causato all’ambiente e alla salute di persone ignare. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.