La giornata al Festival Cinemambiente si apre in mattinata con il panel “Donne e crisi climatica” (dalle ore 9.30 alle 13.30, Fabbrica delle “E”), organizzato dal Festival con Casacomune, Scuola e Azioni. Dopo il saluto della vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro e del direttore del Festival CinemAmbiente Gaetano Capizzi, interverranno al dibattito la teorica dell’ecologia sociale Vandana Shiva, ospite speciale di quest’edizione del Festival, Anna Brambilla, dell’ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Suzanne Mbije Diku, presidente dell’Associazione Redani, Eleonora Evi, parlamentare dei Verdi Europei, Isabella Pratesi, direttrice Conservazione del WWF Italia, Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele, di Libera e di Casacomune, Maria Chiara
Giorda, storica delle religioni, e Cinzia Scaffidi, giornalista. La giornata propone una riflessione ampia su alcune trasformazioni che cominciano a intravedersi nel mondo della politica e che tentano oggi di mettere in evidenza la figura femminile e il suo ruolo.
Le donne, nei Paesi in cui sono responsabili degli approvvigionamenti familiari o delle colture, risultano le più esposte agli effetti dei cambiamenti climatici, ma altrove riescono ad essere motore di cambiamento. Nel settore dell’industria e dell’agricoltura, il mondo femminile offre esempi virtuosi di trasformazione di aziende inquinanti o di attenzione a modelli di produzione sostenibile che lo pongono oggi al centro dei nuovi processi di conversione ecologica, intesa come presa di coscienza individuale tradotta in pratiche rispettose del comune bene ambientale.
Al termine della mattinata sarà servito ai partecipanti il pranzo “buono con le persone giuste” (ore 13.30-15), inserito tra le iniziative del progetto europeo Food Wave e preparato dalle donne migranti accolte nelle strutture del Gruppo Abele con eccedenze alimentari recuperate da diversi mercati cittadini: un momento di condivisione, per rilanciare il valore sociale del cibo e sottolineare l’urgenza di ridefinire i nostri stili di vita e di consumo. Nel pomeriggio (ore 15.30, Binaria Centro Commensale) verrà presentato il libro di Cinzia Scaffidi Il profitto e la cura. La sostenibilità e le voci che non abbiamo ascoltato nel corso di un incontro con l’autrice condotto dalle giornaliste Mirta Da Pra Pocchiesa e Elena Ciccarello.
Le proiezioni del Festival iniziano nel pomeriggio con un titolo della sezione non competitiva Panorama, Persona [no] humana (ore 17.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), degli spagnoli Álex Cuéllar e Rafa Sánchez. Il film è la storia di Sandra e Cecilia, detenute in condizioni pessime senza aver commesso alcun crimine, e della lunga battaglia legale intrapresa dalla ONG Proyecto Gran Simio affinché le due femmine di orango e scimpanzè, vissute sempre in cattività negli zoo argentini, potessero ottenere la libertà e il riconoscimento dei loro diritti. La proiezione sarà seguita da un incontro con Isabella Pratesi, direttrice del Programma di conservazione del WWF Italia.
Sempre nel pomeriggio, dalle ore 18 (Cinema Massimo – Sala Soldati) vengono presentati in successione tre titoli della sezione non competitiva Made in Italy. Dove ti porta il vento (…è tempo di gru), di Alessandro Ghiggi, ci porta nei territori piemontesi circostanti i Laghi di Caselette e il Lago Borgarino, lungo la linea di un’importante rotta per molte specie di uccelli, dove da oltre vent’anni Daniele Reteuna e la sua associazione naturalistica si occupano in particolare del fenomeno migratorio delle gru. La proiezione, organizzata in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, sarà seguita da un incontro con il regista e alcuni rappresentanti dell’Associazione Naturalistica Le Gru. È ambientato in Piemonte anche il documentario Il respiro del riso, di Bruno Rizzato e Pietro Plaia, che si concentra su un’area del comune di San Raffaele Cimena, alle porte di Torino, un territorio unico, compreso nella riserva della biosfera MAB Unesco “Collina Po”. Qui, in un’estensione di 120 ettari, una coltivazione sostenibile, come quella del riso, che fa parte della storia e della tradizione, viene perseguita tutt’oggi con passione e dedizione per l’ambiente, conferendo al territorio una rara ricchezza paesaggistica. La proiezione sarà seguita da un incontro con i registi.
Chi sta uccidendo i nostri lupi?, di Samer Angelone, è un piccolo docuthriller che ci porta nel Parco Naturale Alpi Marittime. In Italia la mobilitazione per la conservazione delle specie animali ha aiutato i lupi a ricolonizzare parte del loro areale storico. Eppure centinaia di esemplari sono stati ritrovati morti negli ultimi anni: un fenomeno su cui indagano esperti e guardie forestali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
In serata, per il Concorso documentari, è in gara Going Circular (ore 20, Cinema Massimo – Sala Cabiria), lungometraggio di produzione olandese diretto da Richard Dale e Nigel Walk. Il film, lasciando la parola agli esperti – a partire dal 102enne James Lovelock, il chimico britannico inventore della teoria di Gaia – svela i segreti
dell’innovativo concetto di economia circolare, basato sull’assunto che, come nei cicli della natura, tutto debba essere riusato e nulla andare sprecato: un sistema lontano dal nostro attuale stile di vita, ma che contribuirebbe a tutelare le risorse del Pianeta e a contenere i cambiamenti climatici. La proiezione sarà seguita da un incontro con il produttore Robert-Jan van Ogtrop e Roberto Della Seta, giornalista ed ecologista.
Sempre in serata, a partire dalle ore 20 (Cinema Massimo – Sala Soldati), ancora tre titoli della sezione Made in Italy. L’ultimo calore d’acciaio, di Francesco De Filippo e Diego Cenetiempo, muovendosi lungo un itinerario poetico e di forti suggestioni, ricostruisce il passaggio dall’industria pesante – che ha caratterizzato la produzione del XIX e del XX secolo – alla logistica gestita da sistemi digitali alla Ferriera, il noto impianto siderurgico di Trieste, chiuso dopo 123 anni e numerosi passaggi di proprietà. La proiezione sarà seguita da un incontro con i registi. A seguire, L’occhio della balena, di Giorgia Bonora, Francina Ramos, M. Lucia Schimmenti e Tess Tagliaferro. Cortometraggio di animazione, il film ci porta in un villaggio di balenieri, dove una bambina assiste agli ultimi istanti di vita di una megattera spiaggiata e stabilisce una connessione profonda con il gigante marino. La proiezione sarà seguita da un incontro con le registe.
Voci d’acqua (ore 22), di Fabio Pasini, è il diario di una discesa in canoa, intrapresa dal regista con il figlio dodicenne, lungo il fiume Taro e il Po, fino a raggiungere il mare: un viaggio attraverso un paesaggio in continua trasformazione, in una delle aree più produttive d’Italia in cui la natura sa ancora regalare spazi selvaggi impensabili. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
L’ultimo appuntamento della serata è con un altro film in gara nel Concorso documentari, l’australiano River (ore 22.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), diretto da Jennifer Peedom, già autrice dello spettacolare Mountain, e da Joseph Nizeti. Viaggio nello spazio e nel tempo lungo i corsi d’acqua di sei Continenti, girato con tecniche d’avanguardia, riprese satellitari incluse, mix di immagini, musiche, brani poetici raccordati dalla voce narrante di Willem Dafoe, il film mostra i fiumi secondo prospettive mai viste prima, rendendo omaggio alla loro potenza nel modellare paesaggi, culture, destini umani, ma anche sottolineando la loro attuale vulnerabilità. La proiezione sarà seguita da un incontro online con il co-regista Joseph Nizeti.