Al cinema Massimo due doc firmati Mondovisioni (e Internazionale)

Il Museo Nazionale del Cinema e l’Associazione Find The Cure Italia portano al cinema Massimo per il secondo anno consecutivo la rassegna Mondovisioni, organizzata da CineAgenzia insieme al settimanale «Internazionale», che presenta da oltre dieci anni i più appassionanti e urgenti documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival e proposti in esclusiva per l’Italia. La rassegna ha debuttato all’inizio di ottobre al festival Internazionale a Ferrara e sta adesso circuitando nelle sale di tutta la nostra penisola. Parte dell’incasso sarà devoluto ai progetti di Find The Cure in Africa e India. 

Martedì 17, h. 20.30 – Introduzione a cura di Find The Cure
Marc Wiese
This Stolen Country of Mine
(Germania/Ecuador 2022, 93’, DCP, col., v.o. sott.it.)

La Cina ha un’insaziabile fame di risorse naturali e, nell’ultimo decennio, ha operato aggressivamente per sfruttare quelle dell’Ecuador, il paese dell’America Latina attualmente con il maggior numero di debiti contratti con il gigante asiatico. Paúl Jarrín Mosquera guida la resistenza indigena contro lo sfruttamento della loro terra, mentre la diplomazia cinese usa il governo ecuadoriano per trasformare il paese in una nuova colonia, dopo averlo reso dipendente dal credito con una serie di insostenibili trattati.

Lunedì 30, h. 20.30
Maia Kenworthy/Elena Sánchez Bellot
Rebellion
(Gran Bretagna 2021, 82’, DCP, col., v.o. sott.it.)

La storia di un gruppo di persone unite per reclamare un cambiamento più che mai urgente: a partire dal lancio del movimento Extinction Rebellion nel 2018, seguiamo coloro che ne sono al centro, mentre affrontano alti e bassi dello scontro sia con lo status quo, che internamente all’organizzazione. Alleati improbabili, da un’avvocata internazionale esperta di questioni climatiche, a un battagliero coltivatore di ortaggi biologici, si sforzano di lavorare insieme. Alcuni puntano a creare scompiglio e farsi arrestare, mentre altri, i più giovani, vedono la battaglia per il clima come un’occasione per ripensare le relazioni reciproche e con il mondo naturale.