Lunedì 23 gennaio, ore 21, l’Unione culturale ricorda Jonas Mekas a 4 anni dalla scomparsa (il 23 gennaio 2019) e a 100 anni dalla nascita (il 24 dicembre 1922) con l’anteprima torinese del documentario Fragments of Paradise della regista statunitense KD Davison (USA, 98′). Premiato all’ultima Mostra del cinema di Venezia come miglior documentario nella sezione “Venezia Classici”, il film narra la vita e il lavoro del regista e organizzatore culturale a partire dalle migliaia di ore dei suoi diari cinematografici, con riprese e registrazioni inedite.
Le immagini originali ripercorrono la parabola di un artista sempre alla ricerca della bellezza e della poesia malgrado le difficoltà. Nato a Biržai, Lituania, Jonas Mekas fuggì il nazismo e a New York scoprì il cinema e lo reinventò. Fondò con il fratello Adolfas la rivista Film Culture, diede vita alla Filmmaker’s Coop e agli Anthology Film Archives per sostenere l’underground.
Grazie all’impegno di Edoardo Fadini, fu ospite dell’Unione culturale di Torino nel 1967 e poi nel 1968 per due grandi retrospettive del New American Cinema, le prime in Italia. La visione di quel cinema così libero e nuovo fu di impulso per lo sviluppo di un cinema underground anche in Italia, che a Torino ebbe esponenti quali Tonino De Bernardi, Pia Epremian, Paolo Menzio, Massimo Bacigalupo, Renato Ferraro, Gianfranco Barberi, Gabriele Oriani…
Dal sito della Biennale di Venezia: “Per oltre settant’anni, il regista lituano Jonas Mekas ha documentato la propria vita in quelli che sono diventati i suoi film-diario. Dall’arrivo a New York come sfollato nel 1949 alla sua morte nel 2019, ha raccontato il trauma e la perdita dell’esilio, incoraggiando al contempo le istituzioni a sostenere la crescita del cinema indipendente negli Stati Uniti. Conosciuto a livello internazionale come il ‘padrino’ del cinema d’avanguardia, ha ispirato innumerevoli artisti indipendenti, da Martin Scorsese, Peter Bogdanovich, Andy Warhol e John Waters, a Yoko Ono, John Lennon e Jim Jarmusch: tutti attratti dal suo spirito instancabile e dalla sua fede nel potere catartico del cinema. Ma internamente è sempre stato in lotta: i traumi della sua prima infanzia e dell’esilio non lo hanno mai abbandonato. 𝘍𝘳𝘢𝘨𝘮𝘦𝘯𝘵𝘴𝘰𝘧 𝘗𝘢𝘳𝘢𝘥𝘪𝘴𝘦 è uno sguardo intimo sulla sua vita e il suo lavoro, costruito a partire dalle migliaia di ore dei suoi diari cinematografici, con riprese e registrazioni inedite. È la storia della ricerca della bellezza pur immersi in una profonda perdita. La storia di un uomo che ha cercato di dare un senso a tutto… con una macchina da presa.”
Serata a ingresso libero organizzata nel programma internazionale “Jonas Mekas 100!” (https://jonasmekas100.com), in collaborazione con Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e nell’ambito del progetto “Il New American Cinema e Jonas Mekas a Torino” (sostenuto dalla Regione Piemonte tramite il bando per la Valorizzazione e promozione dei beni archivistici e bibliografici di interesse culturale anno 2022).