Asghar Farhadi a Torino lunedì 17 aprile ospite del Museo del cinema

È Asghar Farhadi, regista, sceneggiatore e produttore iraniano, vincitore del premio Oscar per il miglior film straniero con Una separazione (2012) e Il cliente (2017), il protagonista della masterclass di aprile del Museo Nazionale del Cinema.

L’Iran contemporaneo, i diritti, i film girati a cavallo tra Europa e Medioriente e le tappe più importanti della propria carriera: sono i temi che l’autore affronterà, lunedì 17 aprile alla Mole Antonelliana, intervistato dalla connazionale Pegah Moshir Pour, attivista per i diritti umani e digitali, da anni impegnata nella lotta per l’emancipazione femminile, e il critico cinematografico Grazia Paganelli.

Cineasta tra i più apprezzati nel panorama internazionale, Farhadi riceverà la Stella della Mole per aver saputo creare storie con meccanismi quasi pirandelliani, in grado di condurre lo spettatore a riflettere su temi sociali. Una tensione sempre crescente che non pretende di consegnare risposte univoche e facili scorciatoie è la cifra d’autore di Farhadi.

Al termine della masterclass, alle 21:00 al Cinema Massimo (Sala Uno), il regista introdurrà la proiezione del film Un eroe (2021), Grand Prix speciale della Giuria al 74o Festival di Cannes. “Con grande soddisfazione accogliamo a Torino Ashgar Farhadi per la consegna del premio Stella della Mole – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema -, soprattutto in un momento storico in cui l’Iran è attraversato dalla più grande azione repressiva dopo quella del 1979: proteste, manifestazioni e scioperi in quella che è soprattutto una rivolta dei giovani, che non accettano più le regole del regime. L’invito a Farhadi è per noi un messaggio chiaro, perché il suo cinema è un’attenta panoramica sulla complessità della vita contemporanea in Iran pur affrontando temi universali. Sono sicuro che la masterclass sarà un momento di incontro e riflessione molto importante”.

“Il Museo Nazionale del Cinema si conferma osservatorio privilegiato della cinematografia internazionale contemporanea. Con Asghar Farhadi vogliamo focalizzare l’attenzione sull’Iran, Paese che da molti decenni ha prodotto autentici capolavori e che, mai come in questo momento, merita evidenza e cura – afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Ho voluto e cercato la presenza di Farhadi a Torino per l’altissimo valore simbolico che rappresenta, per le storie intime e realistiche che racconta, per la sua sempre grande disponibilità a raccontare e raccontarsi, oltre che far conoscere e farsi scoprire. Sono sicuro che il nostro pubblico gli riserverà l’accoglienza dovuta ai grandi maestri”.

“Venire a Torino e ricevere il premio Stella della Mole mi riempie di felicità e di orgoglio – dichiara Asghar Farhadi. Felice perché questo omaggio viene da un Paese che nel periodo della mia giovinezza, vedendo i capolavori dei suoi grandi registi, ha contribuito piano piano a formare il mio gusto e a trovare la mia vocazione nel cinema. Un cinema fatto di calore umano, semplicità, cura del dettaglio e pieno di momenti profondi di gente umile. Un cinema lontano dai luccichii ingannevoli. Questa è un’occasione per poter esprimere il mio rispetto nei confronti dei grandi registi che mi hanno influenzato e dire: ‘Grazie per avermi insegnato cos’è il valore della vita quotidiana delle persone semplici nel cinema’. Ringrazio inoltre gli organizzatori di questo evento”.