Effetto Notte ospita la presentazione del libro “Mario Bava. Il mago dei colori”

Lunedì 10 luglio alle 18:30, nella cornice di “Effetto Notte”, l’Arena Estiva del Museo Nazionale del Cinema (Cavallerizza Reale, Cortile della Manica del Mosca), Steve Della Casa dialogherà con Romain Vandestichele, autore con Gerald Duchaussoy del libro “Mario Bava. Il mago dei colori.

Alle 22:00, poi, il direttore del Torino Film Festival introdurrà la proiezione del film “5 bambole per la luna d’agosto di Mario Bava (Francia 1973, 115’, v.o. sott. it.).

“Mario Bava è uno dei registi più visionari della storia del cinema italiano come provano anche i rapporti avuti con due registi altrettanto visionari quali Federico Fellini e Dario Argento – sottolinea Steve Della Casa. La serata sarà l’occasione per scoprire il lavoro di questo straordinario regista, come raccontato magistralmente da Duchaussoy e Vandestichele nel loro libro”.

IL LIBRO

Mario Bava è uno dei registi italiani più studiati e amati dagli specialisti di cinema popolare. Il suo talento visivo e la sua leggendaria capacità di risolvere con espedienti a basso costo le situazioni produttive più complicate e apparentemente insormontabili sono stati stimoli per approfondimenti critici che hanno gettato una luce nuova sul cinema italiano. In particolare, la critica francese ha sempre avuto un occhio particolarmente attento per questo regista che ha frequentato tutti i generi (horror, giallo, fantascienza, western, commedia…) con una visione personale e risultati spesso straordinari. In questa direzione, ecco un saggio di semplice ma puntuale lettura, uno sguardo attento e preciso sul regista di film memorabili come La maschera del demonio, Operazione paura, Reazione a catena, Cani arrabbiati, che hanno influenzato, per loro stessa ammissione, autori come Tim Burton e Quentin Tarantino.

IL FILM

Frick Hangel, creatore di una nuova resina sintetica, viene invitato a trascorrere qualche giorno di vacanza, con la moglie Trud, nella villa di un industriale chimico su un isolotto deserto. In realtà il protagonista è interessato alla formula di Frick ed è disposto a pagargliela lautamente, mentre dichiarando il suo disinteresse per il denaro, Frick rifiuta ogni offerta. Una sera la moglie di Frick scopre che l’uomo è stato assassinato e, il giorno dopo, la stessa sorte tocca a Frick e via via le morti si susseguono. I soli ancora in vita, Trud e Jack, rivelano la verità: quello sterminio (ma non la morte di Frick) è stato opera loro con lo scopo di impadronirsi della formula racchiusa in un microfilm. La figlia del guardiano della villa sarà, alla fine, l’unica a godersi i milioni fruttati dalla formula, poiché Hangel, che altri non è che un impostore, viene incriminato e condannato a morte.