Il secondo giorno di festival, per la quinta edizione di Job Film Days, propone un programma ricco di anteprime, fra quella assoluta di Job Film Stories e due appuntamenti fuori concorso.
Job Film Stories, anteprima assoluta con due film: ospite Matteo Saudino
A raccontare il mondo del lavoro attraverso lo sguardo di Agenzia Piemonte Lavoro è il regista Matteo Bellizzi, con due brevi film all’interno dell’evento Job Film Stories, in programma domani, 2 ottobre, presso la Sala 3 del Cinema Massimo (ore 17). A seguire, interverrà il professore e scrittore Matteo Saudino per riflettere sul tema “Lavoro: libertà o prigione?”. Autore di saggi, romanzi, manuali di educazione civica, storia e filosofia, Saudino, con il nome BarbaSophia sui social, racconta la filosofia con uno stile inconfondibile, chiaro e accattivante.
A presentare l’evento sarà Federica Deyme, direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro.
Il primo film, Iolavoro (Italia, 2024, 18’), è dedicato alla più grande job fair italiana, organizzata da Agenzia Piemonte Lavoro per facilitare l’incontro tra chi cerca e chi offre lavoro. Approfittando degli spazi in fiera, il cortometraggio intende offrire un racconto dell’esperienza che vada oltre i dati e le statistiche.
Il secondo film è Worldskills: lavorare per vincere (Italia, 2024, 22’). L’opera segue le vicende di Elisabetta e Andrea, due componenti del team Piemonte in gara ai campionati di WorldSkills International che si sono tenuti a Lione a settembre. Elisabetta è specializzata nell’hairstyle, Andrea in bartending e servizi di sala. L’evento è una grande competizione internazionale che mette a confronto le abilità di ragazzi under 25 nello svolgere un’attività professionale.
I campionati di WorldSkills International sono anche al centro della mostra fotografica di Raffaele Montepaone allestita al Polo del ‘900, nell’ambito della collaborazione fra Job Film Days, Agenzia Piemonte Lavoro, Ismel e Polo del ‘900.
Il concorso
Prosegue il Concorso lungometraggi “Lavoro 2024” JFD-INAIL Piemonte. Alle ore 19, il Cinema Massimo (Sala 3), ospiterà la proiezione di Bottlemen (Flašaroši) di Nemanja Vojinovic (Serbia/Slovenia, 2023, 75’). Miglior documentario al festival di Sarajevo 2023, il film ci porta alla periferia di Belgrado, in una delle più grandi discariche d’Europa dove una comunità, soprattutto di Rom, conosciuta come «bottlemen», vive una vita precaria raccogliendo bottiglie di plastica. È un lavoro tossico, quotidianamente a contatto con montagne di spazzatura. Con echi western, il doc segue queste persone negli ultimi giorni che precedono i grandi i radicali cambiamenti attesi in quel luogo al fine di bonificarlo.
Tre prime nazionali per parlare di migranti, sanità e diritti delle donne
Le proiezioni partono domani mattina alle ore 10 al Politecnico di Torino, quando sarà proiettato Temporaries (Richelieu) di Pier-Philippe Chevigny (Canada/Francia, 2023, 90’) in anteprima nazionale. L’ingresso all’evento, organizzato in collaborazione con Cgil-Cisl-Uil Torino e Politecnico, è a inviti (chi è interessato a partecipare può scrivere all’indirizzo email: info@jobfilmdays.org).
Nell’opera, Ariane, tornata nella città natale in Québec, trova occupazione come interprete per lavoratori immigrati stagionali. Di fronte ad abusi e ingiustizie, testimonia lo sfruttamento di quegli invisibili, ma sembra l’unica a vederli come persone reali.
A presentare il film sarà Tatiana Mazali (Politecnico di Torino, Ingegneria del Cinema e dei mezzi di comunicazione). Seguirà un dibattito con Mattia Pirulli (segretario nazionale CISL) e Stefano Sacchi (Vicerettore Politecnico di Torino), moderato da Giorgio Vernoni (Ires Piemonte).
Nel pomeriggio si aprirà ufficialmente la parte «cinematografica» della sezione Sanità, che il festival dedica al lavoro in questo importante settore. Il primo film sarà Midwives (Sages-femmes) di Léa Fehner (Francia, 2023, 98’), in programma domani alle ore 14.30, al Cinema Massimo (sala 3), in anteprima nazionale. Per un evento organizzato in collaborazione con Ordine della Professione Ostetrica Interprovinciale di Torino, Asti, Cuneo, Alessandria e Aosta. Presenterà l’evento la dottoressa Maria Cristina Baratto, presidente dell’Ordine.
La pellicola segue due amiche e coinquiline al loro primo giorno di lavoro come ostetriche nel reparto maternità di un ospedale pubblico. La regista racconta una professione chiave, troppo spesso sottovalutata, con energia e ritmo. Il film è stato presentato al festival di Berlino 2023.
Seguirà un dibattito con Gaudenzia Caselli (ostetrica libera professionista, tesoriera dell’Ordine), Laura Cardalana (ostetrica, responsabile di assistenza Dipartimento materno infantile presso la S.C. Di.P.Sa. ASL TO5) e Maria Leonelli (ostetrica in consultorio familiare ASL Città di Torino, vicepresidente dell’Ordine). Modera Gian Mario Gillio (giornalista).
L’argomento della sanità e della sicurezza sul lavoro è stato introdotto la scorsa settimana con il convegno organizzato insieme all’Università di Torino. Questo appuntamento si concluderà domani alle ore 21 presso la Sala 3 del Cinema Massimo, con la proiezione del film Morire di lavoro di Daniele Segre (Italia, 2008, 88’, doc.). Il documentario indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia. Protagonisti sono i lavoratori e i famigliari dei lavoratori morti sul lavoro, che si raccontano, ripresi in primo piano, guardando la macchina da presa. La narrazione si snoda attraverso i racconti e le testimonianze dei protagonisti. Parallelamente, le voci di tre attori, due italiani e un senegalese, interpretano ciascuno il ruolo di un lavoratore morto in cantiere.
Alle 18.30, al Cinema Romano, è in programma un evento in collaborazione con le associazioni Rete al femminile e Torino Città per le donne.
Aprirà il cortometraggio Shirin’s Bitter Tears di Amin Fallah (Iran, 2024, 7’), nel quale Shirin, una regista donna sotto divieto di viaggio a causa delle restrizioni sulle attività̀ artistiche, si dedica alla vendita ambulante e, per recuperare i suoi articoli confiscati, entra nell’ambiente freddo e severo dell’ufficio comunale.
Seguirà poi l’anteprima nazionale di The Day Iceland Stood Still di Pamela Hogan (Stati Uniti/Islanda, 2024, 70’). L’opera racconta l’evento storico del 28 ottobre 1975, quando l’Islanda si fermò: il 90% delle donne dell’isola aveva aderito a uno sciopero per rivendicare diritti di uguaglianza familiare, sociale, lavorativa, chiedendo parità̀ salariale. Alcune delle protagoniste, in questo film, rivivono quell’esperienza rivoluzionaria.
Seguirà un dibattito con Barbara Damiano (blogger, Rete al femminile), Elisabetta Zurigo (avvocata, Rete al femminile) e Deniz Kivage (avvocata, Torino Città per le donne). Modera Micaela Veronesi (storica del cinema).