Give Peace a Screen, il programma di giovedì 17 ottobre

La prima giornata di festival a Give Peace a Screen prevede due blocchi di proiezioni: il primo alle 18:00, arricchito da q&a con Andrea La Puca (regista di “Voce”) e Marie-Magdalena Kocho (regista di “3MWH”), al quale seguirà alle 20:30 l’inaugurazione ufficiale dal titolo “Essere il futuro per cambiare il presente” perché propone film che mostrano l’attitudine e l’ingegno delle giovani generazioni a trovare soluzioni ribellandosi agli errori del mondo che li (e ci) circonda.

IL PROGRAMMA

– ore 18:00

Actos por Partes, di Sergio Milan, Spagna, 16’

Si può ridere di fronte alla morte? la serenità dell’ultimo miglio

Voce, di Andrea La Puca, Italia, 20’ seguirà q&a con il regista

Parole di donne, velate, per elaborare il trauma di una violenza subita

The land of demons di Komeil Soheili, Iran, 29’

Le fatiche di Ercole nella contemporaneità diventano lotte per salvare il pianeta

3MWH, di Marie-Magdalena Kochova, Repubblica Ceca, 12’  VIDEOCALL

Cosa succede se consumi tutte le risorse che hai a disposizione in questa vita?

Household waste collection, di Almudena Vasquez, Spagna, 4’

Differenziare, riciclare, riusare…ma se ci si sbaglia?

Pan y vino, di Ignacio Rodò, Spagna, 1’

Quali sono i limiti della nostra ospitalità?

Incarnatio, di Aurelien Achache, Francia, 22’

Due monaci alle prese con un intruso. sconosciuto e forse pericoloso

Tirage n.16, di Elissa Melconian e Tess Lanfranchi, Francia, 30’

Quanto coraggio ci vuole a denunciare una violenza sessuale?

Room Taken, di TJ O’Grady-Peyton, Irlanda, 17’

Se la vecchietta è cieca, si può abitare in casa sua? E se se ne accorge?

– ore 20:30

Inaugurazione della seconda edizione di GPAS: “Essere il futuro per cambiare il presente”

Xiaohui and his cows, di Xinying Lao, Cina, 15’

Un ragazzino e la sua mucca, il suo vitellino, e il triste destino che li attende

I saw a werewolf, di Thiago Beckenkamp, Brasile, 10’

Un ragazzino riporta in casa le dicerie contro un emarginato. Ma il nonno è molto saggio…

The sound of the clouds, di Mohammad Loftali, Iran, 4’

Bimbi con il nome scritto addosso per riconoscerli dopo i bombardamenti su Gaza

Recomaterna, di Giuseppe Sangiorgi, Italia, 10’

Un conflitto familiare e la nonna che lo risolve… dall’aldilà

Number numb, di Alisa Zichuk, Ucraina, 10’

Una disfunzione cognitiva, uno stupido che prende in giro, una lezione in arrivo

Paper prayers, di Carolyn Robertson, Giappone, 12’

La storia delle gru di carta, una preghiera contro la guerra atomica

Write my name, di Aniez Atlas, Spagna, 4’

In Palestina, sotto le bombe, i bimbi si scrivono il nome sulle braccia

Djelli, di Dritero Mehmetaj, Repubblica Ceca, 20’

Il padre è alcolista e il figlio che tenta di curarlo facendogli da specchio

King od Birds, di Daria Razumnikova, Russia, 17’

Il lago Baikal sta perdendo il suo patrimonio ittico. E qualcuno accusa i cormorani…

The raffle, di Muhammet Emin Altunkaynak, Turchia, 17’

Una lotteria di paese, un commerciante che truffa: ma i ragazzi si ribellano