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“Couch, Tv and VCR” |
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con L’ENSBA –
Lyon – École Nationale Superieure des Beaux Artes – presenta la prima
personale in Italia di Riikka Kuoppala, partecipante al Postgraduate
programme promosso dall’ENSBA – Lyon.
Artista e film maker nata in Finlandia nel 1980, Riikka Kuoppala ha
studiato ad Helsinki e Pittsburgh (USA), attualmente vive e lavora a
Lione ed Helsinki.
La casa di biscotti è il titolo della mostra che, unendo due
videoinstallazioni della giovane artista finlandese, cerca di ricreare
le suggestioni della sua ricerca negli ultimi anni.
Under a burning city (2010) è un’opera sulla memoria della guerra e sul
modo in cui questa viene tramandata alle nuove generazioni. I
protagonisti, una nonna e la sua nipotina, osservando i segni della
guerra in città ne ripercorrono i ricordi cercando un linguaggio comune
per condividere e rivivere queste esperienze passate. Il film è
ambientato ad Helsinki, città che fu bersagliodi una serie di
bombardamenti 70 anni fa. Convivere con il ricordo è uno dei temi del
film così come la difficoltà di discutere le memorie con qualcuno che
non le ha vissute. I protagonisti del film vivono le loro memorie come
storie che li aiutano a sopravvivere ai momenti di crisi di identità, la
casa di biscotti che costruiscono insieme è proprio l’esperienza
individuale che è differente dalla verità ufficiale, la verità
silenziosa che si scontra con la nuova generazione.
Il video Couch, TV and VCR (2012) invece dipinge la crisi d’identità di
un adolescente immaginario, l’agitazione del suo intero sistema di
valori e la sua reazione. L’installazione lega insieme diversi strati
della sua memoria: è una storia su come una famiglia possa essere anche
un ambiente stressante, ostile, non non familiare. Così come la casa di
marzapane di Hansel e Gretel anche la casa di biscotti in cui Riikka
Kuoppala ci invita ad entrare è invitante e inquietante allo stesso
tempo: dolce e irresistibile da un lato, oscura e spaventosa dall’altro.
Le due anime del ricordo, le due facce dell’emozione legata alla
memoria.
Tutti abbiamo vissuto in prima persona il momento in cui il ricordo
viene tramandato e rivissuto: la forza di questi lavori è proprio nel
tentativo di farci ricordare queste emozioni, tanto dolci quanto insane,
come una casa di biscotti. Riikka Kuoppala, riuscendo ad abbandonare la
costruzione forzata dettata da certi meccanismi emozionali, riesce a
far emergere i sottosuoli onirici, spaesanti e grotteschi della storia
dei fratelli Grimm rendendoli un filo rosso che unisce i suoi lavori: il
rapporto figli-genitori, giovani-anziani, o meglio la sua assenza, e le
conseguenti e numerose variazioni metaforiche che da questi scontri si
dispiegano.