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Tutti a casa |
In occasione della commemorazione dell’8 settembre 1943, il Museo Nazionale del Cinema presenta, lunedì 9 settembre 2013, alle ore 20.30, presso la Sala Uno del Cinema Massimo, la proiezione del film Tutti a casa di Luigi Comencini
(Italia 1961, 120’) che racconta il disorientamento degli italiani
intorno ai fatti dell’8 settembre. Prima del film sarà proiettato il
documentario L’8 settembre a Torino. Una testimonianza di Paolo Gobetti
(1994, 12’). Ospiti della serata, tra gli altri, Sergio Toffetti, Paola
Olivetti, Roberto Placido e diverse personalità della Città di Torino.
L’evento, a ingresso libero, è realizzato in collaborazione con Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, il Centro Sperimentale di Cinematografia e l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.
Luigi Comencini dirige il film con estrema umanità e verità storica. Tutti a casa
è a suo modo un documento, realizzato a meno di venti anni di distanza,
della drammaticità dell’8 settembre e dei mesi che seguirono quella
data che ha segnato la storia dell’Italia. Tutti a casa offre
una duplice chiave di lettura: quella storica, spiegando i fatti
(dall’arruolamento forzato nella RSI ai traumi personali) che spinsero
molti uomini privi di spirito marziale a trovarsi eroi per caso, a volte
contro la propria volontà; e quella metastorica, in cui l’Anabasi del
sottotenente Innocenzi (un grande Alberto Sordi, già interprete de La grande guerra
di Monicelli) attraverso l’Italia è la metafora del percorso di
conversione da spettatore passivo di una catastrofe, attento solo a non
subirne gli effetti, ad attore partecipe della lotta necessaria per il
cambiamento, anche a rischio della propria vita. Con un paradosso fra il
titolo del film e la morte dei compagni del protagonista proprio quando
sono arrivati a casa.
Pochi film hanno parlato degli eventi bellici riguardanti l’Italia unendo sorriso, ironia, pietas e dramma.