“Il pianeta in mare” di Andrea Segre

Nell’ambito delle celebrazioni del centenario di Porto Marghera, Andrea Segre racconta – ne “Il pianeta in mare” – come sia nata e come si sia trasformata quella che è oggi considerata per lo più una zona industriale e inquinata a pochi passi (5 km circa) dal centro di Venezia, ma che fino a pochi decenni fa era laguna vera e propria, scelta a tavolino nel 1918 per sviluppare quel “sogno” moderno di fabbrica tramutatosi presto in incubo.

Una zona d’Italia vittima, in questi anni e come se non avesse subito abbastanza, anche di una “rimozione nazionale”, motivo primo che ha spinto Segre, cantore da anni del nostro contemporaneo, narratore vicino al mondo dei migranti senza mai dimenticare la sua terra d’origine, a concentrarsi su Marghera. Narrandone l’oggi, ma viaggiando anche all’indietro grazie ai bei materiali d’archivio e ai ricordi dei suoi protagonisti.

È un ritratto frammentato (mancano alcuni collegamenti, specie per chi non ha una conoscenza specifica dell’argomento), pezzi slegati di una realtà più complessa e viva di quanto si pensi. Le parole e le sensazioni di immigrati impiegati come operai nei cantieri navali (nell’area lavorano persone di oltre 60 nazionalità diverse); la vita di un ristorante in cui le varie storie si intrecciano; il girovagare tra macchinari abbandonati di due ex-lavoratori specializzati del petrolchimico (la loro azienda è stata chiusa per la contaminazione del CVM, il cloruro di vinile monomero); chiacchiere tra serio e faceto di lavoratori italiani, manager e operai semplici, sulla loro condizione odierna.

Crediamo che in quegli spazi non ci sia più nulla, più nessuno. Invece non è così“, ha spiegato il regista. “Un regista di cinema documentario ha un importante compito: portare le persone lì dove non possono o non vogliono entrare. Il Pianeta in mare nasce per questo“.

LA SCHEDA

Il pianeta in mare
Diretto da Andrea Segre
Nazionalità: Italia
Anno: 2019
Durata: 96′
Genere: Documentario

Sinossi. Entrare nel pianeta industriale di Marghera, cuore meccanico della Laguna di Venezia, che da cento anni non smette di pulsare: un mondo in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto, dove lavorano operai di oltre 60 nazionalità diverse.
Perdersi e stupirsi in luoghi mai raggiunti prima, come il ventre d’acciaio delle grandi navi in costruzione, le ombre dei bastioni abbandonati del Petrolchimico, gli alti forni e le ciminiere delle raffinerie, il nuovo mondo telematico di Vega o le centinaia di container che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell’immobile Laguna.
Attraverso le vite di operai, manager, camionisti e della cuoca dell’ultima trattoria del Pianeta Marghera, le immagini di Andrea Segre ci aiutano a capire cosa è rimasto del grande sogno di progresso industriale del Pianeta Italia, oggi immerso, dopo le crisi e le ferite del recente passato, nel flusso globale dell’economia e delle migrazioni.

(Recensione già pubblicata su Cinemaitaliano.info)