“The Last Porno Show” in programma al TFF37 in After Hours

Nella sezione After Hours del Torino Film Festival numero 37 anche “The Last Porno Show” di Kire Papputs (prima proiezione martedì 26 alle 22.30 al Massimo)

Come tutti i miei film precedenti – spiega il regista – The Last Porno Show inserisce caratteri, situazioni e temi non tradizionali in uno stile narrativo basato sui personaggi. Sono molto attratto da storie incentrate su protagonisti fuori dagli schemi o persone al limite. Avverto che questi sono una sorta di gruppo demografico che viene facilmente trascurato e che non hanno voce in capitolo, nemmeno nel mondo dell’arte. Sono cresciuto con i film di John Waters e Harmony Korine. Registi che hanno raccontato storie di persone eccentriche”.

Wayne, un attore che studia con passione recitazione adottando il ‘metodo’, eredita da suo padre, Al, che conosce a malapena, l’ultima sala a luci rosse della città. Considerando questa un’opportunità ottima per riconciliarsi con il padre, Wayne si fa travolgere dall’infernale business del porno. Nel gestire il cinema che non sa ancora se tenere aperto o vendere, Wayne incontra bizzarri personaggi tra cui Ralf, il socio in affari di Al, Julia compagna, amante e dipendente di Al, e Athar, un ragazzo immigrato che vive negli appartamenti del piano superiore. Ogni personaggio assume le connotazioni di un pezzo di puzzle che servono a Wayne per riscoprire un padre che vive solo nei suoi ricordi. Ritrovando molto di sé stesso in Athar, Wayne ne diventa, lentamente, una sorta di figura paterna. Ma Wayne fatica a trovare la propria voce come padre e attinge invece alle capacità genitoriali di Al. Intanto il vecchio cinema assorbe Wayne più del previsto.

Tra le pressioni della comunità del quartiere per chiudere la sala e le buffonate dei patrocinatori più devoti, vengono a galla una serie di esperienze traumatiche irrisolte della sua giovinezza. Quando ottiene il suo primo ruolo da protagonista in un film, Wayne non può fare a meno di notare le somiglianze tra questo personaggio immaginario e suo padre. Wayne si trasforma lentamente in Al durante la preparazione delle riprese, ma, in questo frangente, inizia a perdere la propria identità e anche la capacità di concepire la realtà. Mentre Wayne si cala completamente nei panni di Al, si ritrova in un posto molto più oscuro di quello che avesse mai immaginato. Al di là dello studio sul personaggio, Wayne ricostruisce dolorosamente le sue esperienze traumatiche usando Athar nel ruolo di sé stesso da bambino. Ma Wayne si spinge oltre e risale ai punti più difficili e dolorosi della sua memoria. È solo allora che si rende conto degli errori che ha commesso. Ora deve riconciliarsi con le persone che ha fatto soffrire lungo la sua strada e accettare la propria identità.